Il Catania lo ha tesserato nel 2024, in quello che è stato un mercato di autentica rivoluzione. Su Stefano Sturaro tifosi e società avevano riposto mille aspettative. Purtroppo però le cose non sono andate per il verso giusto. Da allora il centrocampista con precedenti avventure con Hellas Verona, Modena, Juventus, Genoa e Karagumruk non ha dato il contributo che ci si poteva attendere, complice gli infortuni che lo hanno drasticamente e ripetutamente fermato.
Esperienza proseguita alternando pochissime apparizioni e frequenti problematiche di natura fisica. Sturaro ha rimesso piede sul rettangolo verde nel finale di campionato, con l’auspicio di tornare a regime in vista dei playoff. Il suo ingresso nel secondo tempo della gara esterna con la Cavese ha rappresentato un gradito ritorno, mettendo la propria esperienza al servizio della squadra. Poi, a Potenza, ha continuato a mettere benzina nelle gambe rendendosi protagonista di un grandissimo intervento difensivo nel corso della ripresa.
In quel periodo scrivevamo che il Catania avrebbe avuto bisogno anche del miglior Sturaro, potenzialmente un valore aggiunto per la squadra nelle partite da dentro o fuori che l’attendevano. In occasione del match casalingo contro il Pescara, mister Toscano si è affidato a lui nel secondo tempo, prendendo il posto di Quaini. Scelta non rivelatasi azzeccata, deludendo in un momento in cui Sturaro avrebbe dovuto assicurare una marcia in più al Catania. Dulcis in fundo, l’arrivo di un’ammonizione totalmente ingenua che gli è costata la squalifica essendo in diffida.
Il centrocampista – da uomo spogliatoio – pur non essendo disponibile è partito comunque con il gruppo per la decisiva sfida di pochi giorni dopo all’Adriatico infondendo coraggio, fiducia e la giusta carica ai compagni nel tentativo di realizzare un’impresa. Impresa che, purtroppo, il Catania non ha centrato malgrado la vittoria in Abruzzo in quanto occorreva imporsi con due gol di scarto per passare il turno. Stagione, dunque, finita per Sturaro. Ora la palla passa alla dirigenza. Dopo averlo riconfermato per la stagione 2024/25, verrà concessa una nuova opportunità o per il giocatore classe 1993 – legato contrattualmente fino a giugno 2026 al Catania – l’avventura alle pendici dell’Etna giungerà al capolinea?
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