DIECI ANNI SENZA B: nel 2015 l’ultima gara tra i cadetti ma Catania non merita la C “perpetua”

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foto Catania FC

Dieci anni senza vedere la Serie B. Era il 22 maggio 2015 quando il Catania giocò la sua ultima partita nel campionato cadetto. La formazione rossazzurra, ai tempi guidata da Dario Marcolin, fu di scena allo stadio “Sandro Cabassi” di Carpi pareggiando 0-0 con la locale compagine fresca di promozione in Serie A. Per l’occasione scesero in campo tra le fila etnee i seguenti giocatori: Gillet, Del Prete, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta, Sciaudone, Coppola, Escalante, Rosina, Calaiò, Maniero. La gara in questione sicuramente non rimarrà scolpita negli annali, in quanto rappresenta l’epilogo di una stagione travagliata, deludente e sorta sugli auspici di un pronto riscatto che non si verificò dopo la dolorosa retrocessione dalla Serie A consumatasi l’anno precedente.

La vicenda giudiziaria dei “Treni del Gol” (di cui il prossimo 23 giugno ricorrerà il “triste” anniversario del decennale) rappresenta il momento spartiacque tra il Catania degli anni “ruggenti” della Serie A e quello decadente dell’ultimo decennio. Tre proprietà (Pulvirenti, Sigi e Pelligra) con un fallimento e ripartenza dai dilettanti nel mezzo, quattordici allenatori (Pancaro, Moriero, Rigoli, Petrone, Pulvirenti, Lucarelli a più riprese, Sottil, Novellino, Camplone, Raffaele, Baldini, Tabbiani, Zeoli e in ultimo Toscano) e quasi trecento giocatori impiegati nel periodo in questione che non sono riusciti nell’intento di ricollocare i colori rossazzurri in una dimensione di calcio consona alla storia e al blasone del club dell’Elefante.

I tifosi rappresentano l’unica e inossidabile certezza in questo “mare procelloso”. Gli “aficionados” etnei anche nei momenti più bui e di fronte alle sconfitte più cocenti non hanno mai fatto mancare il proprio supporto ai colori rossazzurri, facendo sentire la loro voce dai gradoni dello stadio “Angelo Massimino” o mobilitandosi attivamente per sostenere persino economicamente il club nei momenti più duri. A tal proposito come non si fa a ricordare la raccolta fondi organizzata per la trasferta di Terni del 2020 o quella per contribuire ad iscrivere la squadra al campionato nell’estate 2021.

In anni recenti si sono registrati numeri da record in occasione delle campagne abbonamenti, ciò nonostante è giusto che la Catania sportiva torni a sognare di vincere un campionato dopo aver mandato giù numerosi bocconi amari, non ultimo la beffarda eliminazione dai play-off maturata sul campo del Pescara. La Serie C non può rappresentare una condizione “perpetua” per una squadra che con le sue imprese eroiche, trasferte oceaniche e gol memorabili rimasti nell’immaginario collettivo ha contribuito a scrivere pagine importanti del grande libro del calcio italiano.

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