Daniele Faggiano non è più il diesse del Catania. Le strade tra il club dell’Elefante e il quarantasettenne dirigente sportivo si sono divise dopo una sola stagione. A ufficializzarlo è stata la stessa società etnea attraverso la diffusione di un comunicato il cui contenuto rende nota la risoluzione consensuale del contratto in anticipo di un anno rispetto alla scadenza naturale.
L’ingresso del dirigente salentino nell’organigramma rossazzurro era stato ufficializzato il 31 maggio di un anno fa. Al diesse Faggiano assieme alla guida tecnica Domenico Toscano era stato affidato il compito di ricostruire da zero dopo le vicissitudini dell’anno precedente. Sul piano della direzione sportiva la strada si presentava già in salita, tra contratti onerosi da gestire, giocatori da piazzare in uscita e altrettanti da individuare in entrata.
Il nodo fideiussione (che è costato un punto di penalizzazione in classifica) con il calciomercato in pieno svolgimento ha rappresentato un ostacolo significativo alla costruzione di un gruppo che potesse competere per la vittoria del campionato. Del resto fu lo stesso Faggiano nel corso della conferenza stampa svoltasi all’indomani della chiusura del mercato a esprimere rammarico per non essere riuscito a rispettare le consegne, venendo meno alle esigenze tecniche espresse da mister Toscano in sede di costruzione della squadra pur con qualche ottima intuizione come l’ingaggio del promettente fantasista Kaleb Jimenez e il rilancio ad alti livelli dell’attaccante Roberto Inglese.
La lontananza forzata dalla sede per motivi di salute ha coinciso con il periodo di maggiore difficoltà della stagione. In quel momento la squadra era falcidiata dagli infortuni e in crisi di risultati, come testimoniano le due sole vittorie casalinghe tra novembre e dicembre con Trapani e Sorrento e l’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie C per mano degli stessi granata: uno 0-5 consumatosi in diretta televisiva schierando una formazione imbottita di ragazzi della Primavera.
A fine dicembre la società aveva provveduto al tesseramento di Ivano Pastore con la mansione di collaboratore dell’area tecnica, dando il compito di coadiuvare il lavoro del direttore sportivo. Il mercato di riparazione ha visto il Catania sfoltire ulteriormente l’organico (il solo Monaco è rimasto fuori lista fino alla fine della stagione) dando priorità alla riduzione del monte ingaggi. Il rientro di Faggiano in città a marzo ha dato nuovo impulso alla formazione rossazzurra che ha chiuso in crescendo la regular season (5° posto con 53 punti) uscendo dai play-off promozione per mano del Pescara poi vincitore della competizione.
Nel quadro della programmazione societaria per la prossima stagione ecco emergere il primo elemento di discontinuità rispetto all’annata appena trascorsa. Il testimone della direzione sportiva passerà nelle mani di Ivano Pastore, il quale dovrebbe legarsi al Catania con un contratto di durata biennale. Il nuovo diesse avrà un ruolo determinante tra mercato e gestione dello spogliatoio, tuttavia andrà supportato dalla proprietà con un budget adeguato alla costruzione di una squadra competitiva.
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