Tripudio Meta Catania per la conquista del secondo successo consecutivo nell’ambito del futsal. Il quotidiano La Sicilia riprende le dichiarazioni dei protagonisti. Gioisce il presidente Enrico Musumeci: “Il successo più bello è sempre l’ultimo. Se il primo scudetto è stato frutto di un meritatissimo exploit, il bis ci rafforza e premia soprattutto il lavoro di squadra, quello della dirigenza. Non è mai facile ripetersi, tutti ci aspettavano come una conferma e non più come la sorpresa del futsal. Sono emozionato, abbiamo coronato il sogno di una stagione cominciata ad agosto con la preparazione alla Champions. I ragazzi sono stati favolosi. Tutti hanno dato quello che potevano”.
Il tecnico Juanra: “Io alleno una squadra forte mentalmente, che sa assumersi le responsabilità, che sa lottare e soffrire anche quando entra in difficoltà. Siamo un blocco unico, così si vince un titolo italiano che è un prestigio assoluto anche in ambito internazionale”. Giovanni Puvlirenti, eletto miglior giocatore della finale: “Il premio è tutto merito della squadra. Uno scudetto, quello vinto l’anno passato, era una sensazione favolosa, il bis è ancora più bello perchè abbiamo ribadito il nostro ritmo e modo di giocare con grande cuore e tecnica”.
Capitan Carmelo Musumeci: “Vincere con questa maglia non ha prezzo. Sono sempre rimasto a Catania per godermi questi momenti, per lottare con la casacca rossazzurra, per tentare di ribaltare i pronostici arrivando a vincere due scudetti. Abbiamo fame di successi, ecco perchè siamo arrivati in fondo al campionato con determinazione e lucidità”. Luis Turmena: “Il pubblico ci ripaga di tutto, la gente che ha gridato e sostenuto la Meta per tutta la stagione, i tifosi arrivati in massa per questa finale sono il nostro motore”, dedicando gol e scudetto anche alla famiglia che è in Brasile.
Sebi Tornatore: “Sono felice. Ho vissuto momenti indimenticabili. Sono stato davvero fortunato”. Commosso Michele Podda, andato anche lui a segno in finale: “Una gioia personale in più, ma lo scudetto è stato vinto dalla città, dalla squadra, dai dirigenti che non ci hanno mai fatto mancare nulla. Dal tecnico che ha saputo gestire ogni momenti della stagione. Catania è un posto magico per uno sport che si sta allargando e che in città rende dipendenti. Si è creato un senso di appartenenza che ci è stato trasmesso fin dal primo istante”.
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