La stagione sportiva 2025-26 prenderà ufficialmente il via il prossimo 1 luglio con l’inizio del calciomercato, tuttavia è già tempo di pianificare il futuro partendo dalle valutazioni sulla composizione dell’organico in essere. L’annata appena conclusa ha visto il Catania presentare una squadra dall’età media di 26.5 anni (più bassa rispetto al dato 27.1 del campionato 2023-24), con la presenza di alcuni elementi esperti ad alzare il suddetto valore.
Partendo dai legni, le confortanti prestazioni fornite da Dini dal suo approdo in rossazzurro (15 gol subiti in 17 presenze con 5 gare terminate da imbattuto) non possono lasciare indifferenti in sede di costruzione della squadra. Alle spalle del portiere titolare, Farroni e Bethers costituirebbero delle valide alternative nel ruolo di “dodicesimo”: il primo ha risposto presente nel momento in cui è stato chiamato in causa, mentre il secondo scalpita per tornare in campo dopo il lungo stop per infortunio.
Il reparto difensivo rappresenta il punto di forza principale del Catania targato Toscano, dal momento che la retroguardia etnea è stata la quinta meno battuta del Girone C con 34 gol incassati. Il tecnico rossazzurro ha costruito un reparto solido e affiatato attorno al “play” difensivo Di Gennaro e al “braccetto” destro Ierardi, che ha chiuso la stagione in crescendo. A sinistra, dopo la partenza di Castellini a gennaio, mister Toscano ha rispolverato Celli dopo aver alternato nel ruolo sia Gega che Allegretto. Le valutazioni su un eventuale rinforzo da effettuare in tale reparto potrebbero concentrarsi su un difensore di piede mancino che andrebbe a completare la retroguardia titolare.
In mezzo al campo occhi puntati su una linea mediana formata essenzialmente da elementi capaci di garantire quantità e interdizione ma privi della necessaria qualità, dinamismo e presenza offensiva (solo 7 gol realizzati) da assicurare in fase di costruzione del gioco. I principali sforzi in sede di calciomercato potrebbero concentrarsi sull’acquisto di un paio di centrocampisti chiamati ad alzare il tasso tecnico, dando priorità a giocatori più giovani nell’ottica di un rinnovamento del reparto.
Sulle corsie esterne la coppia di destra Raimo/Guglielmotti ha fornito soluzioni complementari sul piano tattico, anche se il secondo ha pagato dazio in termini di infortuni. A sinistra Anastasio ha rappresentato un punto fermo dello scacchiere tattico, prova ne sia che è stato il rossazzurro più presente con oltre 2.800 minuti in campo. In ritiro potrebbe essere valutato il rientrante Maffei, forte dell’esperienza maturata a Trento e pronto a giocarsi le proprie chance di permanenza in gruppo.
In avanti il peso offensivo della squadra è stato retto essenzialmente da Roberto Inglese, protagonista di una “seconda giovinezza” sotto l’Etna con 14 gol siglati tra campionato e play-off. Alle sue spalle ci si attendeva un apporto più consistente in termini realizzativi dagli attaccanti di scorta, dal momento che Montalto e De Paoli hanno messo a segno soltanto 5 gol in due. Al contrario è stato nel complesso positivo il contributo dato alla causa dai trequartisti Stoppa, Jimenez e dal “jolly” Lunetta (16 gol e 15 assist in tre), impiegati a rotazione da mister Toscano dietro la punta con libertà di manovra e chiamati a compiere il definitivo salto di qualità dopo le buone prove offerte nell’arco della stagione. Dalmonte, infine, ha mostrato qualità tecniche interessanti. Il calciatore di proprietà della Salernitana potrebbe dare molto di più con una preparazione completa e un ambiente più stabile.
***CLICCA QUI per seguirci sulla nostra pagina Facebook***