Se la difesa del Catania non ha preso gol in questo avvio di campionato il merito è anche di Matteo Di Gennaro, prezioso punto di riferimento del reparto arretrato. Il difensore ha concesso un’intervista al quotidiano La Sicilia:
“Non è solo la difesa che non prende gol, ma tutta la squadra che lavora insieme con un’applicazione di non poco conto. Elementi che fanno capire alle altre squadre che quando ci affrontano sanno già che si dovranno impegnare più del normale. Cava? Campo davvero difficile dove molto squadre perderanno punti. L’importante, per noi, è restare compatti ottenendo risultati grazie alla forza del gruppo. In un girone infernale come quello meridionale devi affrontare avversarie abituate a questi ritmi. E poi quando incontrano il Catania fanno di tutto per offrire prestazioni straordinarie tentando di batterci”.
“Fascia da capitano? Un onore rappresentare i miei compagni, ma quando rientrerà Di Tacchio la fascia tornerà sul suo braccio. Ambizioni? Dobbiamo avere la massima aspirazione, la nostra è una squadra forte ma bisogna restare umili e ragionare da squadra con un’intesa sia in campo che fuori. Il Catania ha l’obbligo di provarci ogni anno e in questo campionato bisogna ottenere il massimo. La società ha lavorato bene, ora tocca a noi conquistare i risultati”.
“La mia permanenza? Sono fiero della conferma, vuol dire che il lavoro della passata stagione è stato apprezzato. Staff e società non mi hanno fatto mancare una fiducia totale, anche nonostante un piccolo infortunio. Il club ci ha messo tutto a disposizione perchè ci si alleni al meglio e con la giusta mentalità. Il ritiro ci è servito tantissimo, uniamo i fili di un discorso tattico che coinvolge tutti: dal portiere agli attaccanti. L’anno scorso non siamo riusciti ad operare al meglio, ma sono state poste le basi, affrontando il ritiro di Norcia con giocatori validi e funzionali, buona parte dei quali è rimasta qui per ottenere il massimo. Conoscersi già ti aiuta tanto, individui pregi e difetti dei compagni e si facilita l’inserimento dei nuovi, creando un affiatamento importante”.
“Mister Toscano è un grande lavoratore. Sa come metterci in sana competizione, la squadra sta comprendendo che per raggiungere un obiettivo importante servono 23 titolari a prescindere che giochino tutta la gara o pochi minuti. D’Ausilio e Caturano? Due giocatori forti che possono dare qualità e gioco alternativo a un gruppo già forte. Ci daranno una mano. D’Ausilio ha già inciso anche quando è entrato in corsa, Caturano e gli attaccanti che il Catania ha in organico possono rivolerci tante partite equilibrate“.
“Monopoli? La gara più difficile è sempre quella prossima ventura. Il Monopoli ha disputato un campionato di livello, dimostrando di potere raggiungere obiettivi importanti. Bisogna dare il massimo e lanciare altri messaggi al torneo senza sbagliare approccio, come fatto in questo avvio di campionato. Se si vuole vincere si deve arrivare in testa alla fine del mese di aprile. La società rimane l’ingranaggio più importante. Bisogna essere felici e orgogliosi, il club sta facendo di tutto per raggiungere quell’agognata Serie B che manca da dieci anni”.
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