Il Catania corre, ma non abbastanza. Dopo un avvio di stagione fatto di luci e ombre, uno dei temi più caldi resta quello della condizione fisica. Lo staff tecnico rossazzurro, sotto la guida di Mimmo Toscano, sta lavorando tantissimo per restituire brillantezza alla squadra. Non è un caso che anche mister Michele Napoli, allenatore in seconda degli etnei, al termine della sfida di Trapani abbia sottolineato la necessità di valutare al meglio il lavoro del gruppo proprio sul piano atletico. Una conferma di quanto il problema sia reale e avvertito anche all’interno: la tenuta nei 90 minuti e la capacità di colpire con continuità dipendono anche dalle gambe, non soltanto dalle idee.
Il calendario però non concede tregua. Le partite si susseguono a ritmo serrato e per il Catania ogni impegno diventa un test di resistenza oltre che di tattica. In questo quadro, assumono un peso specifico fondamentale i recuperi in corso a centrocampo e attacco: rientri che possono restituire energie fresche e soluzioni soprattutto in mediana, reparto che finora ha sofferto più del dovuto. Sarà un ottobre intenso e decisivo, dentro e fuori dal campo. Ma una cosa è certa: solo un Catania fisicamente pronto e in grado di reggere il doppio confronto con se stesso e con gli avversari potrà ambire a quel salto di qualità che tutta la piazza attende.
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