Fresco di promozione in Serie C sulla panchina del Siracusa, Marco Turati è chiamato a portare alla salvezza gli aretusei. Per farlo ci sarà da lottare fino in fondo, nel contesto di un girone difficile dove non esistono gare dall’esito scontato e spesso la sorpresa è dietro l’angolo. Gli aretusei domenica pomeriggio sfideranno il Catania al “Massimino” e Turati non si dà per vinto, auspicando la realizzazione di un’impresa. Proprio il Catania rappresenta quello che poteva essere e non è stato nell’ambito del percorso professionale del 43enne tecnico lombardo. L’attuale allenatore del Siracusa, infatti, nell’estate del 2022 fu uno dei profili seriamente considerati dalla direzione sportiva del Catania.
Era l’anno della ripartenza del calcio alle pendici dell’Etna, il Catania SSD si apprestava a muovere i primi passi in Serie D. L’allora direttore sportivo rossazzurro Antonello Laneri, oggi operativo a Siracusa, avviò contatti con Turati quando quest’ultimo era ancora operativo come collaboratore tecnico di Vincenzo Italiano alla Fiorentina. La pista era calda, tanto che circolavano voci insistenti di possibili giovani arrivi dai viola con lo stesso Turati. Le successive riunioni in seno alla dirigenza del Catania suggerirono, però, altre soluzioni. Alla fine il passaggio al Catania non si concretizzò, Turati proseguì l’avventura a Firenze ed il Catania virò con decisione su Giovanni Ferraro, che al timone etneo avrebbe portato la squadra dell’Elefante a dominare il campionato, ottenendo l’aritmetica promozione in C con qualche mese d’anticipo.
Turati da calciatore si mise in evidenza nelle giovanili dell’Hellas Verona. Successivamente visse una serie di esperienze vestendo le maglie di diversi club: Chieti, Cesena, Ancona, Grosseto passando per Modena, Lecco, Carrarese e, dal 2016 al 2019, Siracusa, squadra che allena dalla passata stagione dopo avere precedentemente collaborato con mister Italiano alla Fiorentina e allo Spezia.
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