Il direttore sportivo del Catania Ivano Pastore, ai microfoni di LiraTV analizza vari temi in vista dello scontro diretto casalingo con la Salernitana. Ecco quanto evidenziato:
“E’ un big match. Sono due squadre costruite per cercare di arrivare fino in fondo. Io ho detto ad inizio anno che oltre a Salernitana, Catania, Benevento e Crotone, il Casarano poteva essere la sorpresa ed il campo non mi sta smentendo. Sarà una partita importante domenica ma non fondamentale, la prepariamo in maniera tranquilla, del resto siamo alla decima di campionato. Il Catania darà tutto cercando di vincere per accorciare questo gap nei confronti della Salernitana“.
“Intrecci di mercato in estate con la Salernitana? Il calcio è bello per questo, mettendo di fronte tante cose. Con Faggiano c’è un rapporto di stima e amicizia al di là di tutto. I duelli di mercato ci sono e ci saranno sempre, alla fine si riduce tutto in quei 90 minuti dove uno spera di prevalere sull’altro”.
“La Salernitana è una squadra di spessore, piazza importante, i granata sono partiti con l’obiettivo di vincere il campionato. Forse in questo momento hanno raccolto più di quanto meritassero in alcune partite, ma questo è sinonimo di bravura di chi comanda un gruppo. Siamo abituati a guardare a noi stessi. Nel nostro percorso oggi ci mancano 2 punti. La partita di Cosenza è cominciata male e finita peggio, devo recriminare i punti persi a Trapani, dove non ci è stato dato un rigore clamoroso secondo me. Gli arbitri possono sbagliare, di contro a Cerignola ha diretto la gara un arbitro di Salerno ed ero molto scettico ma gli ho fatto i complimenti per avere arbitrato in modo perfetto e corretto in tutte le decisioni”.
“Cicerelli ha accusato questo problemino, si è fermato credo in tempo. Valuteremo. Speriamo di avere pagato dazio con gli infortuni fino a domenica scorsa, perchè ne abbiamo avuti diversi, più di qualcuno ha dovuto fare gli straordinari”.
“Con Inglese c’è un buon rapporto. Nella vita bisogna rispettare le scelte delle persone, io l’ho sempre fatto come spero che gli altri rispettino le mie. Con Roberto si era fatta una chiacchierata, c’era un accordo, ha fatto prevalere il rapporto con Faggiano, non posso condannarlo, domenica lo saluterò con affetto. Casasola? E’ nata per caso la trattativa. Avevo letto che avesse firmato con la Salernitana, in serata mi è arrivata la notizia che invece non avesse fimato niente, l’ho chiamato, il ragazzo era super contento di venire a Catania ed il giorno dopo è approdato in Sicilia. E’ andata così, senza alcun tipo di stragegia”.
“Pressione in città? C’è il giusto ambiente in questo momento. Quando dichiari di voler provare a giocartela fino alla fine gli obiettivi sono quelli di stare nelle prime posizioni, siamo lì, riuscendo a sopperire rispetto ad un periodo in cui eravamo contati in alcuni ruoli, soprattutto davanti, e abbiamo tenuto botta. Dobbiamo cercare in queste partite di fare bottino pieno per continuare la marcia che ci siamo prefissati all’inizio”.
“Quando si fa un lavoro, credo sempre che lo si faccia di squadra. Quando lavori con un allenatore devi parlare con lui per capire quali siano le reali esigenze, le caratteristiche cercate, la tipologia di calciatore da ricercare. Nella possibilità di accontentarlo lo si accontenta, altrimenti cerchi un giocatore che rientra nelle caratteristiche ma anche nei parametri societari“.
“Quale giocatore toglierei alla Salernitana? Inglese, sicuramente. Perchè in C sposta gli equilibri, però sono contento dei calciatori che abbiano noi. Ne abbiamo tanti e forti, sono sicuro che domenica faremo una grande partita”.
“Catania è un’opportunità molto importante per me, piazza storica, di blasone, in una città tra le più grandi del sud Italia che mi ha anche accolto molto bene. Forse ad oggi sono più io che devo ripagare loro di qualcosa e spero di farlo durante la stagione, lavorando in maniera silenziosa per raggiungere gli obiettivi che la società ci ha chiesto”.
“Capomaggio? A Monopoli ha fatto un gran gol, ho visto la partita vinta dalla Salernitana a Monopoli giocando su un campo ai limiti della praticabilità. E’ un calciatore che ha nelle corde quel tipo di giocate. Ha già lavorato con mister Raffaele, i meccainsmi per lui dunque sono molto più semplici da portare avanti. Noi in mezzo al campo con Di Tacchio, Aloi, Quaini e Corbari credo che non siamo da meno“.
“FVS? Gli arbitri fanno una scelta e più di qualche torto lo abbiamo subito ma ad oggi non ci siamo lamentati perchè non ne vale la pena. E’ uno strumento nuovo, mi auguro che col tempo possano utilizzarlo sempre meglio in modo da commettere meno errori possibili”.
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