ESCLUSIVA: bomber d’Europa in terza serie, Curiale nella Top 30. E’ inglese l’attaccante più prolifico
Chi sono i giocatori dei principali campionati europei di terza serie ad andare a segno con maggiore regolarità? Secondo dati statistici raccolti da TuttoCalcioCatania.com prendendo in esame i tornei inglesi, francesi, tedeschi, italiani e spagnoli, il calciatore più prolifico del nostro Paese è l’esperto Francesco Tavano della Carrarese (girone A di Serie C). Nella speciale Top 30 c’è spazio anche per l’attaccante del Catania Davis Curiale. A comandare la classifica marcatori d’Europa spiccano Billy Kee in forza agli inglesi dell’Accrington Stanley a quota 22 con un gol di vantaggio su Diego Cervero militante nel Mirandés, team spagnolo.
1.Billy Kee (Accrington Stanley) – 22
2.Diego Cervero (Mirandés) – 21
3.Yuri (Ponferradina) – 20
4.Mohamed Eisa (Cheltenham Town) – 20
5.Dioni (Fuenlabrada) – 19
6.James Collins (Luton Town) – 19
7.Danny Hylton (Luton Town) – 19
8.Manuel Schäffler (Wehen Wiesbaden) – 19
9.Francesco Tavano (Carrarese) – 18
10.Enric Gallego (Cornellà) – 18
11.Marc McNulty (Coventry City) – 18
12.Simone Guerra (Feralpisalò) – 17
13.Loren Morón (Betis Deportivo Balompié) – 17
14.Adebayo Akinfenwa (Wycombe Wanderers) – 17
15.Kristian Dennis (Chesterfield) – 17
16.Sven Michel (Paderborn) – 17
17.Benjamin Girth (Meppen) – 17
18.Tom Pope (Port Vale) – 16
19.Christian Doidge (Forest Green Rovers) – 16
20.Fabian Schleusener (Karlsruher) – 16
21.Stephan Hain (Unterhaching) – 16
22.Daniele Ragatzu (Olbia) – 15
23.Daniele Vantaggiato (Livorno) – 15
24.Rafael Mir (Valencia Mestalla) – 15
25.Jayden Stockley (Exeter City) – 15
26.Jorge Grant (Notts County) – 15
27.Stephan Andrist (Wehen Wiesbaden) – 15
28.Davis Curiale (Catania) – 14
29.Gorka Guruzeta (Bilbao Athletic) – 14
30.Danny Newton (Stevenage) – 14
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© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.
POZZEBON (Triestina): “Vorrei essere baciato un pò di più dalla fortuna…”
Recentemente si è sbloccato in zona gol. L’attaccante ancora di proprietà del Catania Demiro Pozzebon, impiegato anche come esterno offensivo nel corso della stagione, guarda avanti con fiducia. Queste le parole di Pozzebon evidenziate da trivenetogoal.it:
“Il gol contro il Santarcangelo è stato senza dubbio una scintilla importante per darmi ulteriore fiducia. Il mio desiderio da attaccante quale sono non può che essere quello di fare gol, aiutando la squadra a raggiungere gli obiettivi che poi sono gli stessi miei. Certo, vorrei essere anche baciato un po’ più dalla fortuna. Dopo la trasferta in Romagna c’è stata la serata col Pordenone, nella quale due tiri in pratica già in rete sono finiti contro i legni. A Teramo in una giornata molto difficile sono comunque andato vicino al gol in due circostanze, mentre l’ultimo match fa storia a sè”.
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BARISIC: cinque mesi fa festeggiò la cinquina dell’Andria a Siracusa, ma quel gol mangiato…
A distanza di cinque mesi, l’attaccante ora in forza al Catania Maks Barisic torna a Siracusa per affrontare l’Akragas. Allora il giocatore militava nella Fidelis Andria, in prestito, ricordando molto positivamente quella giornata. La squadra pugliese, infatti, vinse con il risultato di 1-5. Vittoria netta, convincente e meritata. Mancò la ciliegina sulla torta per Barisic, non entrato nel tabellino dei marcatori dopo avere sciupato una clamorosa occasione al 27′ quando, a tu per tu con Vono, calciò debolmente. Occasione personale per rifarsi domenica…
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CARMINELLO (capo ultras Reggina): “Coreografia col Catania era solo sfottò, non meritavamo 20 Daspo”
Assenza del tifo organizzato nella Curva Sud della Reggina. Ne parla lo storico capo ultras Carminello, ospite di Reggio Tv. Ecco quanto evidenziato da tuttoreggina.com:
“La squadra sta risentendo dell’assenza dei tifosi. Senza Curva la Reggina ha perso punti. La coreografia contro il Catania? Non credo meritavamo 20 Daspo. Faceva parte dello sfottò che nel calcio ci sta. In ogni caso faccio notare che il movimento é vivo, ci sono ragazzi che si riuniscono sempre, vanno in giro a trovare i nostri gemellati. Tanti ragazzi non vengono anche per l’assenza del tifo”.
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VAIRA (Res. Area Tecnica Siena): “Sequestrare cellulari come Lucarelli? Non credo…”
Responsabile dell’Area Tecnica della Robur, Siena Davide Vaira rilascia alcune dichiarazioni in vista dell’impegno con l’Arezzo, ai microfoni di tuttoc.com:
“Se faremo come il tecnico del Catania Lucarelli, sequestrando tutti i cellulari ai giocatori? Credo di no, anche perché i ragazzi si staranno già preparando per la partita. A queste cose credo poco, noi dobbiamo pensare all’Arezzo al di là di tutto. Abbiamo già la nostra gatta da pelare: quello aretino è un club che sta facendo sul campo qualcosa di veramente importante, giocheremo in un ambiente caldo contro una squadra gestita da un ottimo mister”.
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CALCIO DI SICILIA: dal Palermo al Catania, gli impegni del weekend. Aprono i rosanero, chiude la Leonzio
Squadre del calcio siciliano professionistico in campo nel fine settimana. In Serie B, Palermo impegnato allo stadio “Renzo Barbera” per riscattare il mezzo passo falso con il Pescara. Avversaria la Cremonese, che dopo un periodo molto positivo in termini di risultati accusa una flessione. In Serie C, il già retrocesso Akragas ci terrà a ben figurare contro il Catania sul campo neutro di Siracusa. Aretusei, invece, di scena a Catanzaro cercando d’incamerare il maggiore numero possibile di punti da qui alla fine. Ostacolo Fidelis Andria per il Trapani, reduce dall’inatteso ko di Brindisi con la Virtus Francavilla. La Sicula Leonzio, infine, ospiterà il Cosenza nel contesto di una sfida rilevante in ottica Play Off.
SABATO 14 APRILE
15:00 Palermo – Cremonese
DOMENICA 15 APRILE
14:30 Akragas – Catania
14:30 Catanzaro – Siracusa
14:30 Trapani – Fidelis Andria
18:30 Sicula Leonzio – Cosenza
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MANNEH: “Io catanese d’adozione. Tre anni non facili da non tesserato. Obiettivo Serie B, diploma e patente”
Spazio anche a Kalifa Manneh, ai microfoni di Piacere Calcio Catania, format televisivo in onda su Ultima Tv. Queste le parole del promettente esterno rossoazzurro gambiano evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Catania è una città che mi piace, bella. La vivo in maniera tranquilla. I tifosi mi chiedono spesso la maglietta e di salire in B. Arrivai nel 2013 quando il Catania era in Serie A. Sono cresciuto nella Berretti, tre anni senza giocare. Ho avuto problemi di tesseramento, mi allenavo ma non giocavo. Solo qualche amichevole. Non è stato facile aspettare così tanto, ma sapevo che il giorno di giocare sarebbe arrivato. Ho avuto la forza di attendere con il supporto della società. Il momento è arrivato all’età di 18 anni, firmando il contratto”.
“Ho fatto bene nelle giovanili, sono cresciuto lì. Poi l’approdo in Prima Squadra, un crescendo continuo e costante. Gente come Biagianti e Marchese mi ha aiutato molto ad integrarmi. Fornendomi tanti consigli utili. Obiettivi? Quest’anno magari vado in Serie B, mi diplomo e prendo la patente (sorride, ndr). Spero di raggiungerli. Con chi ho legato di più? In particolare Di Grazia. Mi trovo molto bene con lui. E’ simpatico, un bravissimo ragazzo e capisco bene ormai quando parla in dialetto siciliano. D’altronde mi sento ormai catanese d’adozione. Un messaggio da inviare ai tifosi? Andiamo in Serie B quest’anno, state tranquilli”.
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BLONDETT: “La vita mi ha dato una seconda occasione nel calcio. Con Russotto litigavo spesso da avversario, quel salvataggio su Calil…”
Aneddoti, ricordi, curiosità e quant’altro svelati da Edoardo Blondett ai microfoni di Piacere Calcio Catania, format televisivo in onda su Ultima Tv. Queste le parole del difensore rossoazzurro evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Da bambino ho iniziato in mezzo alla strada e nei parchi il mio rapporto con il pallone. Ci ritrovavamo tutti in una piccola arena in terra battuta. La gioia più grande te la dava quel momento lì, oppure io in casa che giocavo con mio padre che chiamavo ‘capitan uncino’ per i piedi storti. Già da piccolo sono entrato nel settore giovanile della Sampdoria. Ho vestito la maglia della mia città con le giovanili, per me significava già tanto. Un onore infinito. Nazionale Under 20? Ricordo in quel periodo Di Biagio allenatore, mi ha insegnato tanto anche per quel poco che sono stato azzurro. Ho grande rispetto e stima nei suoi confronti. Poi sono successe un pò di cose. Prima un infortunio che non mi permise di fare il passo avanti. Quando sembravo vicino all’esplosione, mi sono fermato. Poi, rimboccandomi le maniche, sono ripartito da zero mettendomi sotto. Adesso un pochino raccolgo i frutti”.
“Ho avuto nel secondo anno di Primavera, anche quello un momento topico, un incidente stradale dove mi hanno tirato via per i capelli. Ho rischiato tanto, andando in arresto per emorragia interna. Volevano pure tagliarmi una parte di polmone. Ho lavorato tantissimo, adesso ricordo col sorriso quel periodo perchè è acqua passata. Mi reputo molto fortunato, la vita mi ha dato una seconda occasione nel calcio. Quando superai il momento di difficoltà, in una gara del torneo di Viareggio Zaza segnò dedicandomi il gol con un’immagine sotto la maglia di un nostro abbraccio. Mi fece tanto piacere. Il ritorno in campo è stato veramente emozionante, non riuscirei ad utilizzare le parole giuste per descrivere le emozioni provate”.
“Noi difensori viviamo per non prendere gol. Questo aspetto assume la stessa importanza di un gol realizzato. Ricordo contro il Catania che feci un salvataggio sulla linea sotto la Curva Sud, mi pare su una conclusione di Calil. Un salvataggio importante. In Serie C, senza prova tv, spesso si vivono mille cose. A volte si gioca psicologicamente, infastidendo l’avversario. La testa, oltre al fisico ed alla tattica conta tantissimo. Ricordo che con Russotto ci ho sempre litigato quando eravamo avversari, venendo anche alle mani una volta. Lo odiavo. Quando ci siamo ritrovati, abbiamo rivissuto l’esperienza ridendoci sopra. Andrea è un ragazzo d’oro. Cosa dico ai tifosi del Catania? Che non molliamo perchè ce la faremo”.
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AYA: “Nasco centrocampista. Ho origini tunisine ma mi sento italiano al 100%, aspetto il regalo più bello dal calcio…”
Curiosa intervista di Ramzi Aya ai microfoni di Piacere Calcio Catania, format televisivo in onda su Ultima Tv. Queste le parole del difensore rossoazzurro evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Ho iniziato come centrocampista ma pian pianino mi hanno portato indietro. Giocavo semplice in mezzo al campo, menavo parecchio (ride, ndr). Nella vita sono una persona tranquilla, faccio il mio. Rispetto mia moglie ed allo stesso tempo pretendo rispetto. Le mie origini sono tunisine. Mio padre era nato in Tunisia. Poi mi sono totalmente italianizzato. Mi sento italiano al 100%. Sono più spartano rispetto a gente come Martinez che si fa la doccia tre volte prima di uscire. Il tatuaggio di mia nonna? Si chiama Lina, romana e burinotta. Sono cresciuto con quei piatti belli, conditi con olio, aceto e di tutto di più. E’ stata importante per la mia crescita. Fu il primo tatuaggio fatto, all’età di 17 anni. Mi sentivo di dedicarlo a lei”.
“Perchè la barba? Inizialmente l’ho tenuta così perchè vedevo i capelli che se ne andavano. Mia moglie si è innnamorata della mia barba, l’ho accorciata e si è pure arrabbiata perchè le piace lunga. La cosa più bella che mi ha consegnato il calcio? Aspettiamo ancora… piatto preferito? L’amatriciana, ma a me piace tantissimo anche il pesce crudo. Mia moglie è incinta quindi non lo sto mangiando tanto, anche se a Catania ci andrei a nozze. Noi siamo molto abitudinari nell’alimentazione comunque”.
“La famiglia è importantissima. L’unica cosa vera che ti rimane davvero, togliendo gli amici che si contano sulla punta delle dita. Come è nato l’amore con mia moglie? Non per essere mieloso ma dal primo secondo che l’ho vista cap’ che era la donna della mia vita. E’ stato un colpo di fulmine clamoroso. Lei è di Milano, a quei tempi giocavo con la Reggiana ed avevo pure qualche inciucetto…”.
“Catania? Bella città e piazza calcisticamente importante. Ho imparato a conoscere la storia della tifoseria e della squadra. Vedendo la città ho riscontrato una particolarità, nello spazio di 40 minuti passi dal mare alla montagna. Dove preferisco giocare in difesa? Io cerco di fare sempre del mio meglio, ma penso di trarre il massimo da centrale piuttosto che da terzino. Cosa succederebbe in caso di un mio eventuale gol contro il Rende all’ultima giornata? Grattiamoci innanzitutto… sarebbe come la nascita di una figlia. Un sogno. Sono emozioni che si devono provare. C’è una cosa che vorrei fare e lo prometto, ma non la dico”.
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CATANIA – LECCE – TRAPANI: per due di loro saranno Play Off, ecco con quali modalità
Play Off, uno scenario che Catania, Trapani e Lecce faranno di tutto per scongiurare nelle prossime partite. Solamente una di loro strapperà il pass per la promozione diretta in Serie B senza passare dai tanto temuti spareggi. In due, invece, dovranno giocoforza affrontare la lotteria dei Play Off. Con vantaggi significativi, tuttavia, per chi si collocherà nella posizione di classifica migliore.
Le squadre posizionate al terzo posto dei tre gironi eviteranno i primi due turni partecipando con altre sette formazioni: sei promosse dal Secondo turno (due per girone) e la vincente della Coppa Italia. In programma confronti di andata e ritorno, nel secondo caso sul campo delle teste di serie (terze in campionato e vincente Coppa). Il regolamento non prevede lo svolgimento di tempi supplementari e rigori: in caso di parità dopo le due partite accede al turno successivo la compagine meglio piazzata in campionato.
Chi terminerà la stagione in seconda posizione nei tre gironi, invece, avrà accesso diretto al Quarto Turno. Vi parteciperanno anche le cinque squadre vincenti delle partite del Terzo Turno con un totale, quindi, di 8 squadre. Previste gare di andata e ritorno, nel secondo caso sul campo delle teste di serie (seconde nei gironi e migliore qualificata del Terzo Turno, sempre considerando la classifica in campionato).
Niente supplementari e rigori: in caso di pareggio dopo le due partite passa il turno la migliore piazzata in campionato. Quattro formazioni in competizione, invece, per le Semi-Finali con sorteggio dei campi da gioco di andata e ritorno. In caso di parità si procede con supplementari e rigori. La Finale si disputerà in gara unica a Pescara con supplementari e rigori nell’eventualità che il risultato del match sia il pareggio. Un cammino lungo ed impervio, molto meglio se evitato.
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