MASCARA: “Catania, voglio festeggiare la B. Lucarelli bravo. Biagianti, Marchese e Lodi…”
Fa il tifo per il Catania Giuseppe Mascara, ai Play Off. Non può essere altrimenti. L’ex attaccante rossoazzurro rilascia un’intervista al giornale La Sicilia:
“Bellissimi ricordi, anni d’oro che ho avuto la fortuna di vivere in una città meravigliosa, con persone eccezionali accanto. Dal presidente a tutti i compagni, agli allenatori. Lecce più forte del Catania? Il campo ha detto di sì. Il rimpianto del Catania deve semmai essere quello di non aver approfittato di alcune pause dei pugliesi. In ogni caso il Lecce ha mantenuto un passo più regolare e ha meritato la promozione, ma il Catania può ancora farcela. Mi appassiona seguire il Catania da tifoso. Voglio anche io festeggiare la promozione”.
“I senatori? Nessuno di loro si è tirato indietro. Marco Biagianti lo conosciamo tutti, oltre alla sua bontà tecnica è molto puntiglioso. Giovanni Marchese ha alternato ottime prestazioni ad altre in tono minore ma il suo contributo lo ha dato e poi c’è Lodi: Ciccio è uno di quei giocatori di classe che hanno qualche difficoltà ad adeguarsi a un campionato come quello di Serie C dove i tempi di gioco sono diversi rispetto alle categorie superiori, ma è stato spesso determinante”.
“Lucarelli? Conosco bene Cristiano essendo stati compagni a Napoli e conosce bene il calcio. Io dico solo che di un tecnico che mette assieme con la sua squadra 70 punti vincendo dieci gare in trasferta si può solo parlare bene e se magari in certi momenti poteva effettuare altre scelte si tratta pur sempre di un uomo, ma Lucarelli è stato bravo”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
PARISI (Siracusa): anche il Crotone valuta il profilo dell’ex Catania
Tempo fa vi abbiamo parlato del possibile salto di qualità di Tino Parisi in Serie B, categoria in cui ha militato, per l’ultima volta, nella stagione 2014-15 con la maglia del Catania. L’ex difensore rossoazzurro ha vissuto un’esperienza molto significativa tra le fila del Siracusa, attirando l’interesse di numerose società cadette. A queste, secondo quanto riportato da Il Mattino, si sarebbe aggiunto il Crotone, fresco di retrocessione dalla A.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
LO MONACO: “Profilo finanziario, tempeste superate. Tra luglio ed agosto tornerà il sorriso”
Dopo avere parlato diffusamente, in questi giorni, delle difficoltà che presenta la doppia sfida con la FeralpiSalò ai Play Off (leggi articolo 1 e articolo 2), l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco rasserena l’ambiente sul piano finanziario visto che pare rientrato l’allarme legato all’ipotesi di versamento di dieci milioni di euro in ottica iscrizione per il conteggio di determinate immobilizzazioni come Torre del Grifo Village. Ecco quanto si legge sul Corriere dello Sport:
“Sotto il profilo finanziario stiamo battendoci da guerrieri dopo le tempeste che abbiamo attraversato. Per fortuna la situazione è cambiata e ormai lo striscione d’arrivo è a pochi chilometri: lasciateci superare l’uragano di scadenze di giugno e fra luglio e agosto potremo davvero sorridere”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
LUCARELLI: “Catania, la C è abito troppo stretto. Migliorare in casa. FeralpiSalò, organizzazione e proprietà da Serie A”
Lunga intervista rilasciata da Cristiano Lucarelli ai microfoni di TuttoSport. Queste le parole del tecnico livornese evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Già stimavo ed apprezzavo la FeralpiSalò negli anni passati. La proprietà è molto seria, investe da tanti anni. Avevano anche prima un bravo allenatore, rimpiazzandolo con Toscano che ha vinto dei campionati e fatto abbastanza bene in B. E’ uno dei tecnici più bravi della categoria. Se avessi dovuto scegliere, probabilmente non avrei preferito di pescare la FeralpiSalò. Per chi non segue bene i tre gironi di Serie C può essere ingannato dal fatto che questa squadra rappresenti un paese. Ma dietro possiede una organizzazione importante, tale da ben figurare anche in Serie A. Anzi credo che neanche in A ci siano presidenti dalle capacità economiche del proprietario Pasini”.
“Sono riuscito a trovare un equilibrio nel contesto di una stagione difficile, in una piazza molto umorale dove gestire determinati risultati, tipo il 5-0 di Monopoli, diventa veramente complicato. Come complicato è il contrario. Nel senso che abbiamo vinto anche 6-0, 6-1, 5-2 in trasferta o 4-0 a Catanzaro. Siamo stati bravi anche lì a mantenere la linea della tensione nella maniera giusta. Quando alleni in una piazza calda come questa è molto alta la possibilità che ti scivolino le cose di mano. Nei momenti topici della stagione siamo sempre riusciti a tenere in pugno la situazione. Per uno come me che non è mai stato tranquillo per natura, quest’anno comunque vada mi avrà fatto crescere professionalmente e caratterialmente. Ho conosciuto lati di me che non avevo mai evidenziato nella mia vita. Il Catania è stato bravo a tirarmeli fuori”.
“Io fin dal primo giorno ho avuto l’impressione che la squadra si fosse un pò rasserenata con il mio arrivo. Magari per i miei trascorsi calcistici e l’immagine che davo di me stesso. Sono una persona carismatica e caratterialmente forte. Questo ha conquistato in qualche modo i calciatori, ha avuto il suo peso. Poi siamo riusciti a dare un’impronta diversa al Catania versione trasferta. Tradizionalmente la squadra ha sempre fatto fatica fuori casa. L’anno scorso ha riportato solo due vittorie esterne, in questa stagione 10 che rappresentano il record assoluto nella storia del club. Quando la squadra ha dimostrato di avere lo stesso piglio in casa e trasferta, ho capito di avere portato qualcosa di mio trasferendola ai ragazzi”.
“Possiamo e dobbiamo fare qualcosa di più nella gestione delle gare casalinghe. Stiamo lavorando per questo. I miei collaboratori Vanigli e Conticchio mi dicono che spesso faccio dei gesti istintivi durante le partite. Razionalmente non me ne sono mai accorto, soprattutto quando arriva il cross faccio istintivamente il gesto del colpo di testa (ride, ndr). Io ho deciso di fare lo sport prima come calciatore, ora da tecnico, uno sport dove si rimane nell’immagine delle persone solamente se si vince. Uno cerca sempre di metterci anche il lato umano in tutto quello che fa, ma alla fine la differenza la fanno i risultati. Non so se è giusto o sbagliato. Potremmo fare tutti di più per migliorare lo sport e la vita in generale. Tutti si lamentano ma nessuno fa niente per cercare di fare qualcosa di positivo per il calcio, questo mi fa arrabbiare. Come chi non va a votare. Protesti e ti arrabbi, ma se non voti non hai il diritto di lamentarti. Nella vita bisogna prendersi sempre delle responsabilità, non vivendo in grigio. Altrimenti sarebbe una vita inutile”.
“Ho scelto di abitare a Torre del Grifo perchè ad ogni pareggio la mia panchina veniva data in bilico. Allora mi sono chiesto chi me lo facesse fare di prendere una casa, pensando che magari dopo 3 giorni mi avrebbero mandato via! Devo dire che mi piace la passione morbosa con qui questa città vive il calcio. Ho giocato a Napoli, trovo delle similitudini incredibili tra le due città. Ad esempio 48 ore dopo la sconfitta il catanese ed il napoletano sono in grado di farti qualsiasi cosa. Ho avuto la fortuna di sviluppare delle amicizie anche abbastanza solide sul territorio”.
“Oggi la Serie C è un qualcosa che il catanese non riesce a sopportare. Rappresenta un abito troppo stretto perchè i ricordi sono ancora molto vicini rispetto ai tempi della A. Per il catanese esiste solo Sant’Agata ed il Calcio Catania ed in effetti è così. Basta questo per meritare almeno la B. Avere accettato per un allenatore come me, alle prime armi, di sedere su una panchina così prestigiosa cercando di rilanciare le sorti della squadra in un momento delicatissimo della sua storia penso sia stato da matti. Ma ho accettato la sfida, conoscendo le difficoltà di questa categoria e di tante componenti. L’eventuale promozione in B sarebbe qualcosa d’incancellabile. Vogliamo cercare di trovare la maniera di spendere anche una goccia di sudore in più per riuscire a centrare quest’obiettivo”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
PROCOPIO: “Catania e Reggiana, valori da non sottovalutare ma occhio a FeralpiSalò e Cosenza”
Ai microfoni di tuttoc.com, per conoscere un parere su chi potrebbe vincere i Play Off di Serie C è intervenuto Gianluca Procopio, attuale tecnico del La Fiorita, squadra sammarinese che ha conquistato scudetto e Coppa del Titano, qualificandosi così al primo turno preliminare della prossima edizione di Champions League. Queste le parole di Procopio, che vanta un passato da attaccante tra serie B e C, con quasi 300 presenze tra i professionisti e 80 gol:
“Sono entrate in gioco le seconde classificate per cui saranno tutte partite molto difficili. Ma il fatto di essersi classificati secondi non dà per scontato che la squadra debba staccare automaticamente il pass, visto che si tratta di un nuovo mini-campionato. Certamente però i valori che ha una squadra come il Catania o la Reggiana non possono essere sottovalutati. Per me la sorpresa comunque potrà essere il Cosenza, anche se arrivati a questo punto dico di stare attenti anche alla Feralpisalò. Nei playoff può capitare di tutto nonostante i valori. Non è facile fare previsioni e non è da escludere che la promossa in Serie B sia una outsider su cui nessuno avrebbe puntato”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
FERALPISALO’ – CATANIA: arbitra Dionisi, i precedenti con le due squadre. Solo vittorie per i rossoazzurri
Designati gli arbitri per l’andata del Secondo Turno Nazionale dei Play Off di Serie C. Federico Dionisi (L’Aquila) dirigerà la partita che vedrà opposto il Catania alla FeralpiSalò mercoledì sera allo stadio “Lino Turina”. Assistenti Lucia Abruzzese e Leonardo De Palma (Foggia). Quarto ufficiale Giacomo Camplone (Pescara). Tre precedenti per il Catania con Dionisi: il primo risalente allo scorso campionato di Lega Pro, il 4-2 rifilato al Melfi in Sicilia. Calderini, Russotto, Pelagatti e Calil a segno per i padroni di casa; Izzillo e Mancino per la formazione ospite.
Il secondo ed il terzo si riferiscono a due partite di quest’anno, in Serie C: Cosenza 0-1 Catania (rete di Mazzarani nelle battute iniziali) e Catania 2-1 Reggina (doppietta di Curiale e gol di Laezza). Una sconfitta ed un pareggio, invece, per la FeralpiSalò con il direttore di gara abruzzese: lo 0-0 esterno con il Sudtirol e l’1-0 della Reggiana (a segno Cesarini), rispettivamente nel campionato di Lega Pro 2015-16 e 2016-17.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
CATANIA – FERALPISALO’: info prevendita biglietti
Oggi, alle ore 16.00, avrà inizio la prevendita dei tagliandi validi per assistere alla gara Catania-Feralpisalò, valida per il ritorno del Secondo Turno Nazionale dei Playoff di Serie C, in programma allo stadio “Angelo Massimino” domenica 3 giugno alle 20.30. Come noto, ai sensi dell’articolo 3.5 del Comunicato Ufficiale 209/L, in occasione dei playoff la Lega Italiana Calcio Professionistico determina il prezzo del biglietto per ogni singola gara e riconosce alle società di ticketing la possibilità di aggiungere allo stesso il diritto di prevendita. I biglietti saranno disponibili fino al fischio d’inizio in tutte le rivendite autorizzate ed online, seguendo le indicazioni riportate sul sito www.listicket.com (da quest’anno anche con servizio Stampa@casa). I tagliandi non saranno in vendita al Catania Point.
PREZZI
Curve € 10 + diritto di prevendita (€ 1,50)
Tribuna B € 20 + diritto di prevendita (€ 1,50)
Tribuna A € 30 + diritto di prevendita (€ 1,50)
Tribuna Elite € 50 + diritto di prevendita (€ 1,50)
Settore Ospiti – Vendita non attivata in attesa di indicazioni dell’Autorità competente.
ALTRI TAGLIANDI
Biglietti per i diversamente abili: sportello in funzione giovedì 31 maggio, dalle 10.00 alle 13.00, presso i botteghini di Piazza Spedini.
– I biglietti per i diversamente abili saranno rilasciati esclusivamente presentando il certificato originale di invalidità (solo invalidità 100%), la fotocopia del certificato di invalidità, la fotocopia del documento d’identità del disabile e dell’accompagnatore. Si ricorda inoltre che i tagliandi per gli accompagnatori saranno concessi solo ed esclusivamente se la necessità della presenza di questi ultimi è specificata nel certificato di invalidità.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
CATANIA, a Salò non sarai solo ma il divieto ai residenti in Sicilia non è digerito da Lo Monaco: “Intera città penalizzata. A cosa serve la Tessera del Tifoso?”
Vi avevamo anticipato l’elevata probabilità del divieto di trasferta, purtroppo così è stato per i tifosi del Catania residenti in Sicilia. Diversi sostenitori rossoazzurri provenienti dal Nord Italia e da alcuni Paesi Europei saranno, comunque, presenti mercoledì sera in quel di Salò per sostenere la squadra di Cristiano Lucarelli. L’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco, in ogni caso, non digerisce la decisione presa dagli organi competenti. Queste le sue parole al Corriere dello Sport:
“Si penalizza un’intera città a causa di alcuni gesti sconsiderati di cui si è macchiata una sparuta minoranza. Ma la tifoseria del Catania non è questa. La nostra gente non doveva essere così semplicisticamente penalizzata. A questo punto mi chiedo che senso hanno tutti i discorsi sulla ‘Tessera del tifoso’ quando in una occasione tanto importante quanto questi playoff si procede alla chiusura netta“.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
TANTARDINI (FeralpiSalò): “Catania ha qualcosa in più dell’Alessandria, sarà una gara difficile”
Riccardo Tantardini, difensore della Feralpisalò, in conferenza stampa quando si avvicina l’impegno Play Off che vedrà i Leoni del Garda di scena contro il Catania:
“Secondo me il Catania può avere qualcosa in più dell’Alessandria, anche perché rispetto ai grigi sono arrivati secondi. Freschezza? Ci sono pro e contro. Loro sono una corazzata e sicuramente saranno più freschi, perché non hanno avuto modo di disputare quattro partite intense come le nostre. Sarà una gara difficile: il mister ce lo ha già detto e stiamo cercando di prepararla come sappiamo. I due match con l’Alessandria? Credo che abbiamo sbagliato qualcosa all’andata. Ad Alessandria dovevamo fare determinate cose e ci siamo riusciti. Ferretti e Guerra sono stati molto bravi e tutta la squadra ha fatto una grande partita. Siamo andati lì sapendo di non dover concedere campo aperto agli avversari. L’aspetto mentale è stato fondamentale”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
ESCLUSIVA – Ambrosi: “Catania, devi vincere i Play Off. FeralpiSalò ‘squadraccia’, Toscano tecnico preparato. Su Lucarelli e Mental Coach…”
Intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com, l’ex attaccante rossoazzurro Alessandro Ambrosi parla della sfida tra FeralpiSalò e Catania commentando anche le possibilità di vittoria dei Play Off. Queste le parole del Re Leone, di seguito riportate:
Grandi sorprese in questi Play Off di Serie C. In particolare l’eliminazione di squadre come Trapani, Pisa ed Alessandria. Che idea ti sei fatto?
“I Play Off non hanno nulla che vedere con il campionato. Ci sono squadre che ci arrivano senza avere nulla da perdere. Vedi la FeralpiSalò, a cui se perde dicono brava lo stesso. Se io mi chiamo Catania e perdo, invece, devo scappare. Poi c’è da dire che i Play Off sono un campionato a parte. Conta la condizione atletica più che la tecnica. Il Catania non gioca da un mese. Bel problema questo”.
L’avversario verdeblu merita il massimo rispetto per quanto fatto finora. Sei d’accordo?
“La FeralpiSalò è una ‘squadraccia’. Formazione che gioca a calcio, non una squadra facile da affrontare. I valori tecnici e generali sono differenti tra le due formazioni, ma ci sono tante considerazioni che fanno sì che questa partita debba essere presa con le molle. Altrimenti si potrebbe andare incontro a spiacevoli conseguenze. E’ una partita che nasconde molteplici insidie per il Catania”.
L’Alessandria ha avuto il demerito di accontentarsi all’andata. Il Catania dovrà evitarlo. Che ne pensi?
“Non bisogna dare nulla per scontato. Se puoi ammazzare l’avversario, devi farlo subito. Non accontentandoti perchè nel calcio i verdetti possono cambiare in un attimo. Il Catania deve andare a Salò e chiuderla già lì. Non è detto che se perdi di misura all’andata, poi ribalti il risultato al ritorno. Devi possedere tanta forza morale, cosa che al Catania è venuta un pò meno quest’anno. Meglio, allora, provare a chiudere il match già in Lombardia”.
Il Catania ha optato per l’inserimento nel proprio staff della figura del Mental Coach. Sei favorevole?
“Ai miei tempi sarebbero stati disoccupati. Penso che stimoli e motivazioni le trovi da solo se sei un’atleta vero. Giocando davanti a 50mila spettatori o 1000 sugli spalti, per me era lo stesso. Oggi magari i tempi sono cambiati, il Mental Coach sarà anche una figura utile ma non so fino a che punto possa incidere sull’economia del gioco di una squadra. Le motivazioni le ricavi da dentro secondo me”.
Il carattere sarà un aspetto determinante ai Play Off. Ricordo i tuoi tempi in rossoazzurro, la tua squadra ne aveva da vendere…
“Noi ne avevamo pure troppo. Andai via avvelenato perchè buttammo la vittoria all’andata prendendo l’1-1 del Messina in finale Play Off, un gol da comiche. Ci tagliò le gambe. Al ritorno trascorsi i miei giorni da matto. Andammo a Messina come se la partita fosse già perduta, invece si poteva vincere benissimo. Forse ci fu una mancanza di convinzione da parte nostra. Con quella squadra potevamo battere chiunque e lo dimostrammo nella seconda metà di stagione. Magari pagammo un girone di ritorno esaltante che ci fece arrivare con aspettative diverse. Fu il più grande rammarico della mia carriera”.
In carriera hai avuto anche altre esperienze ai Play Off. Con quali esiti?
“Io i Play Off li ho vinti a Taranto, non segnando. Tutte le volte che sono entrato nel tabellino dei marcatori in finale e semifinale, invece, non ho mai vinto gli spareggi promozione. Ci vuole anche quel pizzico di fortuna che ti aiuta sempre. La più grossa qualità indispensabile non è tanto fisica, ma mentale. E’ importante la freddezza, stare tranquillo e distaccato da tutto l’ambiente. Un conto è giocare i Play Off a Leffe, un conto è farlo in piazze come Pisa e Catania dove è diverso gestire la tensione”.
Quali considerazioni faresti sugli allenatori Domenico Toscano e Cristiano Lucarelli?
“Toscano allena una realtà che fino a poco tempo fa neanche si conosceva e sta venendo fuori adesso. Il mister l’ho avuto a Cosenza, vincendo la Serie D. E’ un tecnico preparato. Ha fatto bene anche in altri campionati, a Terni. Rappresenta sicuramente un valore aggiunto per la squadra verdeblu. Anche Lucarelli è un buon allenatore. Ha lavorato in una piazza difficile. Lui paga il fatto di avere avuto per un attimo il destino nelle proprie mani e la squadra è venuta meno proprio a 4-5 giornate dalla fine. Ha pagato secondo me oltre i suoi demeriti la delusione della piazza, disputando un campionato importante, svolgendo un lavoro positivo e mi auguro che da qui alla fine possa raccogliere i frutti con la promozione in B. Allora tutti i giudizi cambierebbero. Purtroppo nel calcio contano i risultati nelle valutazioni, però un tecnico andrebbe valutato più per il lavoro svolto che per i risultati. Vincere i Play Off sarebbe comunque un cammino straordinario portato a termine”.
Il Catania può vincere questi Play Off?
“Deve. Io a volte non riesco a non comportarmi da tifoso quando parlo del Catania. Comunque nella veste di addetto ai lavori, dico che il Catania è una delle favorite al successo finale. Poteva esserlo anche il Pisa o l’Alessandria. Sarebbe bello rivedere piazze importanti del Sud che comincino a riprendere quota. Una piazza del genere non può stare in Lega Pro. Sono scaramantico, speriamo che il Catania reciti il suo ruolo da protagonista”.
Alessandro, quando ti rivedremo al ‘Massimino’?
“Io sono venuto quasi in incognito a Catania per ritirare un premio a Lentini di recente. Mi auguro di tornare presto allo stadio riabbracciando i tifosi. Nonostante la mia brevissima parentesi questa città mi è rimasta nel cuore. Uno dei più grossi dispiaceri avuti è stato quello di non avere vestito nuovamente i colori rossoazzurri. Sembra che io abbia collezionato 200 presenze, si è creato qualcosa di magico in quei pochi mesi vissuti. E’ un paradosso. Quando parli di Catania mi luccicano gli occhi perchè ho avuto un rapporto eccezionale con tecnici, compagni, dirigenti. Tutti”.
Si ringrazia Alessandro Ambrosi per la gentile concessione dell’intervista.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE – Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.