IOIME (Potenza): “Questo nemico invisibile ci ha tolto il pane quotidiano, non credo si finisca in tempo il campionato”
Portiere attualmente in forza al Potenza con trascorsi tra le fila del Catania, Raffaele Ioime non crede che questo campionato si possa concludere in tempo. Questo il suo pensiero ai microfoni di tuttomercatoweb.com:
“Calcisticamente parlando il rammarico per aver interrotto questo positivo percorso c’è, ma è vero poi che tutti noi, di fronte a quanto sta succedendo, siamo piccoli, il nulla, e fermarsi era una scelta doverosa da parte delle istituzioni, la salute di tutti è al primo posto: e sarebbe stato inutile giocare a porte chiuse, si sarebbero rischiati assembramenti di tifosi fuori dagli stadi e quindi più rischi di contagio. Questo nemico invisibile ci ha tolto il pane quotidiano, la speranza è di uscirne prima possibile. Se ci potrà essere una ripresa del campionato? Onestamente non vedo presupposti nel breve termine per poter andare avanti. E’ dura riprendere per poter finire in tempo questo anno calcistico senza che si accavalli al prossimo, se non si stravolgono tante date la vedo difficile. Ma ripeto, conta prima uscire da questa situazione”.
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GRAVINA (Pres. FIGC): “Obiettivo primario salvare il campionato attuale non compromettendo il prossimo, oltre metà luglio diventa complicato”
Quale futuro per il calcio italiano? Nessuna certezza al momento, poichè dipenderà dall’evoluzione del percorso di diffusione del Coronavirus. Ma bisogna trovare al più presto la ricetta giusta per ripartire nel migliore dei modi, quando ci sarà l’opportunità di farlo. Gabriele Gravina, presidente FIGC, ne ha parlato a Radio Sportiva:
“L’obiettivo primario è riprendere la stagione, abbiamo tracciato uno scenario che prevede la ripresa dei campionati perché credo che sia la scelta più giusta. Questa è un’ipotesi che abbiamo il dovere di portare avanti ma stiamo lavorando anche su ipotesi alternative per dare risposte concrete alle nostre società e ai nostri tifosi. Le date? Oggi possiamo elaborare qualunque scenario che poi potrebbe essere smentito dai fatti, ma abbiamo la certezza di cercare in tutti i modi di salvare il campionato attuale e senza compromettere il prossimo. Avremo gli Europei e altri impegni delle nazionali e non possiamo pensare di cominciare il 2020-2021 oltre metà di agosto, quindi dobbiamo andare a ritroso e oltre metà luglio diventa complicato ipotizzare di arrivare con questo campionato“.
“Se non si potesse riprendere? Il consiglio federale ha potere decisionale e lo eserciterà nella maniera più equilibrata senza sottovalutare rischi di contenziosi che il calcio italiano non può permettersi. Stiamo studiando diverse ipotesi ma non ce ne è una migliore di un’altra. La priorità è finire i campionati. Il taglio degli stipendi? Diverse iniziative sono state avviate, ci sono delle proposte si sta cercando di trovare una mediazione tra le diverse posizioni. Noi non possiamo far finta che il calcio non stia subendo danni economici così come l’industria di tutto il paese. Il tema del costo del lavoro va posto senza mortificare nessuno ma ricorrendo a delle ipotesi di sospensione o riduzioni degli stipendi. Se crolla la base crolla tutto il sistema calcio. Io mi preoccupo di tutto il calcio senza occhi di riguardo. Il fondo salva calcio terrà conto di tutte le esigenze”.
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CORONAVIRUS IN ITALIA: 86.498 casi di cui oltre 1.200 in Sicilia. Quasi mille decessi in un giorno
Secondo i dati comunicati dalla Protezione Civile in Italia (c’è una leggera discrepanza rispetto alle informazioni diffuse dalla Regione Siciliana ndr), dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, si registrano 86.498 casi di persone che hanno contratto il Covid-19 (5.959 in più rispetto a ieri). Di queste, 9.134 sono decedute (+969) e 10.950 guarite (+589). Attualmente i soggetti positivi sono 66.414 escludendo i morti e guariti. I pazienti ricoverati con sintomi sono 26.029, mentre 3.732 in terapia intensiva (+120) e 36.653 in isolamento domiciliare fiduciario.
In Sicilia, invece, sulla base di quanto diffuso dalla Regione Siciliana sono 1.260 i casi complessivi (+96): 500 pazienti ricoverati, 75 in terapia intensiva, 668 in isolamento domiciliare, 1.168 i siciliani attualmente positivi (ad esclusione di morti e guariti), 53 i guariti e 39 decessi.
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COMUNE DI CATANIA: Coronavirus, esercenti attivano consegna spesa a domicilio
Nota ufficiale Comune di Catania
Sono tanti gli esercenti del settore alimentare che hanno risposto all’appello lanciato dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alle Attività produttive, Ludovico Balsamo, per l’attivazione o l’incentivazione del servizio di spesa a domicilio nel periodo dell’emergenza coronavirus. L’iniziativa, sostenuta dal mondo del volontariato, mira a prevenire il rischio di contagio facendo uscire da casa meno gente possibile, soprattutto gli anziani, e riducendo inoltre le file fuori dai supermercati e davanti alle rivendite di generi alimentari. Le associazioni di volontariato che collaborano, con attività di acquisto e consegna spesa a domicilio a favore in particolare di persone over 65, ammalate o con disabilità, sono: la Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Sicilia (www.cri.it/sicilia, cell. 3346940411, tel. 095 434129, 800065510), l’Anpas Sicilia (www.anpas-sicilia.it,tel. 093529407), la Conferenza Regionale Misericordie Sicilia (www.misericordie.it/regioni/sicilia, tel. 095505223), che hanno stipulato un protocollo d’intesa con il Gruppo Arena Decò che faciliterà i volontari nell’accesso ai supermercati per il ritiro e la successiva consegna a casa della spesa, fino al termine dell’emergenza sanitaria. La Croce Rossa Italiana inoltre ha attivato un servizio di distribuzione farmaci, oltre che di alimenti, per gli ultrasessantacinquenni, tutti i giorni dalle ore 8 alle 21 (cell.3346940411). Questo l’elenco degli esercizi commerciali: Gruppo Arena Decò: Gourmet Decò via G. D’Annunzio 119 tel. 095386147; Maxistore Decò corso Sicilia 50 tel. 095326099; Iperstore Decò via Acicastello 17 tel. 0957126806; Superstore Decò via Messina tel. 0957124382; Maxistore Decò via Pola 37 tel. 0957221553; Maxistore Decò via G. Leopardi 82/98 tel. 095374974; Superstore Decò via Del Rotolo 44/48 tel. 0954039945; Aloisio Macelleria via Duca degli Abruzzi 81 tel. 095372250 – via Vincenzo Giuffrida 176 tel. 0950933407; D’Agata Carmelo Macelleria via Vittorio Veneto 110/112 tel 095388413; Hobbyzoo Ognina, Prodotti per animali, via Messina 623 –tel. 0955872195; Laviano&Langi Prodotti alimentari tel. 095450626 / 3519040990; Terre dell’Etna Prodotti alimentari a Km zero tel. 3357085929; Pescheria gastronomica F.lli Napoli via Torino, 32/34, tel 0957167339, cell 3496165121; F.lli Alberti Panificio via V. Giuffrida 186/188/190 tel. 095437230 Macelleria/Salumeria via V. Giuffrida 196/198 tel. 095430825. Per ulteriori adesioni all’iniziativa e per informazioni su modalità e chiarimenti riguardo all’attivazione del servizio di consegna spesa a domicilio, è possibile contattare l’assessorato alle Attività produttive attraverso la linea telefonica dedicata 0957425536 o l’indirizzo email: [email protected].IL PREMIER: “Cassa integrazione in deroga sull’intero territorio nazionale, pagamenti entro il 15 aprile”
Cassa integrazione: pagamenti entro il 15 aprile. Per quella ordinaria è possibile già fare domanda. L’annuncio del Premier Giuseppe Conte su Facebook:
“In questi giorni la vita lavorativa e professionale di tante persone è ferma, sospesa. Molti cittadini vivono questo cambiamento delle abitudini di vita con grande angoscia, non solo per l’insidia di affrontare un nemico invisibile della nostra salute, ma anche per le incertezze collegate al lavoro e alla propria attività economica.
Nei giorni scorsi ho dichiarato con fermezza che lo Stato c’è. Non vi ho garantito che riusciremo a fare miracoli economici. Ma vi chiedo di non dubitare che il Governo ce la sta mettendo tutta e sta premendo al massimo sull’acceleratore per sostenere con forza e rapidità operai, lavoratori autonomi e professionisti che ogni giorno rendono grande l’Italia.
Ho dato chiara indicazione a tutti gli uffici pubblici affinché si superino gli ordinari passaggi burocratici, si abbrevino al massimo i tempi normali. Il Decreto Cura Italia è stato solo un primo, pur importante, passo: oltre 11 miliardi di euro sono destinati agli ammortizzatori sociali, agli indennizzi e ai bonus in favore di autonomi e professionisti. Una prima risposta per 11 milioni di cittadini. Abbiamo esteso la Cig in deroga all’intero territorio nazionale, a tutti i settori produttivi. Da lunedì 30 marzo i datori di lavoro possono fare domanda e il bonifico arriverà direttamente sull’Iban del lavoratore. Ho chiesto al Ministero del Lavoro e all’Inps di mettere in campo uno sforzo straordinario affinché i pagamenti siano attivati entro il 15 aprile e, se possibile, anche prima: voglio che siano dimezzati rispetto alla scadenza fissata. Per la Cassa integrazione ordinaria da ieri è già possibile, in tempi record, far pervenire le richieste. Le domande per i bonus e gli indennizzi saranno disponibili sul sito dell’Inps dal 31 marzo. Ai tanti autonomi, alle tante partite Iva dico con chiarezza e trasparenza: questo è solo l’inizio, stanno arrivando altre misure.
Siamo nel pieno di una corsa a ostacoli per il nostro Paese. E quando per lavoratori e famiglie l’ostacolo si fa troppo alto, c’è lo Stato che li aiuta a superarlo. Tutti insieme dobbiamo lavorare per far rialzare l’Italia. Subito”.
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CAIATA (Pres. Potenza): “Fuori luogo pensare di giocare con 700 morti al giorno, Cassa integrazione piccolo aiuto per calciatori e società”
Intervento di Salvatore Caiata, Presidente del Potenza, su Radio Punto Nuovo:
“Cassa integrazione? Un evento storico per il calcio, questo decreto Cura Italia estende a tutti i settori, la Lega Pro sta attivamente interloquendo con il Parlamento e pare che ai giocatori di Lega Pro tocchi la cassa integrazione in due scaglioni. E’ un piccolo aiuto, ma pur sempre un aiuto per i calciatori e le società. I medici sportivi sono tutti propensi a non giocare più, adesso si fa il gioco delle parti, un po’ di commedia, sappiamo che giocare ancora è molto difficile. Pensare di giocare in momento in cui muoiono ancora 700 persone al giorno, in cui il Paese è in ginocchio, mi sembra fuori luogo. La Serie C vive della tasca dei presidenti perché ogni anno ha circa 60-90 milioni di perdite, ma quest’anno i presidenti dovranno dare risorse alle proprie aziende. Dovremmo cercare in questo momento di riformare i campionati per renderli sostenibili”, le parole riprese da napolimagazine.com.
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GHIRELLI (Pres. Lega Pro): “Se spariscono i nostri club rimane solo il calcio speculativo. Chiesta la Cassa integrazione in deroga”
Il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli torna sul tema purtroppo attuale del Coronavirus e delle ripercussioni, in particolare, sulle società di Serie C:
“Al ministro Spadafora, al ministro Gualtieri, al Parlamento italiano facciamo presente che se spariscono i nostri club il paese Italia s’impoverisce del calcio dei valori, della solidarietà; tutti diventeremo più poveri. E cosa rimarrà? Forse solo il calcio speculativo. Come pensiamo di intervenire? Faccio un esempio, abbiamo chiesto di entrare nella Cassa integrazione in deroga, perché siamo al capolinea, siamo di fronte al rischio della continuità aziendale per tantissimi club. La crisi investe l’azienda madre del proprietario del club di calcio, e lui giustamente, sceglierà quella che assicura l’oggi e il domani alla sua famiglia, ai dipendenti, agli operai. Il calcio è fragilissimo ed esposto più di altri settori produttivi e dello sport. Si è ritenuto di conseguenza opportuno chiedere al Parlamento che, già in sede di conversione del decreto legge cura Italia, estenda anche agli sportivi professionisti la possibilità di accedere alla cassa integrazione in deroga prevista dal l’art. 22 del decreto stesso. In altri termini gli sportivi professionisti ammessi alla cassa integrazione sarebbero esclusivamente coloro i quali hanno un tetto stipendiale lordo che si trovano in Lega Pro, nella pallacanestro, nella pallavolo. Per noi sarebbe un risultato importantissimo che darebbe sollievo in una fase di crisi così drammatica per le nostre società”.
“Resistenze dell’AIC e dell’AIAC? “Dell’AIAC non mi risulta, dell’AIC mi auguro che siano voci infondate. Sono stati informati dello strumento nel tavolo permanente, in due riunioni. Non hanno avanzato dubbi, controproposte, domande. Qualcuno insinua ‘non avevano capito’, mica siamo bambini sprovveduti! L’alternativa non c’è. Si guardi in faccia la realtà. I club non hanno risorse, hanno pagato tutti, esclusi tre, alla verifica del 16 marzo scorso. Meglio sarebbe non ricevere gli stipendi? Meglio sarebbe non avere più il proprio club? Siamo in guerra, per ricostruire la casa distrutta tutti, in proporzione, debbono fare sacrifici; le ferie si fanno in tempi di vacche grasse e si lavora con ciò che c’è. A chi non troverà la fabbrica, cosa gli si dice? I privilegi sono finiti, da noi già ce ne erano pochi. È finita una epoca, siamo tornati tutti uguali, siamo tutti normali, prima si capisce e meglio è. Rifiutare la CIG sarebbe uno schiaffo rispetto a chi soffre”.
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PROTEZIONE CIVILE SICILIANA: Coronavirus, circolare fa chiarezza su dubbi interpretativi provvedimenti
Il dipartimento regionale della Protezione civile ha diffuso una circolare per chiarire alcune delle problematiche relative alle misure messe in campo per il contrasto al Coronavirus.
A seguito di quesiti posti al DRPC Sicilia intesi a fugare dubbi interpretativi sorti a seguito della copiosa adozione di provvedimenti, nazionali e regionali, dettati dall’esigenza di contenere la diffusione del COVID-19, con la presente si chiarisce in ordine a quanto di seguito indicato.
1. La prima problematica afferisce alla possibilità di spostamento per gli addetti alla consegna a domicilio di prodotti del servizio di ristorazione. Al riguardo, si osserva che l’articolo 2, comma 2, dell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.5 del 13 marzo 2020 consente la prosecuzione dell’attività del servizio di ristorazione con la sola modalità della consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Ne consegue che il personale addetto a tale servizio è autorizzato alla libera circolazione con esclusione della domenica nella quale è prevista la chiusura delle attività di vendita di generi alimentari.
2. Ulteriori dubbi sono stati rappresentati per la prosecuzione dell’attività di consegna a domicilio di prodotti alimentari, anche surgelati. L’esercizio di tale attività è autorizzato ai sensi del DPCM del 22 marzo 2020 che all’art.1, letti), recita: “è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di prodotti alimentari”. È di tutta evidenza che tale attività differisce da quella del commercio ambulante di cui all’articolo 3, comma 1, dell’ordinanza presidenziale n.6 del 19 marzo 2020, per il quale permane il divieto di spostamento verso altri territori comunali. Anche in questo caso vale la limitazione dell’esercizio dell’attività nelle giornate domenicali.
3. Altra richiesta di chiarimento è stata formulata in relazione all’obbligo di assolvimento alle prescrizioni di isolamento da parte degli appartenenti ai ruoli della Magistratura. Con l’articolo 5, comma 3, dell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.5 del 13 marzo 2020 “Ingresso di persone fisiche nel territorio regionale”, si prevede l’esclusione dell’applicazione di quanto disposto con il precedente comma 1 circa le comunicazioni da effettuare alle Autorità preposte e l’osservanza all’obbligo di permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, di cui già all’art.7 del decreto-legge 9 marzo 2020, n.14, per gli operatori sanitari e per quelli dei servizi pubblici essenziali che, comunque, sono tenuti a sospendere l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per COVID-19. Orbene, gli appartenenti ai suddetti ruoli, in quanto dipendenti del Ministero della Giustizia, esercitano un servizio pubblico da considerare essenziale ai sensi degli articoli 1 e 2 della legge n.146 del 1990 e, pertanto, rientrano tra i beneficiari dell’esenzione di cui al citato comma 3 dell’articolo 5.
4. In ordine al quesito concernente il rientro nel territorio regionale di autotrasportatori circolanti per attività consentite dalla normativa vigente, giova ricordare che l’articolo 5, comma 2, dell’ordinanza presidenziale n.5 del 13.3.2020 prevede che “I soggetti che fanno ingresso nel territorio regionale per comprovate esigenze lavorative, purché rientranti tra quelle espressamente consentite dal DPCM dell’ LI marzo 2020, devono adottare tutte le misure previste per il contenimento del contagio da COVID-19 dalla normativa nazionale e regionale”, esentandoli di fatto dall’osservanza alla misura della quarantena. I dubbi sorti a seguito dell’adozione della successiva ordinanza presidenziale n.7 del 20.3.2020, con particolare riferimento alle misure di cui all’articolo 1, devono intendersi comunque fugati alla luce del sopravvenuto DPCM del 22.3.2020, con il quale all’articolo 1, comma i lett. f), si chiarisce che “è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di ,farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari”. Pertanto, allo stato e fino all’eventuale adozione di disposizioni più restrittive, la suddetta categoria è esentata dall’obbligo della quarantena, fermo restando l’obbligo, nel periodo di permanenza presso il comune di residenza, di porsi in isolamento, per il periodo di permanenza presso il proprio domicilio/residenza.
5. Per quanto concerne i servizi di vigilanza privata ed i servizi connessi ai sistemi di vigilanza, non sussiste alcun dubbio sulla possibilità di proseguire le rispettive attività essendo le stesse chiaramente individuate tra quelle di cui all’allegato 1 del DPCM del 22 marzo 2020 che comprende l’elenco di quelle escluse dall’osservanza alla sospensione prevista dall’articolo i del medesimo decreto.
6. In ordine all’apertura di attività nei giorni di domenica si conferma che sono chiuse tutte le attività sia di tipo commerciale, sia artigianale inerenti qualunque tipologia merceologica ad eccezione delle edicole e delle farmacie di turno.
7. Per quanto concerne gli spostamenti da comune a comune consentiti, si evidenzia che con recente circolare del Ministero dell’interno, indirizzata a tutti i Prefetti, concernente l’applicazione del DPCM del 22 marzo 2020 è stato chiarito che rientrano nelle limitatissime ipotesi consentite gli “spostamenti per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino elo accessibile sia ubicato nel territorio di altro comune”.
8. Da ultimo, richiamando l’obbligo di provvedere alla sanificazione delle strade dei centri abitati di cui all’articolo 2, comma 1, dell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n.6 del 19.3.2020, si segnala l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali, assicurando tuttavia di evitare la produzione di polveri e aerosol, come indicato dal Ministero della Salute con la circolare n.9361-18/3/2020 e con le modalità previste dal documento di indirizzo dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) recante “Indicazioni tecniche del Consiglio del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) relativamente agli aspetti ambientali della pulizia degli ambienti esterni e dell’utilizzo di disinfettanti nei quadro dell’emergenza COVID-19 e sue evoluzioni”.
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LUCCI (ag. FIFA): “Coronavirus, calciomercato fortemente ridimensionato”
Alessandro Lucci, agente tra gli altri di Bonucci e Cuadrado, parla delle possibili ripercussioni del Coronavirus sul calciomercato:
“La previsione è che il prossimo mercato sarà fortemente ridimensionato a causa di una crisi senza precedenti e di un dramma che non sappiamo bene quando terminerà. I prezzi saranno fisiologicamente più bassi e le modalità di pagamento andranno dilazionate negli anni per dare la possibilità all’economia mondiale di ripartire. Ci saranno tanti scambi con poco flusso di denaro. Sono assolutamente contrario a un mercato luglio-gennaio”, le parole di Lucci a Tuttosport.
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SCIANO’ (D.G. Piacenza): “Coronavirus, Serie C tra la sopravvivenza e l’estinzione”
Serie C categoria professionistica principalmente a rischio nel calcio italiano, a seguito della diffusione del Coronavirus. Ne parla Marco Scianò, Direttore Generale del Piacenza, ai microfoni di zonacalcio.net:
“Annunciato lo stato di pandemia, ho sempre pensato che il campionato non possa più riprendere. I danni per la Serie C sono quantificabili in 100 milioni di euro tra mancate sponsorizzazioni, botteghini, revisione delle valorizzazioni, contrazione di ricavi e del mercato sportivo più in generale. La Serie C, senza interventi radicali e di chiaro salvataggio, rischia l’estinzione quasi completa. Ora non invochiamo misure di riduzione dei costi, quelle ormai sono superate: ora siamo tra la sopravvivenza e l’estinzione”.
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