ESCLUSIVA – Mosca: “Volevano uccidere il Catania, facemmo un miracolo sportivo. Scioccato quando andai via. A Trapani mi tolsi qualche sassolino”

Ai nostri microfoni Giuseppe Mosca, doppio ex di Trapani-Catania

E’ entrato nel tabellino dei marcatori praticamente ovunque abbia giocato. Tra le squadre in cui ha lasciato il segno, a suon di gol, spiccano Catania e Trapani. Parliamo dell’indimenticato ex bomber Giuseppe Mosca, grande protagonista della promozione in C2 del Catania nel momento più difficile della sua storia. La redazione di TuttoCalcioCatania.com lo ha contattato in esclusiva ricordando i trascorsi in rossazzurro e granata, analizzando il percorso etneo in questo campionato e molto altro. Fase clou della stagione, si fa sul serio adesso… “E’ il momento in cui le squadre devono cominciare a trovare il bandolo della matassa, essere più concreti e dare continuità ai risultati come sta facendo la Juve Stabia dall’inizio del campionato. Adesso vengono fuori i veri valori sul rettangolo di gioco. Se hai lavorato bene, emergono. Ovviamente i nomi non bastano. Sono gli allenamenti, settimane di duro lavoro e di competenza che dicono come stanno le cose” I tifosi si attendono delle conferme dopo il 3-0 inflitto alla Casertana. Sei ottimista per il Catania? “Catania non è una piazza facile. L’ho vissuta io in prima persona, bisogna avere attributi per giocare in una piazza del genere. Mi conforta il fatto che l’allenatore abbia messo in discussione il suo sistema di gioco base, adottando il 4-3-1-2. Questo è un aspetto positivo perchè significa che c’è l’umiltà di calarsi nella situazione. Marotta e Di Piazza innescati da un giocatore come Lodi possono sfruttare appieno le potenzialità della rosa. E’ un modulo che più si addice alle caratteristiche dei calciatori”. Finalmente Curiale si è sbloccato. Da ex bomber quale sei ti chiedo quanto è importante ritrovare il gol per un attaccante? “Fondamentale. La piazza importante si aspetta sempre i gol del bomber. Più settimane passano e non segni, più ti pesa e la porta è come se si rimpicciolisse. Per Curiale significa ritrovare morale e fiducia. Gli attaccanti ed i portieri sono sempre i più criticati ed osannati. Devi essere portato a gestire certe pressioni caratterialmente”.  Svolta a Trapani in caso di risultato positivo? “In ottica primo posto non lo so, anche perchè questo sembra essere l’anno della Juve Stabia, che spesso ha vinto o pareggiato negli ultimi secondi. Si sono da subito concentrati sul campionato, non hanno avuto problemi di ripescaggi e quant’altro. Ancora la stagione è lunga, però mi preoccupano le battute d’arresto del Catania a Bisceglie e Siracusa. Nei dettagli deve ancora migliorare la squadra etnea. Se Sottil continuasse a mettere da parte il suo credo calcistico adattandosi alle caratteristiche della rosa a disposizione, ne vedremo delle belle secondo me. Perchè Di Piazza, Marotta, Curiale, Lodi, Carriero, Sarno non ce li hanno tutti. Comunque non sottovalutiamo il Trapani che sta facendo bene. Ai miei tempi si giocava in erba naturale, ora in sintetico. Questo aspetto li potrebbe avvantaggiare sul piano tecnico ma anche a Catania i giocatori tecnici ci sono. Mi aspetto una bella partita”. A proposito di acquisti, come valuti il mercato di gennaio? “Sarno è davvero forte, l’ho visto giocare due anni fa a Lecce nel derby con il Foggia. Si tratta di un esterno a cui piace accentrarsi. Sottil ha a disposizione tutto il materiale possibile. Centrocampisti di qualità, quantità, tecnica, corsa, visione di gioco; attaccanti di fascia, fantasiosi, di rapina come Curiale, bravi tecnicamente. Sta a Sottil trovare di partita in partita giocatori e modulo ideali. Lo Monaco non poteva fare acquisti migliori. Tra l’altro a Catania devi prendere i i migliori sia per qualità che per carattere. Un calciatore che gioca nella Feralpisalò e fa 20 gol davanti a 50 persone, a Catania fatica perchè qui si campa di calcio. Io ricordo che una volta siglai una tripletta ed i tifosi già mi chiedevano due gol nella gara successiva. La gente ha fame di uscire da queste categorie. Più che la tecnica servono le qualità caratteriali a Catania, devi avere le palle e a volte fare il muratore con l’elmetto per portare a casa la vittoria. Perchè i tifosi rossazzurri vogliono vincere sempre”.  Torniamo al derby Trapani-Catania, ricordo che segnasti contro gli etnei da calciatore granata… “In campionato siglai un gol all’andata e due nel match di ritorno, terminato 3-0. Ricordo in particolare questo risultato a fine dicembre 1997, giocavo in attacco con il catanese Gianguzzo. Io ero un ex bomber rossazzurro. Segnammo entrambi. Personalmente mi tolsi qualche sassolino nei confronti di alcuni dirigenti etnei. Fu una soddisfazione personale pensando a chi del Catania aveva contribuito a distruggere quel gruppo vincente e di uomini veri con cui ottenni la promozione. Quando conclusi la stagione trionfale col Catania in Interregionale, mi aspettavo la riconferma mia e di tutti gli altri protagonisti. C’erano anche giocatori che fecero la B e la A, eppure sposarono il progetto. Invece l’anno successivo la società portò gente che non aveva vissuto le nostre problematiche. In C2 vinsi la classifica capocannonieri con 18 gol a Trapani, ma perdemmo la finale col Crotone. A fine anno incontrai in un albergo di Palermo la vedova di Massimino che mi voleva di ritorno a Catania. L’allora Direttore Sportivo rossazzurro preferì operare altre scelte. Io ero coccolatissimo dai tifosi, mi volevano bene. Quando andai nella lontana Trieste, prima di gennaio ero un morto che camminava, giocavo svogliato, ero ancora scioccato di avere lasciato Catania perchè mi sentivo a casa, avevo la fortuna di giocare in una piazza che mi esaltava”. Quanto è stata significativa per te l’esperienza di Catania? “Io non ci pensai due volte a dire sì al Catania quando mi venne proposto. Giocavo nel Giarre in C, eppure scesi di categoria rischiando di bruciarmi. A fine novembre eravamo quarti-quinti in classifica, c’erano contestazioni e casini vari ma sposai il progetto. Mi sono messo sotto, con i compagni e mister Busetta realizzammo un miracolo calcistico. Non eravamo i privilegiati del sindaco che fece di tutto per avvantaggiare l’Atletico Catania. La squadra atletista si allenava in campi migliori dei nostri che, invece, lavoravamo sull’asfalto. Io consumavo un paio di scarpe la settimana. Poi le portavo dal calzolaio tifoso che cambiava puntualmente la suola. Il magazziniere Pippo Flores aveva due borsoni con tutta la roba nostra in uno scooter, non ti dico guarda… Sono cose che restano dentro. Fecero di tutto per uccidere il Catania e portare avanti l’Atletico. Eravamo un gruppo splendido. Io abitavo con la buonanima di Vincenzo Delvecchio e Pellegrino ad Acitrezza. Uno spettacolo, un gruppo di amici. Posso assicurare che quella gente ha sputato veramente sangue per il Catania. Tutti ci aspettavano per fare sportivamente la guerra in campo. Andavamo a giocare su terreni di gioco assurdi, in Calabria capitava che la palla finisse in mare. Avevamo gente umile, che non si metteva il gel sui capelli e quando c’era da tirare fuori la sciabola per il Catania lo faceva”. Anche tu ritieni che la Juve Stabia sia ormai imprendibile? “Mi piacerebbe vedere salire di categoria sia il Catania che il Trapani. Adesso c’è una possibilità in più per salire tramite i Play Off. Io spero che entrambe ce la facciano e, magari, una delle due scavalchi la Juve Stabia nella speranza che abbia un calo di rendimento. Ci sono numerosi precedenti di squadre che hanno sprecato vantaggi consistenti in classifica. In passato il Livorno ha rischiato la vetta, l’Alessandria, il Lecce. Con i tre punti ci metti poco a scavalcare l’avversario. Attenzione anche al Catanzaro, una bella realtà da guardare a vista”. Cosa è mancato secondo te al Catania in questa stagione per tenere il passo della Juve Stabia? “Secondo me all’inizio Sottil, che puntava sul 4-2-3-1, non aveva tutti i giocatori adatti per caratteristiche ad esprimersi con quel sistema di gioco. Lodi spesso si abbassava come playmaker lasciando la punta in completa solitudine. Sarebbe stato utile un esterno come Di Grazia, ad esempio. Non a caso hanno preso Sarno adesso. Prima che arrivasse Carriero in mediana era troppo scoperto il Catania. Non è arrivato Palumbo ma meglio così, se non sei motivato a sposare un progetto è giusto andare altrove”.  Si ringrazia Giuseppe Mosca per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Tarantino: “Catania, mi aspetto prova d’orgoglio a Trapani. Reazione di carattere con la Casertana”

Pietro Tarantino, doppio ex di Trapani-Catania, commenta ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com il derby quando si avvicina il fischio d’inizio. Spazio anche al momento attraverso dal calcio siciliano ed alle ambizioni di Catania e Trapani nel girone C di Serie C: Per il Catania può essere la partita della svolta? “Mi piacerebbe vedere una prova d’orgoglio del Catania a Trapani. Vincere sul campo della seconda della classe ti darebbe consapevolezza e fiducia. Sulla carta non ci sarebbe partita, i rossazzurri sono superiori a tutti ma la Serie C è dura. Io penso che se la squadra di Sottil gioca da Catania può fare bottino pieno. Questi derby si vincono con il cuore, mettendo anima e sudore fino all’ultima goccia. E’ l’unico modo, non c’è altra soluzione per provare a vincere. I derby sono sempre gare molto delicate”. Quanto incide nell’economia di un campionato perdere punti contro piccole squadre come Siracusa e Bisceglie? “Il Siracusa ha triplicato le forze, era anche un derby. Purtroppo se in questi campionati non affronti tutte le gare con le motivazioni giuste, ed il Catania doveva avercele a Siracusa, rischi di perdere. Non devi steccare queste partite ed abbassare la concentrazione perchè sono punti importantissimi in palio fuori casa. Con le piccole il Catania stenta un pò. E’ un limite. Il salto di qualità passa anche da questo e dal rendimento esterno. Quando una squadra è vincente, deve sapersi imporre sia dentro che fuori casa”.  Juve Stabia davvero inarrestabile secondo te? “Nessuno la indicava come possibile vincitrice del campionato. Ora sono primi, macinando punti anche la giocata difficile viene più semplice, conosco bene l’ambiente ed in questo periodo andare a giocare a Castellammare non è facile. Il campionato è lungo e difficilissimo. Anche loro potrebbero avere un calo fisiologico. Finchè la matematica non ti condanna, devi essere vivo e lottare fino alla fine sperando in un passo falso. Mi auguro che il Catania eventualmente ne approfitti. Adesso per loro aumenta la pressione, man mano che si avvicina la fine del campionato”. In caso di Play Off per il Catania, come affrontarli al meglio? “Coinciderebbero con l’inizio di un altro campionato, se arrivi scarico potresti andare in difficoltà. Il lato psicologico è fondamentale. Il Catania avrebbe dovuto stravincere il campionato ma purtroppo si trova in zona Play Off. Ribadisco però che tutto è ancora aperto in chiave primo posto, nulla è perduto. Se saranno Play Off, la squadra dovrà arrivarci mentalmente carica per vincerli”. I fischi e la contestazione, intanto, sembra che abbiano suonato la sveglia… “I tifosi hanno avuto una valida ragione per contestare, evidentemente. Lo Monaco sa come ammortizzare queste tensioni. Il Catania ha offerto una grandissima prova di carattere contro una delle più forti compagini del girone. I giocatori non hanno accusato la contestazione e anzi hanno risposto alla grande vincendo 3-0. I fischi non fanno mai bene perchè i calciatori sono i primi a volere vincere. Però se accusi il colpo in maniera positiva, può produrre effetti benefici. Ritrovare l’affetto dei tifosi, comunque, è sempre la cosa più importante”. Catania è qualcosa che ti appartiene, una passione indelebile, la tappa siciliana più significativa della tua carriera forse… “Mi appartiene e non lo dico per portare i tifosi dalla mia parte, ma sono stato benissimo. Io ricordo che non iniziammo alla grande il campionato, stentavamo un pò. Poi pian pianino cominciammo a giocare da Catania vincendo sia in casa che fuori. La vittoria ottenuta al 93′ ai danni del Messina fu un segnale fisico e mentale importantissimo per noi. Stagione vincente, da ricordare. Trapani, invece, è stata una delle mie prime esperienze. Ho vinto un campionato di Serie C2 segnando anche 6 gol, anno bellissimo ma Catania è un bacino d’utenza completamente diverso, ai piedi dell’Etna avverti la sensazione di giocare in Serie A”. Come valuti gli innesti di mercato di gennaio, in particolare Di Piazza? “Cambiando modulo la squadra sta facendo meglio. Poi a gennaio sono arrivati innesti importanti. Lo Monaco avrà mille difetti ma sul mercato sa come puntellare la squadra ed ha fatto benissimo. Di Piazza è palermitano come me. Entrerà presto nel cuore dei tifosi, si farà apprezzare a suon di gol ed assist. E’ un ragazzo che merita tutto il bene di questo mondo. Io ricordo che inizialmente non fui accolto molto bene, qualche fischio l’ho ricevuto. Poi quando lo speaker annunciò che parai un rigore al Palermo, la gente mi accolse meglio. E’ normale che al ‘chi non salta è rosanero’ dovevo saltare. Era un pò la mia croce, ma rappresentava qualcosa di bello, un elemento di unione con i tifosi. Il sangue è siciliano, comunque nelle ultime vicissitudini le curve di Catania e Palermo si sono unite e scambiate messaggi d’affetto, questo è molto importante”. Te la senti di fare un pronostico su Trapani-Catania? “Niente pronostici. Che vinca il migliore. So chi è, ma speriamo che vinca. Sicuramente sarà una bella partita. Io non sono ancora sicuro se andrò a vederla allo stadio, magari porterò un pò di fortuna (sorride, ndr)”. A proposito di Sicilia, il calcio siciliano professionistico come lo vedi? “E’ in crisi già da qualche anno. Secondo me il Palermo non finirà questo campionato. Spero di sbagliarmi ma tira un aria negativa, c’è un problema di stipendi per i giocatori e penso arriverà qualche punto di penalizzazione. Sarebbe bello rivedere al più presto la Sicilia nei grandi palcoscenici. Il Siracusa sta andando male, non me l’aspettavo. Anche perchè c’è una nuova proprietà. Ha cambiato più allenatori nel corso della stagione. La Leonzio invece è in linea con le aspettative”.  Si ringrazia Pietro Tarantino per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CATANIA: verso Trapani, squadra che vince non si cambia?

Probabile la conferma del 4-3-1-2

Contro la Casertana è arrivata la reazione convinta del Catania, soprattutto nel secondo tempo. Il 4-3-1-2 adottato da mister Andrea Sottil sembra rappresentare una valida soluzione. E’ probabile che, in quel di Trapani, si vada verso la conferma dello stesso undici titolare che ha ben figurato domenica scorsa. Pisseri dunque in porta; Calapai, Aya, Silvestri e Baraye in difesa; Biagianti, Bucolo e Carriero a centrocampo; Lodi alle spalle delle due punte Di Piazza e Marotta. Scalpitano tuttavia anche Marchese, Angiulli, Curiale e Manneh. Vedremo se Sottil riproporrà la medesima formazione di partenza, anche se non si escludono ulteriori mosse a sorpresa. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

TRAPANI – CATANIA: previsioni meteo al “Provinciale”

Pochi giorni dopo il 3-0 con cui il Catania ha superato la Casertana, i rossazzurri si apprestano a fare ritorno in campo per affrontare il Catania. Appuntamento mercoledì 13 febbraio allo stadio “Polisportivo Provinciale”. Secondo le previsioni meteo raccolte da TuttoCalcioCatania.com, nel corso della partita (fischio d’inizio alle ore 20.30) il cielo su Trapani si presenterà sereno o poco nuvoloso con venti che dovrebbero essere di forte intensità con una temperatura percepita pari a circa 7-8 gradi. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

CORSO SCOUTING: Di Marzio e Marcolin tornano a Catania

Gli ex allenatori rossazzurri tra i docenti

“Corso Scouting – Match Analysis e Agente Fifa”, appuntamento con esperti del settore per essere sempre aggiornati con le nuove metodologie di lavoro ed approfondire le proprie conoscenze in ambito calcistico. Il corso si svolgerà anche a Catania, il 10 e l’11 maggio. Tra i docenti coinvolti due vecchie conoscenze dei tifosi rossazzurri: gli ex allenatori Gianni Di Marzio e Dario Marcolin. Presenti anche Fulvio Collovati, Stefano Eranio, Adriano Bacconi e Gianluca Di Marzio. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

TRAPANI – CATANIA: quote “1 X 2”, cosa dicono le agenzie di scommesse…

Gara da tripla

Dopo la convincente vittoria ottenuta contro la Casertana, etnei impegnati allo stadio “Provinciale” di Erice per affrontare il Trapani in occasione della 26/a giornata di Serie C. Confrontando le quote “1 X 2” di alcune delle più importanti agenzie di scommesse sportive, la partita si presenta dall’esito abbastanza incerto. La quota “1” mediamente più diffusa è infatti pari a 2.40, il segno “X” a 3.05, il “2” a 2.90. Granata leggermente favoriti per via del fattore casalingo, ma può succedere di tutto. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ESCLUSIVA – Morselli (TrapaniOggi): “Ecco che derby mi aspetto. Trapani, persa importante occasione a Bisceglie. Catania, forza e consistenza”

Il collega di Trapani ai nostri microfoni

Si avvicina Trapani-Catania. Per ricavare qualche informazione in più sulla squadra granata, abbiamo contattato telefonicamente Salvatore Morselli di ‘TrapaniOggi.it’. Analisi rivolta al derby e al momento attraversato dai trapanesi, conoscendo anche il suo punto di vista sulle potenzialità del Catania. Il Trapani ha assorbito la delusione per la mancata vittoria di Bisceglie? “Persa un’occasione importante, visto che la Juve Stabia osservava un turno di riposo. La squadra partecipa anche alla Coppa Italia ma la meta principale, chiaramente, è rappresentata dal campionato. Il Trapani sta cercando di mettersi alle spalle Bisceglie, vedremo se lo ha fatto bene. Sono trascorsi pochi giorni, troppo poco ma si dice che la migliore ricetta in questi casi sia rituffarsi immediatamente nella partita successiva”. Che derby ti aspetti? “Sicuramente ha una valenza notevole. Me lo aspetto come nelle ultime edizioni, abbastanza bello e partecipato, sentito, tra due squadre che aspirano a recuperare terreno nei confronti della capolista. All’andata ricordo un buon primo tempo disputato dai granata che poi cedettero le armi nella parte finale. Adesso mirano a recuperare il terreno perduto. Di fronte il Catania ha una forza e consistenza che non scopro certo io. Il Trapani giocherà con tutta la determinazione possibile per fare risultato. Mister Italiano conosce abbastanza bene i suoi e gli innesti di gennaio potranno rivelarsi determinanti. Il Catania, da parte sua, non può permettersi di perdere il passo. Sarà una bella partita. Ci aspettiamo di poterci godere 90 minuti di calcio gradevole. Fondamentale sarà anche l’apporto del pubblico, nel rispetto reciproco di due tifoserie gemellate”. Cos’è cambiato in casa Trapani rispetto al girone d’andata? “C’è un maggiore affiatamento tra i compagni, anche perchè allora la squadra era in fase di assemblaggio. Il Trapani ha acquisito più consapevolezza, soprattutto lo dimostra giocando tra le mura amiche. Fuori casa chissà perchè si smarrisce, vedi Bisceglie dove ha perso due punti importanti”. Che tipo di atteggiamento pensi adotterà il Catania? “Sottil conosce bene la categoria ed il Trapani. Il Catania verrà a giocarsi la partita, ma consapevole del valore del Trapani non credo che inizierà a spron battuto. Cercherà di trovare subito le contromisure per poi colpire al momento giusto l’avversario”.  La Juve Stabia non si ferma più… “La Juve Stabia vista a Trapani forse non avrebbe meritato neanche il pareggio, devo essere sincero. Invece è riuscita addirittura ad incamerare i tre punti. Sta andando tutto bene alle Vespe, sembra la loro annata ma spero di sbagliarmi…”. Si ringrazia il collega Salvatore Morselli per la gentile concessione dell’intervista. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

MONACO: “Juve Stabia, primo posto consolidato. Catania favorito per i Play Off”

L’ex difensore rossazzurro Gennaro Monaco, intervenuto ai microfoni di Stereo 5 tv, parla delle possibilità di promozione in Serie B di Juve Stabia e Catania: “La Juve Stabia è stata la sorpresa capace di sbaragliare squadre che avevano investito tantissimo. Merito del gruppo e di un tecnico preparato come Caserta. E’ irraggiungibile e il primo posto non glielo toglie più nessuno. Il gruppo è talmente forte mentalmente hanno la forza per vincere contro chiunque mentre il Catania è la favorita per i playoff perché è fortissima in ogni reparto”. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

TRAPANI – CATANIA: confronto statistico squadre con numeri e grafici. Dati simili sia in casa che fuori

Granata a quota 48 punti (penalizzazione -1), rossazzurri a 47

>>> visualizza il valore di mercato delle rose a confronto <<< La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha realizzato tabelle e grafici contenenti statistiche dettagliate del campionato delle squadre di Trapani e Catania, avversarie allo Stadio “Provinciale” per la 26/a giornata del girone C di Serie C. Rossoazzurri che, dopo lo 0-0 di Vibo Valentia, tornano in casa rifilando tre reti alla Casertana. I granata, invece, non sono andati oltre il pari a Bisceglie. A conferma del fatto che il Trapani non riesce a trovare continuità di vittorie in trasferta, al contrario di quanto riesce a produrre in casa dove, come il Catania, ha sbagliato una sola volta finora in campionato (perdendo gli etnei contro il Catanzaro, i trapanesi al cospetto della Juve Stabia). 11 punti raccolti dal Trapani nelle ultime cinque partite, uno in più rispetto al Catania. Solamente un ko con più di un gol di scarto per i trapanesi, proprio contro il Catania nella gara d’andata. Catania all’inseguimento della prima vittoria esterna del 2019. Appena un punto in classifica divide le due squadre: 48 per il Trapani (penalizzazione di -1), 47 il Catania che vanta una differenza reti leggermente migliore in casa rispetto ai granata (+20 contro +19) e identica fuori casa (+2). Entrambe le squadre con un numero complessivo di gare di campionato senza gol all’attivo molto simile (5 il Trapani, 6 il Catania), mentre gli etnei hanno mantenuto un pò più spesso la porta inviolata (14 contro 11). Lodi migliore marcatore rossazzurro con 7 reti, Nzola capocannoniere del Trapani attualmente a quota 6. ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***

ITALIANO (all. Trapani): “Catania corazzata in forma, Lodi arma in più. Ko andata ci ha fatto crescere, vogliamo sfruttare il fattore casalingo”

Il tecnico granata alla vigilia del match

Vigilia di Trapani-Catania. Parla mister Vincenzo Italiano, che si aspetta una bella partita allo stadio “Provinciale”: “La partita col Catania non sarà decisiva perchè mancano ancora tante sfide. E’ chiaro che si tratta di una gara molto importante, d’alta classifica. Noi tra le mura amiche ci esprimiamo sempre al meglio, proveremo a sfruttare il fattore casalingo. Il Catania è una corazzata del campionato, in grandissima forma, sta viaggiando velocemente. Sarà un match difficile, da affrontare con la giusta spensieratezza perchè queste sono partite belle da giocare. Abbiamo già dimenticato il ko dell’andata. Ci ha fatto capire di essere squadra in grado di competere con le prime della classe mettendo in grosse difficoltà il Catania e facendo vedere un bel calcio. Da lì in poi abbiamo registrato una crescita notevole, prestazioni ottime e risultati di un certo livello”. “Adesso è un altra storia, noi siamo imbattuti da tanto tempo e vogliamo continuare ad accontentare i nostri tifosi, mi auguro che sia uno spettacolo piacevole e la gente si diverta. Il Catania ultimamente fa tanti gol ed è equilibrato, migliorando tantissimo. Anche noi stiamo ottenendo grande equilibrio. Concediamo poco agli avversari e siamo incisivi. Stiamo bene sia noi che loro, entrambe le formazioni vogliono continuare a lottare per la vetta della classifica. Cercheremo di fare risultato pieno. Il Catania ha tante soluzioni. Lodi è un calciatore che permette di cambiare più moduli. Può giocare davanti la difesa, trequartista, doppio mediano. E’ un’arma in più”. “Il nostro modo di pensare e proporre calcio procede per il meglio. In base all’avversario di turno cambiamo qualche strategia, fase di attesa, una pressione un pò più alta. E’ normale. Qualcosa va sempre modificata in base all’avversario che hai di fronte. Proveremo a mettere in difficoltà il Catania sfruttando il fattore casalingo. La partita si prepara emotivamente da sola. Non c’è da discutere dal punto di vista dell’attenzione. Sappiamo che il Catania può castigarci, se non andiamo forte sarà dura. Queste sono gare che stimolano la massima attenzione e concentrazione. Si affrontano due squadre che stanno bene soprattutto mentalmente. Ho tanti dubbi di formazione, sceglierò chi è al 100% in questo momento. E’ importante recuperare le energie, fare vita da professionista serio. Abbiamo qualche acciaccato e con molte partite ravvicinate qualcosa paghiamo”.  ***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***