Daì (Trapani): “Catania, classifica immeritata. Dieci minuti di sbandamento”

Antonino Daì “maledice” i primi dieci minuti del secondo tempo di Catania

Il terzino del Trapani Antonino Daì si rammarica per le difficoltà incontrate nel secondo tempo contro il Catania. Queste le sue impressioni relative al ko di sabato:

“Abbiamo messo spesso in difficoltà il Catania e avremmo anche potuto raddoppiare sfruttando meglio alcuni contropiedi nel primo tempo, dove penso che siamo stati bravi a contrastarli, ad arginare i loro tagli ed inserimenti. Nella ripresa siamo entrati in campo molli”.

“Abbiamo avuto dieci minuti di sbandamento e loro sono riusciti a sfruttare a dovere gli episodi. Sicuramente questo blackout è stato molto strano, dobbiamo lavorare per capire perché si è verificato questo. Il Catania ha un organico importante, giocatori pericolosissimi in attacco. La squadra rossoazzurra non merita questa classifica”.

BETTINELLI (Varese): “Ko col Catania ha sconfortato tutti, ma siamo ancora vivi”

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Stefano Bettinelli si sofferma sulla sconfitta pesante maturata contro il Catania a Varese

Stefano Bettinelli, torna sul ko maturato col Catania speranzoso che la sua squadra chiuda il campionato di Serie B nel migliore dei modi, a prescindere dalla retrocessione che pare ormai sempre più imminente. Questo il pensiero dell’allenatore del Varese in proposito:

“La sconfitta pesante subita contro il Catania ha, comprensibilmente, deluso sia per il risultato che per l’andamento della partita. E’ chiaro che, alla ripresa degli allenamenti, c’era poca grinta e determinazione. Tuttavia bisogna ripartire dagli errori commessi, lavorando con entusiasmo e, se dobbiamo morire, facciamolo combattendo e continuando a credere nella salvezza fino a quando la matematica ci dà la possibilità di sperare ancora”.

MARCOLIN: “Il mio rapporto con i giocatori, cultura del lavoro imprescindibile e imparo sempre”

Dario Marcolin a tutto campo sul suo modo d’intendere il calcio

Interessante intervista rilasciata qualche anno fa dall’attuale allenatore del Catania Dario Marcolin. Curiose riflessioni sul suo modo d’intendere il calcio nel contesto di un gruppo di lavoro. Riportiamo le parti salienti dell’intervista di Marcolin ai microfoni della rivista Il Calcio Illustrato:

“Cosa mi ha lasciato l’esperienza da collaboratore tecnico? Tantissimo nella comprensione di come gestire i gruppi e il lavoro sul campo. C’è uno stacco importante, quasi traumatico, da quando si è giocatore a quando si diventa allenatore. Quel lasso di tempo può essere messo a frutto lavorando al fianco di qualcuno. Le cose cambiano radicalmente, perciò le ultime sei stagioni mi hanno dato molto e mi hanno fatto crescere. Ho “rubato” qualcosa a tutti: ho acquisito conoscenze, mi sono misurato con chi è più bravo a gestire i campioni e chi i giovani. In quelle situazioni ti chiedi cosa avresti fatto tu. Hai sicuramente un osservatorio privilegiato”.

“Ho imparato a dare molta importanza ai suggerimenti che ricevo: chiedo ai miei collaboratori cosa hanno visto, i loro pensieri, gli accorgimenti, le opinioni. Proprio come hanno fatto con me. Se lo staff è molto attivo si traggono dei grossi vantaggi. Io ascolto e tengo in grande considerazione i contributi di idee che mi vengono dati. Ricordo ancora quando Mancini all’Inter ci incontrava la sera prima della partita in camera sua e chiedeva pareri anche sui singoli giocatori. è il confronto che fa la differenza. Si ascoltano tutti per mettere assieme maggiori elementi possibili, poi si fa la sintesi e un allenatore prende le decisioni compiendo le scelte che ritiene più opportune. I condizionamenti non ci sono, c’è invece la volontà di unire e analizzare i vari punti di vista”.

“Se c’è uno spirito di squadra le cose funzionano meglio, si tende a dare di più e si ottiene di più. Lavorare in gruppo è il massimo. Una volta gli allenatori erano soli, si prendevano tutto sulle proprie spalle. Penso che otto occhi vedano meglio di due, e dunque ben venga la possibilità di confrontarsi per un obiettivo comune in un percorso di lavoro condiviso. Sono diventato un allenatore imparando a fare il vice. Da giocatore ho visto tanto, ma quando si passa dall’altra parte e si sta al fianco di qualcuno si apprende tanto di più, specie se hai di fronte qualcuno di personalità. Oggi queste considerazioni mi accompagnano nell’incarico che ho assunto”.

“Il passaggio alla responsabilità diretta di una squadra come è stato? Direi un fatto naturale, cioè la logica conseguenza considerando il tipo di percorso affrontato. A 35 anni già facevo il vice e dunque ho avuto l’opportunità di entrare in punta di piedi. Ho fatto molta gavetta e con il passare del tempo mi è sembrato di avere sempre fatto l’allenatore. Anche per questo, per esempio, ho provato emozioni minori nella serata con il Verona al “Braglia”, alla mia prima in Serie B. Mi sono sorpreso della naturalezza con la quale mi sentivo nel ruolo”.

“Cosa ritengo prioritario nella gestione dei giocatori? Non transigo sul lavoro. Se c’è corrispondenza da parte dei ragazzi nell’impegnarsi seriamente, allora sono pronto a fare delle concessioni. Ma sul campo pretendo il massimo. Se un giocatore ha dei problemi mi trova pronto a dargli una mano, se però si allena male mi trova intransigente e duro. è il lavoro che determina la prestazione e il risultato. Per me è basilare avere una cultura del lavoro, e ai giocatori lo faccio capire chiaramente”.

“A me piace parlare molto con i ragazzi. Lo ritengo un elemento prioritario per stimolare, farsi capire al meglio, raccogliere segnali. Il dialogo pesa per un 70 per cento. Il resto, altrettanto importante, lo lascio all’attività sul campo. Nei confronti di un giocatore cerco di essere sempre molto attento e di capire ciò che si vede e non si vede. Ti accorgi in allenamento da quanto si applica e rende. Da lì capisci cosa ti può dare in quel momento.

“La mia idea di calcio? Mi piace il calcio moderno, dove una squadra ha un vestito per ogni occasione. La duttilità è un valore aggiunto: chiedo al gruppo di saper fare tutto. Negli anni passati si guardava alle singole situazioni, spesso divise tra loro. Oggi si parte dal cercare almeno la sufficienza su tutto. Alla base c’è il fatto che si deve saper proporre gioco, e quindi serve la capacità di riuscire a leggere la partita. Per ottenere il massimo è necessario il 100 per cento nella fase offensiva e il 100 per cento in quella difensiva: con l’una senza l’altra, e senza i fondamentali rispettati, non si va da nessuna parte”.

LATINA-CATANIA: due precedenti, etnei imbattuti. Chi come Morra?

Uno 0-1 ed un 0-0 nei precedenti del Catania a Latina. Unico marcatore, Damiano Morra

Appena due i precedenti del Catania a Latina in occasione di partite ufficiali di campionato nella storia. Domenica pomeriggio per la prima volta le due squadre si affronteranno allo stadio Domenico Francioni in Serie B. Nelle gare disputate in passato, campionato di Serie C, il Catania ha mantenuto l’imbattibilità esterna. Il 9 ottobre del 1977, la formazione rossoazzurra è riuscita ad avere la meglio sui nerazzurri imponendosi con il risultato di 0-1. A decidere l’incontro un gol realizzato dal centrocampista Damiano Morra, italiano di origini argentine, che ha indossato la maglia del Catania per nove anni, prima di trasferirsi al Cosenza. In quella stagione, gli etnei si piazzarono al secondo posto nel girone C. L’anno successivo, in data 1 ottobre, Catania e Latina, invece, non andarono oltre lo 0-0 e la squadra dell’Elefante chiuse il campionato di C1, girone B, terzo. Unico giocatore ad entrare nel tabellino dei marcatori di Latina-Catania, quindi, Morra. Chi sarà il prossimo domenica?

SCOZZARELLA (Trapani): “Col Catania errori si pagano. Lezione che ci servirà”

Matteo Scozzarella non si dice preoccupato dopo il ko di Catania

Il centrocampista del Trapani Matteo Scozzarella concentra le proprie attenzioni sugli errori commessi a Catania, decisivi nell’economia della gara. Queste le parole di Scozzarella in proposito:

“Dispiace perché la partita l’avevamo iniziata molto bene, riuscendo a portarci in vantaggio. Dispiace soprattutto per quei dieci minuti regalati nel secondo tempo. Nelle prossime partite cerchiamo di limare questo errore. E’ inspiegabile quanto accaduto. Abbiamo regalato due gol al Catania”.

“Non deve essere una preoccupazione, ma una lezione per le prossime gare. Se arrivavano così facilmente a calciare in porta nella ripresa, vuol dire che abbiamo commesso errori in tutti i reparti. Purtroppo dopo l’intervallo l’atteggiamento nostro è stato sbagliato. E questo si paga contro una squadra come il Catania. Comunque un tempo andato male non può condizionare il lavoro fatto finora”.

FAN ZONE, PUZZLE: Catania-Trapani, la rabbia di Cosmi dopo il gol di Castro

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Serse Cosmi scaraventa una bottiglietta per terra a Catania

Nuovo Puzzle inserito. Lucas Castro deposita in fondo al sacco la palla del momentaneo 3-1 in occasione del derby di Sicilia vinto meritatamente dal Catania contro il Trapani. Gli oltre 17.000 spettatori presenti all’interno dello stadio Angelo Massimino esplodono di gioia mentre, comprensibilmente, c’è delusione dalle parti della panchina granata. In particolare, l’allenatore della formazione trapanese Serse Cosmi non fa nulla per nascondere la propria rabbia, scaraventando per terra una bottiglietta. Reazione dovuta all’incapacità della sua squadra di reagire di fronte alla spinta incessante del Catania, che nel secondo tempo dilaga.

In quanto tempo riuscirete a terminare il nuovo puzzle? Provate a cimentarvi. Tre i livelli di difficoltà. Nel caso in cui non riusciste a visualizzarlo è perchè il vostro browser necessita di Java, scaricabile gratuitamente attraverso il seguente indirizzo: http://www.java.com/it/download/manual.jsp .

Catania-Trapani, la rabbia di Cosmi dopo il gol di Castro

L I V E L L O  F A C I L E

preview50 pieceCatania-Trapani, la rabbia di Cosmi dopo il gol di Castro

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preview98 pieceCatania-Trapani, la rabbia di Cosmi dopo il gol di Castro

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preview160 pieceCatania-Trapani, la rabbia di Cosmi dopo il gol di Castro

LATINA-CATANIA: info e costo biglietti Settore Ospiti

Biglietti disponibili per tifosi Catania da mercoledì 15 aprile

Per i tifosi rossoazzurri interessati a seguire il Catania in trasferta domenica pomeriggio presso lo stadio Domenico Francioni, in vista di Latina-Catania, match valido per la 36/a giornata del campionato di Serie B, ecco alcune informazioni utili relative ai biglietti. I tagliandi riservati alla tifoseria ospite saranno in vendita, attraverso il circuito Booking Show (a Catania, punto vendita biglietti Puntoticket sito in Viale Libertà 91), dalle ore 15.00 di mercoledì 15 aprile, solo per il settore dedicato nella tribuna laterale B (380 posti) al costo di 12 euro più diritti di prevendita e fino alle ore 19.00 di sabato 18 aprile. Il Latina Calcio non aderisce all’iniziativa “Porta un amico”.

GILLET: c’è anche il suo zampino nella vittoria del derby

Una sola parata di rilievo effettuata da Gillet, ma determinante contro il Trapani

Da più parti non si è sottolineata come avrebbe meritato la prestazione di Jean François Gillet. Certamente l’esperto portiere belga non è stato chiamato in causa spesso dal Trapani sabato scorso, effettuando interventi di ordinaria amministrazione nell’arco dei 90 minuti. Merito anche dell’attenta disposizione difensiva dei compagni, soprattutto nella ripresa. In una circostanza, tuttavia, l’estremo difensore del Catania, al rientro dopo le buone prestazioni di Terracciano al cospetto di Avellino e Varese, si è reso grande protagonista. Precisamente al minuto 38: pericoloso contropiede granata, palla sui piedi di Barillà che prende la mira da fuori area, calcia forte e preciso ma trova la mano di Gillet pronta a respingere in corner. Un intervento molto importante perché, se avesse superato Gillet, il pallone sarebbe finito con ogni probabilità in rete portando il Trapani al doppio vantaggio e complicando ulteriormente le cose alla squadra guidata da Dario Marcolin. Una sola parata di rilievo operata dal portiere classe 1979, ma determinante nell’economia della gara.

CASTRO: a Latina, caccia ad un nuovo record personale

Lucas Castro all’inseguimento di un nuovo record domenica

Uno dei calciatori maggiormente in forma del momento, come già avuto modo di sottolineare, Lucas Castro sta rappresentando l’arma in più del Catania. Il duttile argentino è andato a segno anche sabato scorso in occasione dell’atteso derby di Sicilia. Un gol attraverso il quale Castro ha contribuito alla vittoria contro il Trapani ma, in generale, è piaciuta la prestazione del giocatore nel suo complesso. Prima dell’intervallo, ‘Pata’ ha fallito qualche occasione da gol ma, poi, nel corso della ripresa si è riscattando siglando la sua quarta rete stagionale in maglia rossoazzurra. Così facendo ha eguagliato il record personale di gol a stagione in casacca rossoazzurra, quattro. Domenica pomeriggio, quando la squadra dell’Elefante se la vedrà in trasferta con il Latina, Castro avrà quindi la possibilità di fare registrare un nuovo record realizzativo.

CATANIA: giocatori a rischio diffida e diffidati, nessuno squalificato

Catania, aggiornamento della situazione disciplinare dopo il derby

L’aggiornamento del profilo disciplinare del Catania, dopo la disputa del derby di Sicilia vinto nettamente con il Trapani, evidenzia alcuni aspetti significativi. Il primo relativo al fatto che il centrocampista ghanese Moses Odjer rientra dalla squalifica, il secondo che non si presentano nuove squalifiche, il terzo che si registra una new entry per quanto concerne la lista dei diffidati. Entra a far parte dell’elenco, comprensivo di Gyomber, Del Prete, Ceccarelli, Sciaudone ed Escalante, il polacco Chrapek, ammonito contro il Trapani. Sale a tre, invece, il numero di giocatori a rischio diffida: Mazzotta, Capuano e Parisi.