CATANESI IN GIRO: 15 giocano tra i professionisti, in Serie B Litteri e Ndoj

È di 15 unità la rappresentanza di calciatori catanesi professionisti nella stagione agonistica 2018-19. Nessuno di questi gioca in Serie A, due soltanto in cadetteria (l’attaccante Gianluca Litteri a Cosenza e il centrocampista Emanuele Ndoj a Brescia), gli altri in Serie C, tralasciando i tanti ragazzi dell’ampio panorama del calcio dilettantistico.

Gianluca Litteri ed Emanuele Ndoj sono gli unici catanesi che giocano in Serie B. Il primo è un attaccante di esperienza (classe 1988), cresciuto nella San Pio X e successivamente approdato all’età di 17 anni al Giarre, dove venne notato dagli osservatori dell’Inter. Il club nerazzurro come punto di partenza: due anni nella formazione Primavera con Bonucci e Balotelli compagni di squadra, poi l’avventura in Repubblica Ceca allo Slavia Praga, club che l’ha fatto esordire in Coppa UEFA nel 2008. Da gennaio gioca nel Cosenza ed è alla ricerca del primo gol con la casacca dei silani. Il secondo è un giovane centrocampista della Nazionale albanese, nato nel capoluogo etneo nel 1996 e cresciuto a Padova, città che gli ha dato i natali calcistici prima del passaggio alle giovanili della Roma e l’esplosione nel Brescia di Corini.

Un cospicuo numero di catanesi gioca in terza serie. Nel club rossazzurro sono presenti Rosario Bucolo, Andrea Di Grazia, il difensore under Samuele Bonaccorsi e il “millennialEmanuele Pecorino, attaccante del 2001 reduce dall’esperienza formativa a Viareggio con il Milan Primavera di Federico Giunti. Quattro giocano nel Siracusa di mister Raciti: il capitano della squadra aretusea Emanuele Catania, il centrocampista Marco Palermo e i difensori Francesco Bertolo e Stefano Boncaldo. Tra le fila della Leonzio spiccano due giocatori di talento come Walter Cozza e Andrea D’Amico, quest’ultimo rientrato da poco dopo un lungo stop per infortunio. Nel Girone C di Serie C militano anche il centrocampista della Reggina Roberto Marino e il difensore del Bisceglie Giordano Maccarrone, ragazzi cresciuti nel settore giovanile rossazzurro, così come il capitano della Sambenedettese Francesco Rapisarda.

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COTA (avv. Novara): “Risarcimento danni per mancato ripescaggio, 8.1 milioni la richiesta”

8,1 milioni di euro è la richiesta di risarcimento danni formulata dal Novara a seguito del mancato ripescaggio in Serie B. Ne parla a La Stampa Roberto Cota, legale rappresentante del Novara. La società piemontese “rinuncia a introiti milionari in termini di contributi. C’è poi la partenza a handicap per il rinvio delle partite, che avrebbe condizionato il club anche in caso di ritorno tra i cadetti. Quindi il danno di immagine, i costi sostenuti per immobilizzare la doppia fideiussione e altri capitoli più curiosi: dalla cessione «obbligatoria» al Cosenza di Riccardo Maniero, che in C sarebbe finito fuori lista, fino alle spese per la doppia assurda trasferta a vuoto di Pontedera, Ternana, Siena e Pro Vercelli”.

“Il danno è provato – aggiunge – La società ha tenuto un comportamento super corretto nel corso di tutta la vicenda con il presidente Massimo De Salvo evitando la spettacolarizzazione, ma è stata fortemente colpita. Il calcolo è accurato. A metà novembre era ormai troppo tardi e quindi impensabile compiere il ripescaggio. Avevamo rinunciato alla misura cautelare del Consiglio di Stato per cominciare a giocare almeno la C. O la FIGC risponde per Fabbricini, o se ne prende le distanze lascia anche intendere che quelle delibere fossero illegittime”.

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BINDA: “Juve Stabia? Meriterebbe la B, ma di scontato non c’è niente…”

Il punto sulla lotta promozione in Serie C ad opera del collega de ‘La Gazzetta dello Sport’ Nicola Binda, ai microfoni di tuttoc.com:

“Erano tre club, Entella, Pordenone e Juve Stabia, che da tempo avevano blindato la vetta delle rispettive classifiche, ma di scontato non c’è nulla e delle riaperture possono sempre starci: sono tre compagini che comunque meriterebbero la promozione, nessuna delle tre si è mai cullata sugli allori. Le rivali, però, stanno dando il tutto per tutto, e infatti a mio avviso dovremmo chiederci semmai come arriveranno loro ai playoff se non compiranno la rimonta: Piacenza, Triestina e Trapani lottano, ma nel caso saranno deluse o cariche? Il secondo posto non deve mai essere letto come una sconfitta, regala tanti vantaggi. Il Cosenza dello scorso anno insegna, avere la rosa forte conta poco. Serve anche la testa”.

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CATANIA: si riparte dalla promessa d’impegno totale della squadra

Se l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco e mister Walter Novellino provano a catechizzare il gruppo, la squadra è pronta ad assicurare massimo impegno fino al termine della stagione. Il 3-0 di Reggio Calabria ha lasciato una ferita aperta in casa Catania, ma rimarginabile se tutte le componenti sapranno ricompattarsi. I giocatori hanno promesso di onorare la maglia, con l’intento di riscattare immediatamente la figuraccia rimediata contro la Reggina. L’auspicio è che non siano promesse da marinaio.

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CATANIA: in attacco con un Manneh in più. Si riparte da Sarno e Di Piazza?

Sicuro dell’assenza di Davis Curiale per squalifica e dopo la sceneggiata di Alessandro Marotta al momento della sostituzione, il Catania ha sanzionato entrambi i giocatori con una multa secondo quante prevede il regolamento interno alla società. Mercoledì, in vista di Catania-Viterbese, il reparto offensivo rossazzurro potrebbe conoscere un’importante novità: l’ingresso in campo dal 1′ di Vincenzo Sarno e fare coppia con Matteo Di Piazza. Entrambi hanno condiviso l’esperienza-promozione del Foggia due anni fa, mister Walter Novellino potrebbe affidarsi a loro per il rilancio etneo. Possibile anche l’eventuale impiego di Kalifa Manneh, al rientro a Torre del Grifo dall’esperienza nella Nazionale del Gambia.

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CATANIA: Lo Monaco e Novellino provano a catechizzare il gruppo

Lunedì si è aperta la nuova settimana in casa Catania con tanti punti interrogativi e riflessioni, valutando quali siano state le cause che hanno portato al tracollo di Reggio Calabria. Martedì il colloquio di mister Walter Novellino con la squadra, prima ancora le urla ai giocatori dell’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco che non ha digerito sia la pessima prestazione offerta che il nervosismo ingiustificatamente evidenziato. Bisogna ripartire da quanto di buono fatto in precedenza e darsi una svegliata, perchè la stagione volge al termine ed è d’obbligo dare fondo ad ogni energia per concludere al meglio il campionato.

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CASO MAROTTA – Ciceri: “Parli con i gol e taccia”; Monaco: “Comportamento inaccettabile. Io attaccavo al muro chi non rispettava tifosi, compagni e tecnico”

Forti critiche all’indirizzo di Alessandro Marotta per il gesto irrispettoso al momento della sostituzione a Reggio Calabria. Lo commentano, attraverso la pagina Facebook dei Liotrizzati – gruppo di tifosi che seguono le partite dei rossazzurri dalla Curva Sud dello stadio “Angelo Massimino” – gli ex Catania Claudio Ciceri e Gennaro Monaco. Il primo parla di “comportamento che destabilizza lo spogliatoio”, affermando che “non ci voleva…Marotta deve parlare con i gol e se lo sostituiscono, deve tacere”. Monaco, invece, sottolinea che è “inaccettabile quello che ha fatto il Signor Marotta”, precedentemente apprezzato per corsa, abnegazione e carisma ma “Ciccio e compagni si dovrebbero ribellare”, aggiungendo “noi andiamo in B, senza di te!”. Inoltre, rispondendo ad un tifoso, l’ex difensore etneo ha ricordato di avere “attaccato al muro gente che non rispetta i compagni, allenatore e principalmente i tifosi che vivono per chi onora e indossa questa maglia”.

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FERRANTE: “Brutto vedere una Serie A senza Catania e Palermo…”

Acquistato nell’estate 2004 dal Catania come acquisto da urlo in Serie B, in realtà Marco Ferrante non ha reso secondo le aspettative venendo ceduto alla riapertura del calciomercato. Attualmente ricopre il ruolo di Direttore Sportivo ed ha rilasciato alcune dichiarazioni, un pò di tempo fa, sull’importanza di alcune piazze meridionali, menzionando anche quella rossazzurra ai microfoni di tuttopalermo.net:

“La città a cui sono rimasto più legato? Non è mio costume sputare nel piatto su cui ho mangiato: massimo rispetto di tutte le tifoserie di dove uno può aver fatto bene o meno. Sicuramente a Napoli, dove sono cresciuto calcisticamente e dove ho avuto la fortuna di giocare con Maradona, però la storia l’ho fatta a Torino. Ho segnato 127 gol in sette anni e mezzo, esclusa la parentesi con l’Inter. Io sono un estimatore del Sud. E’ brutto vedere che in A ci siano poche squadre del Sud. Ci sono squadre come Spal, Sassuolo o lo stesso Chievo, bacini più piccoli consolidati in Serie A, e non ci sono Palermo, Catania. Spero che ci sia più organizzazione societaria”.

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VITERBESE: Coppa Italia, superato il Trapani per 1-0 nel match d’andata

La Viterbese, avversaria del Catania mercoledì 3 aprile, supera il Trapani nel match d’andata della semifinale di Coppa Italia Serie C disputato in terra laziale. 1-0 il risultato finale, decide un gol di Molinaro al minuto 87. Ricordiamo che chi delle due squadre passerà il turno se la vedrà, in finale, con il Monza che ha eliminato il Vicenza. Domenica, alle ore 16.30, Trapani e Viterbese scenderanno nuovamente in campo ma al “Provinciale”, in occasione della 33/a giornata del girone C.

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CICCONE: “Playoff, Catanzaro subito dietro al Catania. Novellino grande scelta, ma vari incidenti di percorso”

La scorsa stagione ha ricoperto l’incarico di Direttore Sportivo della Carrarese. Il dirigente Michele Ciccone, con un passato in B al Bari, vede la Juve Stabia in sofferenza e commenta la situazione generale nelle squadre di punta del girone C. Queste le sue parole ai microfoni di tuttoc.com:

“Il Catania è la più forte, ha singoli di categoria superiore. Lo Monaco ha fatto una grande scelta con Novellino che è bravissimo nella gestione. Però i diversi incidenti di percorso li hanno allontanati dalla vetta, a favore di Juve Stabia e Trapani che restano comunque ottime squadre. Ma anche le vespe sono in sofferenza, viste le poche vittorie nelle ultime giornate. Se il Catania non arriverà primo sarà la favoritissima per i playoff, con il Catanzaro subito dietro. L’incognita per questi spareggi sarà la Casertana, un’altra delusione fin qui: per l’organico che ha mi ha deluso totalmente. Con giocatori di categoria superiore non è possibile disputare un campionato del genere cambiando tre volte l’allenatore. Vuol dire che c’è qualcosa che non è andata nelle scelte iniziali. Ci sta una difficoltà, ci sta pure un cambio di allenatore: però a Caserta i problemi sono stati tanti”.

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