BARAYE: nella seconda metà di giugno l’eventuale riscatto del cartellino

Il Catania valuta la possibilità di riscattarlo, ma da regolamento se ne potrà parlare più avanti

Contrattualmente in prestito al Catania fino a giugno, il cartellino del terzino sinistro Joel Baraye appartiene alla Virtus Entella. La società rossazzurra, tuttavia, vanta il diritto di riscatto e, al momento, l’indirizzo sembra essere quello di confermare il giocatore alle pendici dell’Etna. In ogni caso il diritto potrà essere esercitato solo a partire dalla seconda metà di giugno 2019. Le date devono essere ancora ufficializzate, ma come ogni stagione ci saranno tre giorni per esercitare l’opzione su un giocatore in prestito. Intanto Baraye è interamente concentrato a fare bene fino alla fine del campionato. Successivamente si vedrà.

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SERIE C: Top 11 valore mercato Under 21, spicca Manneh nel girone C

Spazio anche al talentuoso esterno offensivo gambiano del Catania

C’è anche Kalifa Manneh in una speciale formazione di Serie C che include i giocatori al di sotto dei 21 anni aventi il valore di mercato più elevato nel campionato di Serie C, girone C. Sulla base di dati raccolti dalla nostra redazione presso Transfermarkt, l’esterno offensivo gambiano attualmente in forza al Catania verrebbe inserito nella Top 11 che comprende, nel dettaglio, i seguenti calciatori:

4-3-3

Pissardo (Monopoli)

Tazza (Paganese)
Germinio (Rende)
Minelli (Rende)
Germoni (Juve Stabia)

Bangu (Matera)
Calò (Juve Stabia)
Awua (Rende)

Borello (Rende)
Bismarck (Viterbese)
Manneh (Catania)

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FANELLI: “Il Catania c’è, ma gap dalla Juve Stabia difficile da colmare”

Il giocatore vede Catania e Trapani come principali insidie per la Juve Stabia

Il 21enne centrocampista Simone Fanelli, che ha indossato anche le casacche di Potenza e Bisceglie, focalizza l’attenzione sulle compagini che lotteranno per la conquista del primato nel girone C di Serie C. Questo il suo pensiero ai microfoni di tuttocalciopuglia.com:

“Tutti si aspettavano il Catania in vetta alla classifica ma, dopo aver visto tutte le formazioni sul campo, credo che la Juve Stabia stia strameritando il primo posto in classifica: sono una squadra scorbutica, con grandi qualità offensive e difensive. Mi ha impressionato positivamente anche il Trapani: una bella squadra, compatta, ed insieme al Catania potrebbero dare del filo da torcere alle vespe anche se credo che il gap sia difficile da colmare”.

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FIRICANO convinto: “La Juve Stabia può tenere questo passo fino in fondo…”

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Aldo Firicano continua a vedere le Vespe favorite per la vittoria finale

Allenatore attualmente senza squadra dopo l’ultima esperienza alla Carrarese e grande ex difensore di Fiorentina e Cagliari, Aldo Firicano ai microfoni di tuttoc.com tesse le lodi della Juve Stabia capolista del girone C di Serie C:

“Non ci si aspettava un percorso del genere da parte della Juve Stabia ma neanche del Trapani, viste le vicissitudini estive che la avevano portate quasi non iscriversi. La Juve Stabia sorprende più di tutte e potrebbe essere la squadra che, senza essere accreditata come favorita, parte bene e poi continua questo cammino straordinario. Secondo me anche per come vince le partite, anche di misura anche su campi difficili, ottimizzando sempre la prestazione, potrebbe tenere questo passo fino in fondo”.

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CATANIA: si torna in campo per l’assalto alla capolista, ostacolo Siracusa

Ormai ci siamo per il fischio d’inizio di Siracusa-Catania

Ripresa del campionato dopo la sosta. Obiettivo, dare continuità ai risultati ottenuti a fine 2018 proseguendo la caccia alla Juve Stabia. Impegno esterno per il Catania su un campo tradizionalmente difficile da espugnare. L’attuale classifica dice che Siracusa e Catania sono divise da 21 punti, ma questa partita non è mai da definirsi scontata. Il popolo aretuseo attende sempre con trepidazione il derby col Catania. Già nella gara d’andata gli azzurri crearono non pochi grattacapi agli etnei, vittoriosi in extremis e per di più sfruttando una colossale disattenzione difensiva. Stavolta si giocherà al “De Simone”, stadio piccolo ma molto caldo in un’occasione come questa.

Almeno 4mila gli spettatori previsti sugli spalti, purtroppo senza tifosi ospiti e questo rappresenta sempre una sconfitta per il calcio. Clima di battaglia sportiva in campo, con i padroni di casa che giocheranno a tutto pressing provando a limitare l’elevato potenziale rossoazzurro, sfruttando al massimo la velocità degli esterni ed il coefficiente di pericolosità del proprio attacco. Gente come Tiscione, Vazquez ed il catanese Catania non può passare inosservata. La squadra di Sottil dovrà assicurarsi di tenerli a bada, avendo la capacità d’imporre il proprio gioco. Con personalità, acume tattico, la giusta serenità e sana spregiudicatezza.

Sottil dovrebbe opporre al probabile 3-5-2 di Ezio Raciti il 4-3-3 che ha fornito risposte molto valide nell’ultimo periodo con Marotta e Curiale insieme. Da verificare se ci sarà spazio anche per i neo acquisti Carriero e Di Piazza nel corso dei 90′. Fischio d’inizio alle ore 14.30, nessuna copertura televisiva ma l’incontro è visibile online sulla piattaforma Eleven Sports – Serie C TV. Diretta radiofonica sulle frequenze locali delle emittenti Radio Cuore (fm 93.0) ed Etna Radio (fm 88.4).

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CATANIA: la risposta del “Massimino” dal 2002 ai giorni nostri, specchio del cammino rossazzurro

<h2>La media spettatori sotto il vulcano come indice della storia del Catania negli ultimi 17 anni</h2>

I fatti segnano qualsiasi evento storico. La storia del Catania, ad esempio, è intrisa di gioie, dolori, esaltazioni, stupore, alti e bassi. Ma c’è un aspetto che fotografa sinteticamente e bene l’evolversi del percorso rossazzurro: la reazione dei tifosi nel tempo. Nello specifico la media spettatori nelle partite casalinghe che di anno in anno ha caratterizzato le stagioni dell’Elefante rappresenta un buon indicatore. Partendo dai quasi 12mila dell’annata 2002-03, questi segnano un periodo molto importante perchè il Catania passò dal famoso Caso Martinelli evitando la retrocessione in C dopo lunghe battaglie sulle aule dei tribunali portate avanti dalla famiglia Gaucci. Gli anni immediatamente successivi furono d’attesa, fino ad arrivare all’exploit del campionato cadetto 2005-06 con il duo Pulvirenti-Lo Monaco che riuscì a riportare gli etnei in Serie A dopo 23 lunghissimi anni.

Il culmine fu raggiunto con la vittoria per 2-1 sull’Albinoleffe in uno stadio “Massimino” stracolmo. Era una squadra che faceva divertire e, non a caso, in media portò sugli spalti poco più di 16mila spettatori a partita. Una città intera sognava ad occhi aperti. Purtroppo la morte dell’ispettore Raciti rappresentò una macchia indelebile, ma la città si seppe risollevare fino a consolidarsi nella massima categoria. Dalle salvezze sofferte (impresa esaltante quella del 2008-09 con Zenga in panchina ed oltre 18mila cuori rossoazzurri che battevano sugli spalti) al salto di qualità con Vincenzo Montella e Rolando Maran che sfiorarono il piazzamento alle competizioni europee. I tifosi si spellarono le mani per assistere al “piccolo Barcelona”. Un Catania bello, temuto e rispettato da chiunque (big comprese).

Poi i 15mila del dopo-Gasparin speravano che con Pablo Cosentino al timone potesse arrivare un ulteriore balzo. In effetti il salto ci fu, ma di categoria. I rossazzurri videro, infatti, riaprirsi le porte dell’inferno della Serie B al termine di un campionato costellato di errate valutazioni, infortuni e critiche nonostante, sulla carta, fosse stata allestita una buona rosa. Si pensava ad un semplice incidente di percorso, invece la ripartenza dalla B illuse gli oltre 13mila tifosi che assicurarono mediamente la loro presenza sugli spalti. Dalle parole di Cosentino che sbandierava un pronto ritorno in A competendo per l’Europa League “grazie anche a giocatori di talento come Michal Chrapek”, il Catania passò infatti ad un incubo ancora più grande chiamato Serie C. Retrocessione per illecito sportivo nell’ambito dell’inchiesta “I Treni del Gol” che, tuttavia, lascia ancora oggi tanti punti interrogativi sul reale svolgimento dei fatti.

La doppia discesa dalla A alla Lega Pro produsse uno shock fortissimo ed un calo deciso in termini di affluenza al “Massimino”. Tuttora i numeri registrati alle pendici dell’Etna sono lontani dai tempi d’oro ma comunque un lusso per la C e molto spesso difficili da riscontrare in altre realtà di categorie superiori. Adesso c’è uno zoccolo duro di circa 10mila tifosi sempre pronti a gremire gli spalti. Animati da una passione per il Catania che non conosce confini, nonostante la sofferenza provata in questi anni difficili da cui si sta cercando di ricostruire mattone su mattone risalendo la china. Ci sono anche i tifosi che, per scelta, non mettono più piede allo stadio ma torneranno anche loro. Starà al Catania riconquistare la fiducia di un intero popolo, rivivendo i fasti di un tempo.

MEDIA SPETTATORI AL “MASSIMINO” DAL 2002 AD OGGI

SERIE B 2002-03, 11.849
SERIE B 2003-04, 10.171
SERIE B 2004-05, 8.931
SERIE B 2005-06, 14.446
SERIE A 2006-07, 16.185
SERIE A 2007-08, 17.606
SERIE A 2008-09, 18.167
SERIE A 2009-10, 15.342
SERIE A 2010-11, 13.731
SERIE A 2011-12, 15.387
SERIE A 2012-13, 13.862
SERIE A 2013-14, 15.197
SERIE B 2014-15, 13.476
LEGA PRO 2015-16, 8.722
LEGA PRO 2016-17, 7.550
LEGA PRO 2017-18, 10.234
LEGA PRO 2018-19, 10.077

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SIRACUSA – CATANIA: ecco la formazione scelta dai tifosi

L’undici di partenza rossazzurro secondo il responso del sondaggio

Archiviato il consueto sondaggio relativo alla formazione che i tifosi opporrebbero all’avversario di turno, sostituendosi nelle scelte al tecnico Andrea Sottil. Ebbene secondo la maggioranza dei votanti, l’allenatore del Catania farebbe bene a schierare il seguente undici di partenza contro il Siracusa allo stadio “Nicola De Simone”:

Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Biagianti, Lodi, Rizzo; Marotta, Curiale, Manneh.

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GELSOMINO (Academy Barcellona): “Ringraziamo responsabile settore giovanile Catania”

Ringraziamenti all’indirizzo di Alessandro Failla

Un paio di settimane fa il Settore Giovanile Academy Barcellona categoria Giovanissimi ed Allievi è stato impegnato a Torre del Grifo a disputare delle amichevoli contro le giovanili del Catania Calcio. Il Presidente Danilo Gelsomino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in proposito:

“Un importante test per confrontare il livello delle nostre squadre dove ho constatato una crescita progressiva dei nostri ragazzi, sono molto soddisfatto delle prestazioni a dimostrazione del fatto che sul campo si sta lavorando molto bene. Siamo ancora all’inizio ma abbiamo bisogno di proseguire su questa scia, cercando di migliorare per essere in grado di affrontare alla pari società di questo spessore.
Ci sono diversi giovani promettenti, siamo contenti come Società del lavoro svolto fino ad oggi dallo staff tecnico e fiduciosi in ottica futura. Ringraziamo il direttore Responsabile del settore Giovanile del Catania Calcio Alessandro Failla”.

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RIGOLI: “Carriero e Di Piazza ottimi. Catania, serve qualcosa di eccezionale per raggiungere la vetta”

Non è affatto impossibile centrare il primo posto per i rossazzurri

L’ex allenatore del Catania Pino Rigoli analizza i movimenti di mercato dei rossazzurri ed il ruolo che la squadra di Andrea Sottil potrà recitare nei prossimi mesi in campionato. Queste le sue considerazioni ai microfoni di zonacalcio.net:

“Hanno preso un ottimo calciatore come Carriero e soprattutto Di Piazza. Se poi arrivano i vari Sarno e Palumbo andrebbe a concludere un grande mercato, dimostrando ancora di più il suo ruolo di antagonista della Juve Stabia. Ci sono partite da disputare, il Catania deve recuperare ancora un incontro e può contare sul fattore casa nello scontro diretto con la Juve Stabia. Nulla è chiuso, ma l’undici di Sottil deve comunque fare qualcosa di eccezionale”.

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ELIA (Juve Stabia): “Non abbiamo fatto nulla, a marzo ne riparliamo”

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Il giocatore preferisce mantenere i piedi per terra

Salvatore Elia, attaccante della Juve Stabia, mantiene la consapevolezza che non bisogna mollare di un centimetro dopo un brillante girone d’andata. Queste alcune dichiarazioni rilasciate poco tempo fa dal giocatore:

“Staccare un pò la spina fa bene. E’ sempre meglio tenere i piedi per terra comunque. Ancora non abbiamo fatto niente. Il campionato si vedrà a marzo. Pensiamo partita dopo partita per il momento, più avanti vedremo”.

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