PRIMO TEMPO: Cavese insidiosa ma Catania avanti con Manneh

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Catania in vantaggio per 1-0 nel primo tempo. Al momento decide l’incontro il gol di Manneh al 37′, beneficiando di un assist di Curiale. La Cavese, comunque, si sta rivelando avversario abbastanza ostico con uno Sciamanna particolarmente attivo. Proprio lui al 3′ sorprende la difesa etnea sul filo del fuorigioco, ma a tu per tu con Pisseri sbaglia, per fortuna dei rossoazzurri. Sciamanna riesce a rendersi pericoloso in un altro paio di occasioni mentre il Catania sfiora la via del gol con Curiale (18′) e Marotta (19′). Poco prima dell’intervallo, ancora brividi per i padroni di casa. Conclusione di pregevole fattura di Rosafio che si spegna di poco a lato. Meglio il Catania nella seconda metà del primo tempo sul piano del palleggio, ma attenzione a questa Cavese che riparte con pericolosità.

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LIVE MASSIMINO (fischio finale): Catania 5-0 Cavese, tabellino e numeri incontro in tempo reale

CALCIO CATANIA vs CAVESE CALCIO, Stadio “Angelo Massimino” – Catania

MARCATORI: 37’p.t. Manneh, 25’s.t. Lodi (rig.), 27’s.t. Marotta, 38’s.t. Manneh, 42’s.t. Calapai

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Baraye (26’pt Calapai); Rizzo, Lodi (39’s.t. Scaglia), Angiulli (16’s.t. Bucolo); Manneh (40’s.t. Brodic), Marotta, Curiale (16’s.t. Vassallo).
A disp. di Sottil: Pulidori, Esposito, Lovric, Llama, Biagianti, Barisic.

CAVESE (4-3-3): Vono 24’s.t.; Palomeque (12’s.t. Logoluso), Bruno, Manetta, Inzoudine; Lia, Migliorini, Favasuli (12’s.t. Tumbarello); Rosafio (32’s.t. Flores Heatley), Sciamanna (25’s.t. De Brasi), Fella (12’s.t. Bettini).
A disp. di Modica: Silvestri, Licata, Mincione, Buda, Zmimer, Dibari, De Rosa.

NOTE: 2′ di recupero p.t.; fuori Baraye causa infortunio.

AMMONITI: Angiulli, Manetta, Marotta

ESPULSI: Vono

CALCI D’ANGOLO: 5 – 3

CROSS: 26 – 14

CROSS GIUNTI A DESTINAZIONE: 4 – 0

TIRI IN PORTA: 6 – 0

TIRI DENTRO L’AREA: 8 – 3

TIRI DA FUORI AREA: 1 – 4

TIRI FUORI: 3 – 7

TIRI DA CALCIO DI PUNIZIONE:

OCCASIONI NITIDE NON SFRUTTATE: 2 – 3

TIRI RESPINTI DAL PORTIERE: 0 – 1

TIRI BLOCCATI DAL PORTIERE:

PALI/TRAVERSE:

PALLE RACCOLTE DAL PORTIERE: 5 – 6

RIMESSE DAL FONDO: 9 – 5

RIMESSE LATERALI: 27 – 19

FUORIGIOCO: 4 – 1

FALLI COMMESSI: 7 – 9

POSSESSO PALLA: 53% – 47%

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CATANIA – CAVESE: formazioni ufficiali. Marotta, Curiale, Lodi e Angiulli in campo dal 1′

CATANIA (4-3-3): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Baraye; Rizzo, Lodi, Angiulli; Manneh, Marotta, Curiale.
A disp. di Sottil: Pulidori, Esposito, Lovric, Calapai, Bucolo, Scaglia, Llama, Biagianti, Brodic, Barisic, Vassallo.

CAVESE (4-3-3): Vono; Palomeque, Bruno, Manetta, Inzoudine; Lia, Migliorini, Favasuli; Rosafio, Sciamanna, Fella.
A disp. di Modica: De Brasi, Silvestri, Licata, Tumbarello, Mincione, Buda, Logoluso, Bettini, Zmimer, Flores Heatley, Dibari, De Rosa.

ARBITRO: Luca Zufferli (Udine)
Assistenti: Marco Carrelli (Campobasso) e Luca Dicosta (Novara).

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CATANIA – CAVESE (foto): riscaldamento pre-gara, immagini dalla Tribuna Stampa

Alcuni scatti fotografici realizzati da TuttoCalcioCatania.com dalla Tribuna Stampa dello stadio “Angelo Massimino” nel corso del riscaldamento pre-gara di Catania-Cavese, impegno valido per la 18/a giornata del girone C di Serie C:

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CATANIA – CAVESE: ecco la formazione scelta dai tifosi

Pisseri; Calapai, Silvestri, Aya, Baraye; Biagianti, Rizzo, Manneh; Lodi; Marotta, Curiale. Secondo l’esito del consueto sondaggio proposto da TuttoCalcioCatania.com, questa la formazione rossoazzurra che la maggioranza dei votanti opporrebbe nel pomeriggio alla Cavese, avversaria allo stadio “Angelo Massimino”. Sarebbe un 4-3-1-2 con Lodi trequartista. Mister Sottil, però, nella realtà dovrebbe schierare il Catania secondo un 4-3-3 proponendo la contemporanea presenza a centrocampo di Lodi (cabina di regia) e Angiulli (mezzala).

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USSI: premi anche per Manneh e Scudero

È andata in scena la 59/a edizione dei Premi dell’Anno Ussi con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti per le imprese compiute nel 2018 che si è tenuta nello scenario del teatro Garibaldi di Enna. A condurre la manifestazione il giornalista Giacomo Cagnes. Sorrisi in casa rossoazzurra per il “Premio Speciale” ricevuto dal medico sociale Alfio Scudero ed il “Premio Sport e Società” assegnato all’esterno gambiano Kalifa Manneh.

Premi dell’Anno per imprese compiute nella stagione sportiva 2018 (PREMIO CANNAVO’)
Simone Patrinicola (automobilismo)
Miriam Sylla (pallavolo)
Marco Cecchinato (tennis)
Filippo Randazzo (atletica leggera)
Pietro Palazzolo e Alfio Chiavaro (beach soccer)

Premio Nino Catalano (alla “carriera”)
Giusi Malato (pallanuoto)

Premio Carmelo Di Bella (al tecnico)
Francesco Palpacelli (tennis)
Tani Frinzi Russo (pallavolo)

Premio Francesco Mannino (al giovane)
Alessio Camiolo (pugilato)
Filippo Fiorelli (ciclismo)
Arianna Sacco (sci nautico)
Daniele Spagnolo (tennis tavolo)

Premio Manlio Graziano (al dirigente)
Mario Sgrò (presidente del consorzio ente autodromo di Pergusa)
Carlo Beninati (presidente Federazione Italiana Badminton)
Giuseppe Bosco (presidente Catania Beach Soccer)
Oliviero Palma (Direttore del Torneo WTA Internazionali di Tennis di Sicilia)

Premio Mario Giordano (al “pioniere”)
Peppino Cannarozzo (calcio)

Premio Agostino Lo Cascio (all’arbitro)
Gianluca Cappello (pallavolo)
Anna Durante (tennis)

Premio speranze Mario Vannini alle società emergenti
Asd Scuola Rugby Marsala “I Fenici” (rugby)
Asd Pallavolo Zafferana (pallavolo)
Cus Messina (pallanuoto)
Top Spin Messina (tennis tavolo)
Pvt Modica (pallavolo)

Premio Luigi Prestinenza al giornalista
Giovanni Albanese (Top Planet TV)
Manlio Mezzatesta (Rai)

Premio Fair Play Nuccio Schillirò
Rachid Berradi (atletica leggera)

Premio Speciale
Match Ball Siracusa (tennis)
Alfio Scudero (medico sociale del Catania)
Maritime Futsal Augusta (calcio a 5)
Meta Calcio a 5 (calcio a 5)
Luca Scandura (fitness)
Asd Marina di Ragusa (calcio)

Premio Sport e Società
Kalifa Manneh (calcio)
Associazione “Noi Siamo Acireale” (calcio)

Premio dell’Anno per la fotografia
Mike Palazzotto
Franco Barbagallo

Premio Speciale
Riccardo Arena (Giornale di Sicilia)

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DALL’ACQUA: l’ex Catania gioca in Seconda Categoria

Ha preso parte allo storico gruppo del Catania promosso in Serie A nel 2006. Solo 7 presenze in maglia rossoazzurra, ma nel contesto di una stagione trionfale per l’Elefante. Oggi l’attaccante Stefano Dall’Acqua ha deciso di tornare a giocare a calcio all’età di 37 anni. Una passione, questa, che non va via. Convinto dal Direttore Sportivo Stefano Bonini, il centravanti classe 1981 ha assunto la decisione di sposare il progetto United Albinea in Seconda Categoria, squadra della provincia di Reggio Emilia. Una scelta di vita per lui, reggiano d’adozione visto che la compagna ed il figlio sono proprio di Reggio Emilia e lo stesso Dall’Acqua ha indossato la casacca della Reggiana in passato.

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ELEVEN SPORTS: pacchetti promozionali partite per mezza stagione

Per chi volesse sottoscrivere l’abbonamento, ‘Eleven Sports – Serie C TV’, piattaforma ufficiale della Lega Pro che trasmette online tutte le partite del campionato di terza serie, ha messo a disposizione alcuni pacchetti promozionali per la mezza stagione. Acquistando un pacchetto, inoltre, una gift card dal valore di € 10,00 spendibili per Chili Cinema:

  1. pacchetto Casa&Trasferta al prezzo speciale di € 17,90 per seguire tutte le partite di regular season di una singola squadra (dall’8 gennaio disponibile a €27,90);
  2. pacchetto Trasferta al prezzo promozionale di € 26,90 per seguire le partite esterne di regular season di una singola squadra (dall’8 gennaio disponibile a € 45,90).

La singola partita, invece, rimane acquistabile in qualunque momento al prezzo di € 3,90.

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CATANIA: serve un segnale di risveglio contro la Cavese

Ritorno allo stadio “Angelo Massimino” per il Catania dopo il deludente pareggio di Lentini. Troppe fermate, adesso è giunto il momento di ripartire e di farlo con la giusta carica. Vincere è l’imperativo in casa rossoazzurra per risalire la classifica provando ad avvicinarsi alla lanciatissima Juve Stabia. Catania reduce da prestazioni poco brillanti che fatica a trovare continuità sul piano del gioco e dei risultati. Mancano tre partite alla chiusura dell’anno solare 2018, in palio nove punti fondamentali per restare agganciati al treno delle posizioni che contano. Gli etnei hanno avuto una settimana di lavoro standard per preparare nel miglior modo possibile la gara con la Cavese.

Lavoro basato principalmente sulla testa, allo scopo di ritrovare forza e consapevolezza dei propri mezzi, ma anche attenzione riservata alla tattica ed alle lacune emerse in questo periodo di difficoltà. Contro un avversario pimpante, propositivo e che gode di buona salute serviranno sana spregiudicatezza, ritmo, qualità e la necessaria cattiveria agonistica negli ultimi metri. La Cavese avrà poco o nulla da perdere, al contrario del Catania che sa benissimo quanto importante sia racimolare i tre punti questo pomeriggio. Vietato sbagliare. Mister Andrea Sottil avrà tutti gli uomini a disposizione, compreso Cristian Llama clinicamente guarito dopo l’ennesimo infortunio muscolare ma che non ha i 90′ sulle gambe.

Probabile l’utilizzo del 4-3-3 con Lodi in posizione arretrata, ma pronto ad avanzare di qualche metro quando la situazione lo richiede tornando a formare un 4-2-3-1. Per Giacomo Modica, tecnico dei metalliani, sarà invece un gradito ritorno in Sicilia dopo le recenti esperienze vissute a Mazara del Vallo e Messina opponendo al Catania un 4-3-3 aggressivo. Fischio d’inizio alle 14.30, match visibile online su ‘Eleven Sports – Serie C TV’ e trasmesso in diretta radiofonica a Catania e provincia sulle frequenze di ‘Radio Cuore’ (93.000 Mhz) ed ‘Etna Radio’ (88.400 Mhz).

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ANGIULLI: “Con Sottil non esistono problemi. Abbiamo solidità e carattere, serve anche fortuna. Non rinuncio mai al calcio”

Il centrocampista del Catania Federico Angiulli nel consueto ‘Face to Face’ di Ultima Sport. Abbiamo evidenziato le parole più significative del giocatore, di seguito riportate:

“Devo ricambiare l’affetto dei tifosi del Catania fornendo prestazioni di livello. Non ho giocato con molta continuità ed è una pecca mia questa, ma non attribuisco colpe a nessuno se non a me stesso. Devo essere bravo a cercare di mettere in difficoltà il mister nelle scelte, rispondendo presente quando chiamato in causa. Bisogna dare delle gioie a questi tifosi fantastici. Sembra strano parlare di adattamento alla categoria, lo so. Ogni tanto bisogna mettere l’abito sporco. Con squadre di categoria superiore abbiamo dimostrato di avere qualità importanti. Vedi Foggia, Verona e Sassuolo. I valori ci sono. Io ho fatto tante volte il girone C, l’ho vinto in due occasioni. Ad Avellino eravamo una squadra fortissima e non ci facevano giocare a calcio. Faticavamo sul piano del gioco ma sfruttavamo le nostre doti in altro modo pur senza entusiasmare. A Benevento invece siamo riusciti ad imporre il nostro calcio fin da subito perchè fisicamente eravamo più molto più prestanti rispetto agli altri. Il rapporto con Sottil? Tra squadra e Sottil è tutto perfetto, ci tengo a sottolinearlo. Il mister vive le partite in maniera molto animata, con tanta foga e voglia. C’è un rapporto limpido, è molto bravo a mantenere la tranquillità anche quando sembra caderci il modo addosso. Non puoi essere contento quando ti trovi ad una decina di punti di distacco dalla vetta ma il gruppo è sereno, sappiamo che il problema è quello di sbloccarci a livello mentale. Serve uno sblocco perchè c’è tutto per fare bene. Bisogna concretizzare, inoltre, il possesso palla fatto“.

“In C spesso devi essere scaltro e furbo per vincere le partite. Quando non arriva il risultato subentrano tanti fattori, i tifosi rumoreggiano. Siamo una squadra che concede poco, sta a noi fare qualcosa di più in zona realizzativa. Perchè se fai gol e vinci, acquisti progressivamente fiducia. Abbiamo vinto a Matera, su questo campo il Catanzaro che contro di noi sembrava il Real Madrid non è riuscito a vincere. Non c’è niente di scontato. Tolta la Juve Stabia siamo tutte lì. Il Catania non sta facendo un campionato obbrobrioso. Non ci sono squadre materasso, siamo entrati appieno nella mentalità di questo campionato. Molte avversarie ti aspettano e non ti fanno giocare a calcio. I fischi dei tifosi li accettiamo ma è normale che saremmo più contenti se ci sostenessero. Dobbiamo accettare tutto perchè il tifoso paga e ci segue sempre, noi calciatori siamo di passaggio mentre loro ci saranno sempre per i colori rossoazzurri. Li invito a sostenerci perchè la loro spinta fa la differenza. Cosa mi ha convinto ad accettare Catania? L’ho sempre seguito dai tempi della A. Mi affascinava vedere una squadra sulla carta piccola conseguire risultati importanti. Ricordo da tifoso interista, purtroppo, il 3-1 all’Inter di Mourinho. Mi ha sempre affascinato questa tifoseria e piazza. Non potevo rinunciare all’opportunità di venire in un ambiente da Serie A ed un Centro Sportivo da Champions League“.

Io ho cominciato a tirare un calcio ad un pallone già da piccolissimo. ‘Palla’ è stata la mia prima parola detta. I miei genitori hanno capito subito la mia passione. Soprattutto mio padre, grande e grosso, mi assecondava in questa passione. Tutta la mia famiglia, cani compresi, venivano a vedere le mie partite. Mia mamma mi accompagnava sempre agli allenamenti. Anche a Pavia lei arrivava, mi aspettava al campo. Con i tifosi dell’Avellino mio padre seguiva alcune trasferte dal Settore Ospiti. I genitori appeno possono vengono a vedermi, saranno presenti a Rieti. Loro hanno fatto tanto per me, so che devo dare il massimo anche per questo. Io sono interista, tutta la famiglia è nerazzurra. Ho sempre sognato di potere esser come Javier Zanetti, grandissimo punto di riferimento per la squadra, non paragonandomi a lui dal punto di vista tecnico ovviamente, ci mancherebbe. Poi mi è sempre piaciuto molto Sneijer. Faceva parte della grande Inter di Mourinho che mi ha fatto innamorare. Sono miei idoli. L’emozione calcistica più bella vissuta? Ho vinto due campionati e subito due retrocessioni. Quindi ho vissuto grandi emozioni ma anche delusioni. Il momento più deludente è stato il ko della semifinale Play Off con la Reggiana. Mi trovai benissimo a Reggio. I tifosi sono arrivati ad odiarmi perchè ero giovane ed un pò pazzo. Poi ho capito che bisogna dare il massimo sia dentro che fuori dal campo. Io ho sempre dato il massimo però fuori dal campo a Reggio si sono verificati alcuni episodi che sono stati anche travisati. A malincuore lasciai la Reggiana ma sarei rimasto a lungo lì. Il momento più bello per me deve, comunque, ancora arrivare. Ad oggi è rappresentato dall’esordio tra i professionisti dopo tanti sacrifici nelle giovanili. Capì che il sogno era diventato realtà”.

“Il Natale lo passeremo qua, abbandonato dalle nostre famiglie. Ci ritroveremo per un pranzetto perchè è un giorno importante e non è bello trascorrerlo da soli. Sicuramente ogni tanto fa bene distrarsi un pò, perchè conta anche la serenità fuori dal campo. Io soffro la lontananza dalla famiglia e dalla mia ragazza che, comunque, quando può cerca di raggiungermi per farmi stare bene. Sono veramente contento e fiero di averla al mio fianco. Lei è di Terni, ha un’esplosione di emozioni. La conobbi uscendo da una relazione. E’ piombata nella mia vita e non potevo rinunciare al nostro rapporto. Mi ritengo un ragazzo fortunato. Cosa farei una volta smesso di giocare a calcio? Mi sono iscritto da poco a Scienze Motorie. Mi piacerebbe rimanere in ambito sportivo, come preparatore o personal trainer. Mi affascinava anche il lavoro di fisioterapista ma è una disciplina che non puoi studiare alle università telematiche. Pure l’idea di fare il commercialista mi piaceva tanto, così come mi piace la matematica anche se avevo professori che mi fecero odiare l’algebra. Ora mi godo il mio lavoro, poi quando le gambe non funzioneranno più spero di trovare una nuova strada“.

“Segnai il mio primo gol tra i professionisti in un Paganese-Avellino giocando su un campaccio sotto una pioggia battente. Il mister mi prendeva in giro scherzosamente perchè andavo spesso vicino alla conclusione ma non segnavo mai. Poi arrivò questa gioia. Ho vissuto una bella emozione andando ad esultare sotto la Curva dei tifosi. Esultanza simpatica peraltro, basti pensare che un mio compagno cadde come un sacco di patate nella circostanza. Cosa serve per centrare la promozione? L’ho ottenuta ad Avellino e Benevento che sono due piazze calde. Solidità e carattere contano e ce li abbiamo. Poi una buona dose di fortuna, quella che ci manca. Ad Avellino tantissime partite le abbiamo vinte 1-0 e spesso all’ultimo minuto. Un pò come gira adesso alla Juve Stabia. La fortuna conta molto. Se noi avessimo avuto un pò più di fortuna ne avremmo guadagnato in serenità. Pensiamo anche al gol al 94′ di Caserta, oppure ad altre partite. Con 4-5 punti in più eri secondo e parlavi d’altro. Non parlavi di fischi e di forma fisica deludente. Sembra una cavolata ma la fortuna conta. Serve anche che gli episodi siano dalla nostra parte”.

“Il prototipo del calciatore è spesso vero ma io sono una persona normale, umile, che frequenta la quotidianità con gli amici. Non rinuncio al calcio neanche d’estate, in vacanza. Per questo rischio d’iniziare i ritiri di precampionato già malconcio. Io faccio tornei estivi per vincere anche una cassa di Red Bull. Il calcio unisce, ho instaurato amicizie indissolubili anche se non ho tanti amici perchè sono molto diffidente. Temo sempre che qualcuno si avvicini per interesse. Pochi amici ma sinceri, quando è così do tutto. Bibbu? Io non do grosse dimostrazioni di affetto ma per la mia famiglia darei l’anima. Non sono così espansivo, non ti dico magari ti voglio bene ma a Bibbu, il mio cane, sì. Mi piacciono molto i cani. Ad Aci Trezza tempo fa ho visto un Labrador e cercavo in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Mia sorella? Ha tantissima stima, le brillano gli occhi quando parla di me, dimostrandomi così il suo affetto. Sta crescendo alla grande. Passeremo il Capodanno insieme, sono contento”.

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