Spicca nella rosa della Sicula Leonzio la presenza di un giocatore che non molti anni fa militava in Serie A. Parliamo dell’argentino Juanito Gómez. Era la stagione 2013-2014, il giocatore faceva parte dell’organico dell’Hellas Verona mentre per il Catania si trattò dell’ultima annata nella massima categoria. Gomez affrontò i rossoazzurri sia nella gara d’andata che in quella di ritorno in campionato. Al “Massimino” l’equilibrio regnò sovrano, pareggiando 0-0. In Veneto, invece, fu tracollo etneo per 4-0 con lo stesso attaccante classe 1985 autore di una delle reti gialloblu. In campo anche Francesco Lodi.
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Rinforzi in arrivo per il Città di Messina. Il club militante in Serie D, secondo quanto si legge su messinasportiva.it, sarebbe pronto ad accogliere una punta classe 2000 di proprietà del Catania. Si tratterebbe di Andrea Santoro, che la società rossoazzurra aveva ceduto in prestito al Roccella totalizzando nove presenze e due reti realizzate contro Turris e Nocerina. Nella stagione precedente l’esordio in D con la maglia del Troina, con cui aveva collezionato tre gettoni. Rientrato alla base, sarà girato al Città di Messina il prossimo 2 gennaio.
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Tre partite delle 14.30 sono state disputate nel girone C di Serie C. La più importante, Vibonese-Juve Stabia, ha regalato emozioni incredibili nei minuti di recupero. Prima, al 94′, i padroni di casa si portano in vantaggio con Franchini intravedendo la vittoria. Poi, al minuto 96, Carlini risponde evitando il ko alle Vespe. Si registra, inoltre, il successo per 1-0 di Viterbese e Rieti rispettivamente al cospetto di Potenza e Bisceglie: nel primo caso decisivo Baldassin al 56′, nel secondo Maistro al 63′.
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Il Catania ha bisogno anche e soprattutto dei gol di Alessandro Marotta e Davis Curiale. Il primo è a secco da quasi un mese, il secondo addirittura da due. Il giocatore prelevato in estate dalla Robur Siena è andato a segno per l’ultima volta contro la Reggina al “Massimino”. Un gol importantissimo sfruttando la papera del portiere. In trasferta, invece, non trova la via della rete dal 20 ottobre. E’ il momento d’interrompere al più presto il digiuno, magari a cominciare dalla trasferta di Lentini.
Nel caso di Curiale, capocannoniere del girone C nello scorso campionato, in generale non entra nel tabellino dei marcatori da Paganese-Catania. Per di più con zero gol all’attivo nelle partite disputate dall’Elefante in casa. Vedremo se mister Andrea Sottil deciderà d’impiegare ancora entrambi dal 1′ stasera, oppure uno dei due si accomoderà in panchina. Di sicuro il Catania ha bisogno di una serie importante di risultati per ripartire con convinzione e forza.
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Ancora poche ore e ci siamo. Sicula Leonzio e Catania si preparano a scendere in campo. Appuntamento al “Sicula Trasporti Stadium”. Esordio sulla panchina bianconera per Vincenzo Torrente, che torna in sella dopo l’esperienza dello scorso anno a Vicenza. La nuova guida tecnica si pone l’obiettivo di rilanciare le ambizioni del club ritrovando mentalità, consapevolezza e magari la svolta proprio in coincidenza del match di stasera. Il Catania, invece, ha archiviato l’inatteso passo falso di Bisceglie piegando in extremis la Virtus Francavilla ma fa i conti con una tifoseria insoddisfatta, che chiede e pretende di più.
La trasferta di Lentini rappresenta uno snodo fondamentale per il Catania, chiamato a chiudere al meglio delle proprie possibilità l’anno solare all’inseguimento della capolista Juve Stabia. Per l’occasione mister Andrea Sottil potrebbe effettuare ancora una volta qualche cambio all’interno della formazione di partenza. Indisponibile Llama. C’è curiosità, soprattutto, per vedere se si accomoderà di nuovo in panchina uno dei giocatori più rappresentativi della squadra, quel Francesco Lodi che ha dato libero sfogo alle proprie emozioni contro il Francavilla dopo i fischi e le critiche ricevute.
Interessante, inoltre, sarà individuare in Marotta o Curiale l’unica punta centrale di riferimento o se giocheranno ancora entrambi dal 1′. In ogni caso ballano tre punti molto importanti per il morale e la classifica delle due squadre. La Leonzio non concederà sconti, assicurando mille motivazioni nel contesto di un match particolarmente atteso a Lentini. Il Catania dovrà rispondere con ancora più fame e cattiveria agonistica. Gara visibile, online, sulla piattaforma Eleven Sports – Serie C TV. Fischio d’inizio alle ore 20.30.
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Tra gli ex di Sicula Leonzio-Catania figura il “baby” Christian Biondi, portiere catanese classe 1998 prodotto del vivaio rossazzurro e per qualche giornata nella prima parte della stagione 2016-17 il meno battuto d’Italia in casacca bianconera. Attualmente in forza all’Acireale in Serie D, lo abbiamo contattato telefonicamente in vista del match di Lentini.
Allora Christian, sfogliamo l’album dei ricordi. Cominciando dal Catania… “Sono catanese, Catania è anche la mia squadra del cuore ed è normale che contro la Leonzio farò il tifo per i rossoazzurri. E’ sempre un sogno andare a giocare nella squadra in cui sei nato. Qualche rimpianto naturalmente c’è per non avere avuto la chance di giocarmi tutte le mie carte lì, ma va bene così. Ho incontrato talmente tante persone che mi hanno aiutato lungo il percorso di crescita… Non faccio nomi di ragazzi ed allenatori, sarebbe troppo riduttivo citarne uno in particolare. Li ringrazio tutti quanti singolarmente”.
Quali i momenti più significativi della tua esperienza in rossoazzurro? “Quando ero nella Berretti, l’anno tra gli Allievi e la Berretti, approdando nella semifinale nazionale. In particolare incontrando da vicino il Papa vedendo la Santa Messa. Una giornata indimenticabile. Purtroppo il nostro cammino s’interruppe avendo trovato un Arezzo molto più esperto di noi, fisicamente hanno prevalso loro. Un pò di rammarico c’è ma è stata comunque un’avventura esaltante”.
Alla Sicula Leonzio, invece, com’è andata? “Ho vissuto un momento bellissimo quando ero il portiere meno battuto d’Italia. Stavo facendo bene io e tutta la squadra nel complesso. Quando la difesa non prende gol il merito non è esclusivamente del portiere ma di tutti, vuol dire che si è fatto un buon lavoro collettivo. Esperienza molto positiva che mi ha fatto approcciare bene al mondo dei grandi, ben diverso dal settore giovanile. Ho trovato una struttura dirigenziale ed organizzativa di livello ed è raro, di questi tempi. Molti club hanno difficoltà a livello strutturale, invece la Leonzio è una società solida e stabile che ti supporta in tutto”.
Che idea ti sei fatto di questo campionato di Serie C? “Campionato un pò particolare. Il Catania ha pagato il caso ripescaggi ed il fatto di giocare molte partite ravvicinate. Già virtualmente in B, ti sei ritrovato a fare un campionato diverso recuperando tante partite e non è facile dal punto di vista psicologico e fisico. Questo ha inciso molto sui problemi del Catania, però secondo me il discorso è ancora aperto. Tutti possono dire la loro. E non dimentichiamo che il Catania ha ancora una partita da recuperare. Secondo me La Juve Stabia non è destinata ad ammazzare il campionato, almeno lo spero (ride, ndr)”.
Grandissima partita in Coppa Italia contro una squadra di Serie A e poi il flop a Bisceglie, come te lo spieghi? “In C c’è un qualità diversa, ritmi diversi. Lo scenario cambia e la qualità passa in secondo piano. Col Sassuolo puoi giocare a calcio, trovi una squadra che ti lascia giocare, si apre. La C invece è un campionato molto più rude, sono tutti lì che difendono dietro la linea della palla e ripartono pericolosamente. Si sviluppano così le partite, specialmente quando sanno di affrontare il Catania. In Serie D è ancora peggio perchè il tasso tecnico si abbassa ulteriormente, l’aspetto agonistico fa la differenza in queste categorie dove non c’è spazio per lo spettacolo. Sono pochissime le formazioni che vanno ad imporre il proprio gioco”.
Fischi dei tifosi contro la Virtus Francavilla nonostante la vittoria, te li aspettavi? “Al tifoso catanese non interessa solo il risultato. Vuole che la squadra dia tutto in campo, non importa se vince o perde. Quando ritengono che il Catania non dà il massimo, fischiano. I fischi me li aspettavo conoscendo la tifoseria. Però in questo caso sono stati ingiusti perchè soprattutto in un momento di difficoltà la squadra va aiutata. Fischi ci sono stati anche in occasione del rigore di Lodi. In quei momenti secondo me sarebbe giusto aiutare il più possibile i giocatori che sono in difficoltà dal punto di vista fisico ed atletico”.
Nella recente sconfitta del Catania a Bisceglie una papera di Pisseri ha inciso in misura decisiva. Cosa ti senti di dire al portiere etneo? “Pisseri deve stare tranquillo, sono cose che possono capitare. Non è il primo e non sarà l’ultimo a sbagliare. Pisseri è bravo, non c’è niente di cui preoccuparsi, sa quello che fa. Può succedere di sbagliare, l’importante è reagire con serenità e la consapevolezza che s’impara sempre dagli errori commessi”.
Si ringrazia Christian Biondi per la gentile concessione dell’intervista.
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Ospite telefonico di ‘Radio Studio Italia’, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, giovedì pomeriggio l’ex conduttore radiofonico Piero Armenio ha fornito un’attenta disamina sul momento attraversato dal Catania di Andrea Sottil.
Francesco Lodi, quale la posizione migliore in campo? “Sicuramente meglio dietro le punte. Lodi è una pedina imprescindibile di questa squadra. Con la sua freddezza fa vincere le partite, lo ha dimostrato anche contro la Virtus Francavilla, partita peraltro vinta con merito nonostante una prestazione non eccelsa. Non è nelle sue corde la velocità purtroppo, ma la squadra è stata costruita in modo tale che è difficile fare a meno del fiuto e dell’intuito di Lodi, pregevole anche in qualità di uomo assist”.
Il Catania non riesce ad avere costanza di rendimento, perchè a tuo avviso? “In tutta questa pazza stagione del Catania i numeri sono molto strani. E’ stata sbagliata completamente la gara di Bisceglie ma nelle ultime sei partite il Catania ha preso un solo gol e per giunta se lo è fatto da solo con il pasticcio in condominio tra Ciancio e Pisseri. Il Catania si sta barcamenando tra difficoltà di ogni sorta ma è riuscito in qualche modo a rimanere a galla, in attesa di tempi migliori perchè continuando così non si può arrivare da nessuna parte. Non dimentichiamo che questa è un’annata sconvolta dal mancato ripescaggio. Tutta la pazza estate ha sfavorito squadre come il Catania e favorito formazioni come la Juve Stabia, che si sapeva potesse fare un buon campionato ma non tutti questi punti”.
Questo Catania sembra paradossalmente più attrezzato per la B che per il campionato di Serie C, non trovi? “Questa era una squadra che in B si sarebbe tranquillamente barcamenata in una posizione di centro classifica. Il problema di fondo è che dopo la proclamazione della B a 19 squadre, la rosa è stata completata ma si pensava di fare concretamente la B. Forse alcuni acquisti come Scaglia e Angiulli erano stati pensati per una B di centro classifica. In C magari faticano ad inserirsi. Di certo il Catania strutturalmente ha dei problemi. Quel Barisic lì non funziona proprio. I terzini stentano moltissimo, non si capisce perchè Baraye non giochi dal 1′”.
Difficoltà in fase realizzativa, motivo da ricercare in cosa? “Rispetto allo scorso anno il Catania ha perso qualcosa a livello di offensività. Parliamoci chiaro, Mazzarani era uno che ti faceva vincere le partite. A Castellammare di Stabia, Cosenza e Siracusa tre gol di Mazzarani valsero nove punti. Ora c’è un buco e lentezza a centrocampo, la palla fatica ad arrivare alle punte. Barisic nella passata stagione fu molto più redditizio e performante e non mi so spiegare questa involuzione. Russotto era molto incostante ma faceva la differenza in più occasioni. Perchè non è stato preso un sostituto adeguato? Secondo me si poteva fare meglio in questo senso sul mercato. Comunque la squadra sta cercando di restare aggrappata e forse ci sta anche riuscendo”.
Quali giocatori ti hanno deluso di più? “Barisic, Ciancio e Vassallo. Mi aspettavo molto di più da quest’ultimo che ha fatto vedere delle buone cose con quel bellissimo gol a Matera. L’anno scorso a Carrara mi era piaciuto tantissimo. Barisic deludentissimo, Ciancio mi pare abbia pochi stimoli. Marotta sta ricevendo qualche critica ma secondo me non è un giocatore di doppia cifra. E’ stato anche un acquisto importante e di vetrina, abbiamo avuto modo di vederlo all’opera con il Siena, ma non era stato pensato per segnare tantissimi gol. A questo aggiungiamo che non arrivano tante palle invitanti là davanti”.
Con Marotta e Curiale il potenziale offensivo non manca, quale la soluzione ideale per farli rendere al meglio? “Sottil sta facendo di tutto per sfruttare le loro potenzialità. A volte li prova insieme, in altre occasioni ne fa giocare uno nel primo tempo e l’altro nella ripresa. Sottil le prova tutte ma a livello di gol segnati siamo messi malissimo, c’è una bassa frequenza di reti all’attivo rispetto allo scorso anno ed è un dato di fatto. Mancano i gol di Mazzarani, qualche realizzazione di mediani, vedi nella passata stagione Caccetta, qualche golletto di Russotto e dei difensori. Io spero che la cosa cambi radicalmente perchè se il Catania non prende gol ma allo stesso tempo non segna cominciamo a fare una collana di 0-0…”.
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Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Lodi, Biagianti, Rizzo; Brodic, Marotta, Manneh. Questa la formazione del Catania che, secondo la maggioranza dei votanti al consueto sondaggio proposto dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com, mister Andrea Sottil farebbe bene a schierare dal 1′ contro la Sicula Leonzio a Lentini. Da notare, rispetto all’undici iniziale adottato contro la Virtus Francavilla, l’assenza di Ciancio, Esposito, Barisic, Curiale e Vassallo.
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Ai microfoni di fiorentina.it, nei giorni scorsi l’allenatore del Catania Andrea Sottil è tornato sul futuro del figlio Riccardo, che radio mercato ha accostato anche ai rossoazzurri:
“Sicuramente ha delle qualità importanti, che sicuramente farebbero comodo a me ed anche a tanti altri che giocano in ampiezza. Sarei molto contento trovasse spazio alla Fiorentina, è molto legato alla maglia ed all’ambiente. Sta lavorando duramente. A gennaio la situazione è delicata, bisogna scegliere bene senza avere fretta. Con i ragazzi giovani bisogna avere coraggio: non è un appunto per Stefano, che è un grande allenatore. Anche io mi aspetto qualche volta di vederlo in campo, a volte serve un po’ di fiducia nei confronti dei ragazzi giovani. Io mi auguro che trovi spazio, se così non sarà vedremo a gennaio. E’ un mercato particolare, la scelta andrà fatta con molta attenzione“.
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L’ex allenatore del Catanzaro Davide Dionigi interviene a RMC Sport Live Show per parlare anche del caos estivo dei ripescaggi:
“Ci sono stati mille problemi, vedi Catania o Viterbese. Iniziare e poi recuperare tante partite, non alleni come dovresti. Non è stato un bene per il calcio, soprattutto dal punto di vista etico. Speriamo che con i nuovi quadri dirigenziali si arrivi ad una mentalità europea anche nel calcio italiano, perché siamo rimasti a venti anni fa”.
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