MAROTTA: “Dieci anni fa la svolta. Catania come Napoli. Col Verona ho cercato di rimediare. La B ci spetta…”

Intervista rilasciata da Alessandro Marotta al quotidiano La Sicilia. L’attaccante del Catania, prelevato in questa sessione di calciomercato dalla Robur Siena, parla un po’ della sua vita e degli stimoli che gli regala indossare la casacca rossoazzurra. Ecco di seguito riportato un estratto:

“Sono nato in un quartiere difficile di Napoli. Ho cominciato per strada e lo sfogo più sano era il calcio. A sei anni correvo senza regole dietro al pallone. E mi facevano compagnia schiere di scugnizzi. Poi alcuni di loro sono diventati giocatori: Nocerino, Pisacane, Salvatore Masiello. Fino all’età di 22 anni giocavo da esterno sinistro o destro. E non segnavo manco a porta vuota. Mi ero scoraggiato perché non riuscivo a incidere. Poi l’incontro con Luciano Marini all’Arrone? Scesi di categoria, accettai la D. Appena arrivato in Umbria, proprio Marini mi disse: ti cambio di ruolo, da oggi fai il centravanti. Dieci anni fa mi sbloccai: 22 gol in quel campionato e addio ruolo da esterno nel 4-4-2. Se poi ho avuto il privilegio di giocare in grandi piazze lo devo a lui”.

“Il tatuaggio in cui è raffigurato Bob Marley? Se ne parlo mi emoziono. Marley è un mio mito. A 36 anni morì dopo aver conquistato il mondo, diffondendo il verbo di una piccola Nazione che soffriva, falcidiata da povertà, guerre politiche interne e delinquenza. Marley è emerso dal ghetto di Nine Miles diventando una delle star immortali della musica. Sono stato in Giamaica per visitare a Negril la tomba di Marley, con mia moglie ho affrontato un viaggio in bus di cinque ore per arrivare a Nine Miles e vedere dov’è nato il cantante. Quella musica la sento mia, mi rilassa. Ecco perché è nata l’idea del tatuaggio”.

“Napoli? E’ “a vita miii”. I miei parenti sono tutti residenti lì. Io giro al largo dall’età di 15 anni grazie al calcio, ma ogni volta che torno è una festa. Napoli continuo a viverla anche a distanza. Catania somiglia alla mia città perché c’è il mare, perché la gente è calorosa, aperta, coreografica. Sì, i tifosi mi riconoscono e le dico che è bello sentirsi rossazzurro e voluto bene. Serie B? Ci tocca di diritto, ma non so cosa pensare adesso. Lavoriamo e basta. La società merita l’ammissione. Speriamo decidano presto, soprattutto speriamo di giocare presto perché a metà settembre saranno due mesi che siamo in ritiro e non lottiamo per i tre punti”.

Catania è un ambiente che mi stimola molto. La vostra è una città gratificante per un calciatore, anche in amichevole c’è molta gente. Bellissimo l’impatto con il ‘Massimino’ contro il Verona. E’ una maglia importante ed un onore indossarla. L’esultanza in Catania-Siena portando le mani alle orecchie? Ho cercato di rimediare. Quando ho segnato al Verona ho esultato allo stesso modo. Siamo quasi pari, perché devo fare altri gol importanti in campionato. Curiale? Davis è un amico. Abbiamo condiviso la stessa camera in ritiro. Si tratta di un ragazzo molto riservato, ma se ti dà fiducia diventa davvero simpatico. Mi sono trovato a meraviglia con lui”.

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CATANIA: riepilogo di tutti i giovani ceduti in prestito finora, da Spataro a Graziano

Fino a questo momento, sono 18 le sole operazioni di mercato legate a giovani classe 1999 e 2000 ceduti in prestito per maturare esperienza altrove. Tutti ragazzi promettenti, cresciuti nel settore giovanile del Catania e dotati di buone potenzialità. Formati nella cantera rossoazzurra, affronteranno nuovi percorsi professionali con entusiasmo e tanta voglia di continuare a sviluppare il processo di crescita. Riepiloghiamo di seguito i trasferimenti giovanili sin qui ufficializzati dalla società etnea:

Giacomo Graziano, attaccante classe 1999 nella scorsa stagione al Rieti, alla Società Sportiva Dilettantistica Città di Messina (Serie D);
Orazio Pannitteri, attaccante classe 1999 nella scorsa stagione all’Acireale, all’Associazione Calcio Locri 1909 (Serie D);
Giovanni Di Marco, centrocampista classe 2000, al Calcio Biancavilla (Eccellenza);
Samuele Giuffrida, difensore classe 1999, al Marsala Calcio (Eccellenza);
Mario Noce, difensore classe 1999, al Cesena Football Club (Serie D);
Gianmarco Papaserio, centrocampista classe 1999, all’Associazione Sportiva Dilettantistica SFF Atletico (Serie D);
– Francesco Napolitano, attaccante classe 1999, all’Associazione Sportiva Dilettantistica Lanusei Calcio (Serie D);
– Placido Indelicato, difensore classe 1999, all’Associazione Sportiva Dilettantistica Castrovillari Calcio (Serie D);
– Gabriele Aidala, difensore classe 2000, all’Associazione Sportiva Dilettantistica Giarre (Eccellenza);
– Kevin Biondi, attaccante classe 1999, all’Associazione Calcio Rilancio Messina SSD (Serie D);
– Andrea Santoro, attaccante classe 2000, all’Associazione Sportiva Dilettantistica Roccella (Serie D);
– Alessandro Arena, attaccante classe 2000, nuovamente all’Associazione Sportiva Dilettantistica Marina di Ragusa (Eccellenza);
Salvatore Condorelli, centrocampista classe 1999, alla Sancataldese Calcio (Serie D);
Davide Di Stefano, centrocampista classe 1999, alla Sancataldese Calcio (Serie D);
Carmelo Florio, difensore classe 2000, alla Sancataldese Calcio (Serie D);
Luigi Manno, portiere classe 2000, alla Sancataldese Calcio (Serie D);
Luigi Spataro, portiere classe 1999, al Francavilla Calcio (Serie D);
Gaetano Bellanca, centrocampista classe 2000, al Francavilla Calcio (Serie D);
Vito Finocchiaro, attaccante classe 2000, all’A.S.D. Castrovillari Calcio.

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BALATA (Pres. Lega B): “Ho ricevuto minacce, mi sarebbe piaciuto ricevere anche solidarietà…”

Il Presidente della Lega B Mauro Balata non ha dubbi. Anche se da più parti non mancano le critiche, per lui bloccare i ripescaggi nel campionato di Serie B e, di conseguenza, ridurre il numero di squadre partecipanti rappresenta una decisione saggia. Balata, inoltre, lamenta il fatto di avere ricevuto troppe pressioni:

“E’ arrivata una diffida dell’Assocalciatori a cui abbiamo risposto. Ho ricevuto molte pressioni in questo periodo, mi sarebbe piaciuto ricevere anche solidarietà. Ho ricevuto minacce, pure sui social, che abbiamo girato agli organi competenti”.

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TORRE DEL GRIFO: nel pomeriggio ripresa allenamenti verso Catania-Igea Virtus

E’ stata una domenica di assoluto riposo per i rossoazzurri. Oggi, nel pomeriggio, prevista la ripresa degli allenamenti. La squadra allenata da Andrea Sottil si preparerà, come già sottolineato nei giorni scorsi, per affrontare l’Igea Virtus militante nel campionato di Serie D. Barcellonesi avversari del Catania mercoledì 29 agosto a Torre del Grifo.

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ARGURIO: Catania sempre più formato est Europa con nuove plusvalenze all’orizzonte

Da anni si occupa prevalentemente di scouting di giocatori appartenenti all’area dell’Est Europa. Ne ha fatta di strada Christian Argurio. Cominciando da Messina, passando per Udine, Bari, la prestigiosa tappa torinese sponda Juventus, Akragas, il ritorno a Messina e Catania. Una carriera vissuta lavorando a 360 gradi, senza sosta, da stakanovista puro ed amante del calcio in tutta la sua essenza e sfumatura.

Professionalità e passione s’intrecciano nel percorso di crescita dell’attuale Direttore Sportivo rossoazzurro, che spesso non tarda a sottolineare quanto sia importante per lui lavorare a stretto contatto con l’A.D. Pietro Lo Monaco. “E’ come frequentare Harvard”, sostiene Argurio che da quando lavora a Catania ha portato non pochi giocatori provenienti dell’Est sotto l’Etna. I più importanti? Sicuramente i difensori Norbert Gyomber e Luka Bogdan che hanno fatto registrare delle significative plusvalenze. Non a caso oggi, entrambi, militano in Serie B.

Ma non può non essere menzionata la punta Bruno Petkovic che ha maturato esperienza anche nella massima categoria in questi anni. Che dire, poi, di Maks Barisic? Esterno d’attacco e punta all’occorrenza, lo scorso anno con mister Cristiano Lucarelli ha persino ricoperto il ruolo di terzino fluidificante. A conferma della duttilità di un ragazzo cresciuto a Torre del Grifo e che, anno dopo anno, fa registrare continui progressi. Adesso il Catania se lo tiene stretto ed è vicino al prolungamento del contratto.

Poi c’è il nuovo che avanza, rappresentato dal talentino esterno di nazionalità bosniaco-norvegese Adis Mujkic e dall’attaccante tuttofare Fran Brodic, su cui si punta parecchio in prospettiva futura dopo l’esperienza in prestito acquisita nei mesi scorsi e avere battuto la concorrenza di qualche società cadetta per ottenere l’intera proprietà del cartellino. Prossimo step rilevante, per lui, l’apprendimento della lingua italiana.

Argurio ripone fiducia, infine, nei confronti del centrale difensivo Dragan Lovric che, qualche anno fa, prima di riscontrare problemi fisici non di poco conto fu richiesto persino dalla Juventus. Insomma, tanta carne al fuoco e nuove plusvalenze all’orizzonte per un Catania che mira con sempre maggiore decisione al mercato est-europeo sotto la regia dell’attento dirigente messinese.

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CACCETTA, l’agente: “Bari, sarebbe un onore e spero nel ripescaggio dei pugliesi in C”

Come detto spiccano le ipotesi Bari e Virtus Entella per il centrocampista in uscita dal Catania Cristian Caccetta. A proposito di un eventuale trasferimento al Bari, l’agente del giocatore Maurizio Casilli si è così espresso ai microfoni di I am Calcio Bari:

“Se dovessero chiamare ci penseremo bene, abbiamo ancora un anno di contratto con il Catania. Bari è un grande richiamo, sarebbe un onore ricevere una chiamata da una società come quella del Bari. Parliamo di una piazza, una squadra e una città che non hanno nulla a che fare con la Serie D e spero che nei prossimi giorni la società possa essere ripescata in C. Il progetto di questa società si spiega da solo e arrivare a Bari per noi sarebbe un punto di arrivo”.

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AYA incantato: “Etna, che spettacolo…”

La Sicilia, si sa, è una regione ricca di bellezze paesaggistiche. Non fanno eccezione la città di Catania e “mamma” Etna. Il difensore rossoazzurro Ramzi Aya è rimasto particolarmente colpito dall’immagine del vulcano in piena attività, definendolo spettacolare. In questo senso la foto postata sabato sera su Facebook dallo stesso Aya “parla” da sola. Nota curiosa: qualche tifoso gli fa notare che “anche l’Etna è incaz****”, chiaro riferimento alla vicenda del blocco dei ripescaggi in Serie B.

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POZZEBON: salta l’accordo con la Vibonese, che prende Cani

Non sarà Demiro Pozzebon il rinforzo per il reparto offensivo della Vibonese. Non è stata raggiunta l’intesa con l’attaccante di proprietà del Catania che, comunque, lascerà nei prossimi giorni il club rossoazzurro (considerabile anche l’ipotesi della risoluzione consensuale del contratto, ndr). Il club del Presidente Giuseppe Caffo, allora, ha virato le proprie attenzioni sull’ex centravanti etneo Edgar Cani.

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MAGI (all. Sambenedettese): “Russotto? Un pò anarchico in campo, dobbiamo trovare giusti equilibri”

Alcune considerazioni di Giuseppe Magi, allenatore della Sambenedettese, sulla base del lavoro finora svolto con la sua nuova squadra sul rettangolo di gioco dall’ex Catania Andrea Russotto. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:

“La sua condizione fisica ti dà dei falsi segnali. Lui l’anno scorso faceva ottimamente la mezzala a Catania in un 3-5-2, poi ad un certo punto diventava quasi un 3-4-3 perchè rimaneva alto con i due attaccanti e quindi la squadra si spaccava un pochino. Non siamo ancora pronti per reggere questo tipo di modulo, rischiamo di trovarci lontani con le distanze. Poi nel 4-3-3 o 4-3-1-2 il suo modo di giocare in questo momento è anarchico, va un pò dove vuole. Dobbiamo trovare con gli altri giocatori un certo tipo di equilibrio”.

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BARAYE: quando il Catania avrebbe potuto ingaggiare il fratello

Joel Baraye, neo acquisto rossoazzurro, è fratello del più conosciuto Yves. Quest’ultimo, cresciuto nelle giovanili di Olimpique Marsiglia ed Udinese, ricopre il ruolo di esterno offensivo ed attualmente fa parte della rosa del Parma dopo avere indossato le casacche di Lumezzane, Chievo, Juve Stabia e Torres. Curiosamente cinque anni fa il Catania aveva dato mandato ai propri scout di monitorare i suoi progressi insieme ad altre società di Serie A: Bologna, Chievo e Cagliari. Alla fine la spuntarono i clivensi.

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