CATANIA: difetti da correggere per il definitivo salvo di qualità

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Elogi meritati per il Catania, ma c’è ancora da migliorare e perfezionare

Tre vittorie consecutive non frutto del caso. Lo abbiamo sottolineato e lo ribadiamo con forza. La compagine allenata da Giuseppe Pancaro ha dato confortanti segnali in ottica futura, imponendosi su campi tra i più insidiosi della Lega Pro con grande spirito di gruppo e forte senso d’appartenenza. Inevitabilmente non sono mancati gli elogi per la capacità di azzerare, nel giro di una settimana, la penalizzazione inflitta. Di vincere e convincere allo stesso modo.

Per questa ragione molti addetti ai lavori ritengono che il Catania possieda i mezzi per recitare un ruolo da protagonista in campionato, lottando addirittura per il vertice della classifica. Squadra, allenatore e società, però, mantengono la convinzione che l’obiettivo primario da raggiungere sia la salvezza. Giusto così, rimanendo con i piedi per terra perché il percorso è ancora lungo e pieno d’insidie e ci sono diversi passaggi da compiere.

Il primo obiettivo è stato raggiunto con l’annullamento della penalizzazione, ora urge proseguire sulla strada della bontà delle prestazioni e dei risultati. Tenendo presente che c’è da migliorare. Correggendo determinati difetti se si vuole effettuare un ulteriore salto di qualità. Ad esempio progredire ancora sulla qualità del possesso palla e la capacità di velocizzare la manovra d’attacco, senza con questo alterare il concetto di equilibrio tanto caro a Pancaro nelle due fasi di gioco.

Il reparto arretrato ha dimostrato uno spiccato affiatamento dei singoli a prescindere dalla variazione degli interpreti. Se andiamo ad analizzare i gol subiti, però, ci accorgiamo che sono nati da situazioni evitabili. A Monopoli Esposito, sugli sviluppi di un calcio di punizione, è stato lasciato libero di colpire di testa ed insaccare facendosi trovare il Catania impreparato a seguito di un lungo lancio che ha tagliato in due la difesa.

Domenica scorsa Izzillo ha realizzato un gol di pregevole fattura allo stadio Massimino. Bello il tiro dalla lunga distanza, potente e preciso, che non ha lasciato scampo a Liverani. In fase difensiva, però, troppo spazio è stato concesso a Izzillo per andare alla conclusione. Sul momentaneo 1-2, Nunzella avrebbe dovuto chiudere tempestivamente la trama offensiva avversaria prima che il pallone giungesse in area, dove Liverani si è tuffato commettendo un chiaro fallo. Errori che ci possono stare nell’economia della gara ma che vanno limitati al massimo e corretti per agevolare il cammino del Catania.