CATANIA – LECCE: parola ai due allenatori, Pancaro e Braglia

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Giuseppe Pancaro

Giuseppe Pancaro: “Nella ripresa abbiamo creato meno, però la mia squadra ha provato a vincere la partita fino alla fine. Musacci ha fatto molto bene, l’ho sostituito solamente perché era stato ammonito. Ho chiesto a Bombagi un sacrificio, visto che non è ancora al 100% come Lupoli. Sono molto contento della risposta che mi ha dato la squadra, lottando, giocando, soffrendo e mettendo sotto il Lecce a tratti. Sicuramente è un punto d’oro in chiave salvezza contro un avversario molto forte. Sapevamo che sarebbe stato un campionato difficile. Ringrazio i tifosi che ci hanno sostenuto fino alla fine, ribadisco che noi abbiamo bisogno di loro. Questa negatività nell’ambiente è un peso, ma sono convinto che raggiungeremo il nostro obiettivo. Siamo in piena linea con quanto prefissato, questa squadra ha sempre dato tutto in campionato. Non mi sono mai sentito sotto esame, io penso esclusivamente a lavorare in funzione dell’obiettivo da centrare. Perché non Pessina in campo? E’ giovane, facciamolo crescere con calma”.

Piero Braglia: “Perché ho inserito De Feudis? L’ho ritenuto opportuno per coprire meglio la posizione esterna del campo. La prossima partita col Foggia sarà bella, me lo auguro. I rossoneri pugliesi vengono da una lunga striscia positiva di risultati, infatti mi sto toccando (ride, ndr). A loro piace molto giocare a calcio. Di solito in queste gare ci si annulla a vicenda. Se vinci, però, ti metti meglio in classifica. Vedremo. Noi rispettiamo tutti, siamo in tanti a lottare per le zone d’alta classifica. Il Catania? Mi dispiace ma io preferisco parlare della mia squadra, posso dire che ha un allenatore molto preparato. L’ammonizione del diffidato Freddi? Non so se il fallo ci fosse. Non mi sono arrabbiato con lui. Onestamente non me ne frega niente, giocherà un altro al suo posto contro il Foggia. Non possiamo piangerci addosso”.