CATANIA: storie di allenatori, quando il cambio in panchina ha dato la giusta scossa

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Diego Simeone

Da quando Antonino Pulvirenti è proprietario del Calcio Catania, sono stati tanti gli allenatori che si sono susseguiti negli anni. In pochi casi le scelte societarie non si sono rivelate felici, in molte altre, invece, hanno dato i frutti sperati dando la giusta scossa all’Elefante. Il primo in ordine di tempo, sempre con riferimento alla gestione Pulvirenti, è Nedo Sonetti che ebbe il merito di rigenerare psicologicamente la squadra inculcandole la giusta mentalità in Serie B. Malgrado l’allestimento di un organico importante, Maurizio Costantini non riuscì ad ottenere dal Catania quanto ci si sarebbe potuto attendere, rischiando la retrocessione. Con Sonetti, invece, i rossoazzurri seppero rialzarsi ma bisogna dire che si rivelò determinante anche l’intervento del Catania sul mercato di gennaio.

Successivamente ricordiamo la soddisfacente prima parte di campionato disputata in Serie A con Silvio Baldini in sella portando anche l’Elefante in semifinale di Coppa Italia, ma nella seconda il tecnico toscano pagò le difficoltà sul piano del gioco e dei risultati venendo rimpiazzato da Walter Zenga. L’ex interista ha trasmesso il proprio entusiasmo ed il suo carisma alla squadra dandole quell’impulso fondamentale per risollevarsi e conquistare una salvezza all’ultimo respiro. Era la stagione 2007/2008.

Nel massimo campionato edizione 2009/2010, invece, a conclusione dell’avventura di Zenga fiducia risposta in Gianluca Atzori. Parentesi sfortunata, però, per il tecnico di Collepardo con il Catania che faticava dannatamente a seguire il percorso delle vittorie. Così, a dicembre, la società assunse la decisione di effettuare un cambio alla guida tecnica affidandosi a Sinisa Mihajlovic. La cura dell’allenatore serbo si rivelò perfettamente azzeccata per le sorti del Catania, che disputò un girone di ritorno straordinario portando a casa anche risultati di portata storica. Su tutti, la vittoria etnea a Torino contro la Juventus e, soprattutto, il 3-1 rifilato alla grandissima Inter di Mourinho al “Massimino”.

L’anno successivo Mihajlovic lasciò Catania, al suo posto Marco Giampaolo. Alla guida dell’attuale allenatore dell’Empoli, il Catania si esprimeva efficacemente, di solito, per 45 minuti crollando, poi, nella restante parte del match. Numerosi i pareggi conseguiti da Giampaolo che mantennero il Catania costantemente nella zona calda della classifica. Le pressioni del pubblico e le perplessità della dirigenza portarono alla scelta di sostituire la guida tecnica rimpiazzando Giampaolo con Diego Pablo Simeone. Anche in questo caso, soluzione vincente e salvezza in cassaforte con il ‘Cholo’ entrato, comprensibilmente, nel cuore dei tifosi.

Il resto è storia recente. Dopo i trionfi di Vincenzo Montella e Rolando Maran sfiorando l’accesso in Europa League, con Pablo Cosentino dirigente i continui cambi in panchina hanno generato solo confusione. Tra Serie A e B Maurizio Pellegrino, Luigi De Canio, Giuseppe Sannino e Dario Marcolin non hanno convinto appieno la società che, quest’anno, ha effettuato un nuovo esonero: quello di Giuseppe Pancaro. Vedremo se Francesco Moriero riprenderà il feeling interrotto con la conduzione alla guida tecnica di altri ex interisti come Zenga, Mihajlovic e Simeone, che tanto bene hanno fatto sotto il vulcano.