GRAVINA (Pres. Lega Pro): “Torre del Grifo struttura che dà lustro al calcio italiano, Catania società di riferimento. Su Play Off, seconde squadre e risorse…”

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Gabriele Gravina

Il Presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, presente a Torre del Grifo in occasione del Simposio Internazionale sullo Sport rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Ultima Tv. Ecco le parole di Gravina evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Evento molto importante questo Simposio internazionale che dà lustro e lo riceve da una struttura straordinaria. Questo è uno dei Centri Sportivi più belli d’Italia. Motivo d’orgoglio anche per la Lega Pro. A dimostrazione che abbiamo all’interno una grande eterogeneità d’interessi sportivi e Catania è una grande società di riferimento all’interno della nostra Lega”.

“Mancano le risorse, alcune idee e progetti. Manca un percorso di sostenibilità condiviso che ci porti a ragionare in termini di sistema. Non sviluppandosi in maniera molecolare, seguendo l’esempio Catania che dà lustro a tutto il calcio italiano. C’è anche il problema delle garanzie. Ad inizio campionato dobbiamo essere sicuri che chi parte deve arrivare. Parliamo di società di capitali, che hanno problemi collegati a difficoltà di gestione. Quando i costi superano i ricavi, subentrato sofferenze e criticità”

“Play Off? Una formula che dà la certezza del valore e del rispetto della competizione sportiva fino all’ultima giornata di campionato. Questa competizione riaccende l’entusiasmo di tantissime realtà. Dà soprattutto la possibilità alle società di offrire l’evento sportivo per avere qualche risorsa in più, alleggerendo quel deficit che purtroppo riscontriamo spesso. La formula va migliorata, non siamo infallibili ma abbiamo un grande senso di responsabilità. I risultati di questa formula sono sicuramente ottimi”.

“Seconde squadre? L’idea di base è buona. Forse abbiamo sottovalutato l’importanza e la complessità dello stesso. Il progetto è stato attuato già in altre federazioni europee ma hanno avuto modi, tempi e regolamentazioni opportune per dare un valore aggiunto al calcio di casa. Partire dal 2018-19 credo sia stata un’accelerazione non molto utile per il bene del nostro calcio. Da un lato forse limitiamo l’importanza del progetto nel caso in cui ci fosse un vuoto d’organico. Invece secondo me il progetto va incardinato con una regolamentazione chiara, precisa. Il rischio reale è che se, nella prossima stagione, ci dovesse essere un vuoto d’organico, potrebbe esserci una sola squadra B. Abbiamo lavorato per anni su un’idea ed abbiamo partorito un topolino”.  

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