ESCLUSIVA – PASCALI (Fanfulla): “Catania bel banco di prova. Proveremo a fare qualcosa di straordinario. Di Piazza, hai tutto per fare il salto di qualità”

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Manuel Pascali

Domenica sera Catania e Fanfulla in campo per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia Tim. Impegno che sancirà l’esordio ufficiale delle due squadre nella stagione 2019-20. In vista del confronto in programma allo stadio “Angelo Massimino”, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con uno dei calciatori di maggiore esperienza del Fanfulla. Trattasi del difensore Manuel Pascali, che nelle ultime stagioni ha indossato le casacche di Cosenza e Casertana.

Allora Manuel, innanzitutto come mai hai deciso di sposare il progetto Fanfulla?
“Volevo riavvicinarmi a casa dopo tanti anni in giro per l’Italia. C’è un direttore tecnico che all’epoca mi lanciò nel calcio dei grandi quando ero diciottenne, fattori un pò romantici ed esigenze familiari mi hanno spinto a tornare al nord. Inoltre trovo una società con le idee chiare. Avevo già maturato l’idea di riavvicinarmi a casa un paio d’anni fa, poi i risultati ottenuti in carriera mi hanno spinto a provare a mettermi in discussione in Serie B. Adesso è il momento giusto per tornare, godendomi famiglia e bimbi”.

A proposito della tua carriera, impossibile non citare la cavalcata del Cosenza in B nel 2018 e la militanza in Scozia…
“Avventura bellissima, percorso straordinario, impronosticabile, dal sapore ancora vivissimo. Ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza che rimarrà per sempre impressa nella mente. Conservo il ricordo della gioia e delle emozioni provate con una comunità intera. Sono stato anche in Scozia per sette lunghissimi anni (Kilmarnock, ndr). Avevo realizzato il sogno di giocare in un campionato di alto livello. Con tanta forza, voglia e coraggio sono andato lì. Mi sono conquistato l’opportunità, ottenendo risultati importanti, diventando capitano e vincendo una Coppa. Sono rimasto nella memoria dei tifosi. E’ un’esperienza che ricordo con grandissimo orgoglio. Ancora oggi sento tantissime persone, compreso l’Amministratore Delegato. La comunità è sempre gentile, mi scrivono spesso. E’ stata casa mia, ho creato grandi rapporti umani. Significa che hai lasciato un bel ricordo, l’impronta rimarrà per sempre avendo scritto la storia di un importante club scozzese”.

Domenica tornerai al sud, avversario del Catania in Coppa Italia. Con quale spirito affronterete la gara?
“Sognavo che venisse fuori una squadra del sud o, comunque, una formazione che avesse alle spalle una tifoseria storica ed una piazza importante. Avevo ipotizzato un club come il Catania, la Reggina o, magari, la Sambenedettese. E’ venuto fuori proprio il Catania. E’ una piazza calda, io vivrei sempre in ambienti così perchè se hai la fortuna di vincere ne vale davvero la pena. I miei giovani compagni avranno l’opportunità di giocare in uno stadio dal passato illustre, che ha fatto la Serie A, contro una squadra ora costruita per provare a vincere il campionato. Esperienza bellissima per i i ragazzi, se la sono guadagnata dopo un percorso di due anni. C’è la voglia di vivere appieno questa emozionante esperienza, con la voglia di provare a fare qualcosa di straordinario. Sappiamo certamente il valore dell’avversario ma non partiamo battuti”.

A proposito del Catania, come vedi i rossazzurri nella corsa alla Serie B quest’anno?
“Sulla carta il Catania ha ben poco da dire con la Lega Pro. Avrà purtroppo un girone difficilissimo da affrontare, ma i giocatori di ben altra categoria non gli mancano. Conosco il girone meridionale. Squadre come Catania e Reggina si ritrovano un Bari che ha fatto una campagna acquisti faraonica. L’anno prossimo Foggia e Palermo potrebbero risalire subito. E’ il più bel girone quello del sud, regala sempre piazze storiche, tifo caldo e passionale. I campi sulla carta facili nascondono in realtà mille insidie. Ultimamente sono salite in B squadre che nessuno aveva pronosticato. Vedi il Cosenza in cui ho militato, la Juve Stabia e il Trapani. Il girone C è una B2, dove i nomi però non sempre fanno la differenza. Più nomi altisonanti prendi, più è fondamentale riuscire a creare quella amalgama nello spogliatoio, la parte più complicata. A volte è meglio prendere giocatori più facili da gestire mentalmente. Se il gruppo non è unito e coeso diventa dura raggiungere i risultati prefissati, al di là dei nomi”.

Il Fanfulla a cosa punta in questa stagione?
“Lo scorso anno sono arrivati quarti. Cerchiamo di migliorare i risultati della passata stagione. Vogliamo far crescere molto bene i giovani in squadra, senza proclami, agendo a fari spenti puntiamo a fare un buon campionato. Altre squadre hanno portato avanti campagne acquisti di maggiore rilievo ma, per vincere, servono tante componenti ed i presupposti per fare bene ci sono. Intanto cerchiamo di dare in qualche modo fastidio al Catania. Sarà la prima gara ufficiale, bel banco di prova per testare anche il carattere della nostra squadra sul campo di una delle favorite per andare in B. Sarà un piacere venire a giocare in uno stadio così glorioso e bello”. 

Domenica ritroverai Di Piazza
“Con Matteo abbiamo trascorso sei mesi a Cosenza. Ogni tanto ci sentiamo, sarà bello rivederci. Inoltre tanti miei compagni si ritroveranno davanti giocatori che magari fino a qualche anno fa vedevano in tv. Penso a Lodi o Biagianti, ad esempio. Sono contento di riabbracciare Di Piazza. E’ un bravo ragazzo, giocatore che qualitativamente vale ben altre categorie. Matteo ha tutte le carte in regola per fare il salto. Chiunque ha lavorato con lui riconosce delle qualità straordinarie che, però, ora è il caso di produrre con continuità. Anche perchè il tempo stringe. Lui ha tutto per fare molto bene la B”. 

Si ringraziano l’ufficio stampa dell’A.S.D. Fanfulla e Manuel Pascali per la gentile concessione dell’intervista.

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