IL CATANIA STADIO: l’editoriale del sesto numero stagionale – “Il test d’ingresso”

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foto calciocatania.it

Verso il match con il Bari

In vista di Catania-Bari, il sito ufficiale rossazzurro pubblica in anteprima l’editoriale del sesto numero stagionale del periodico “Il Catania Stadio”:

“Il test d’ingresso”     

Catania-Bari sembra una prova di riammissione all’élite del girone C: proprio i biancorossi, oggi con cinque punti in più rispetto ai rossazzurri, hanno tracciato una strada, riuscendo a riguadagnare terreno dopo un periodo difficile. Nulla è impossibile: occorrono sforzi straordinari, compattezza e spirito di sacrificio 

Il Catania “convalescente” all’opera pochi giorni addietro contro il Bisceglie avrebbe certamente meritato miglior fortuna e conseguentemente il bottino pieno; alla base del giudizio, non quanto viene dal cuore ma quel che si è visto: la coesione costante, le occasioni da rete collezionate e la risposta caratteriale resa complessivamente dal gruppo. 

In un contesto di gioco differente dallo spartito usuale, con due elementi all’esordio da titolare (capitan Biagianti e Marchese) ed in condizioni fisiche non ottimali ma fondamentali per l’esperienza e nell’emergenza, con alcuni interpreti chiamati a modificare la mappa tattica di riferimento e con un solo allenamento agli ordini di mister Lucarelli, la squadra dell’Elefante è sembrata già vicina all’espressione efficace, e mai dimenticata, garantita nella stagione 2017/18. 

È uno studente pronto, il Catania di oggi: in calendario, il test di (ri)ammissione alla zona-sogno del girone C, attualmente riservata alle prime quattro compagini. 

Serve un acuto proprio adesso, contro l’avversario più temibile secondo i pronostici estivi dettati dalla campagna acquisti “grandi firme”: Mirco Antenucci, ex rossazzurro prelevato dalla Serie A, è il cannoniere principale nonché l’uomo-copertina dell’organico biancorosso ma i nomi eccellenti sono tanti, e non solo tra i probabili titolari. 

A dispetto dell’abbondanza di soluzioni e della quotazione tecnica generale, però, il Bari ha incontrato molte difficoltà ed alla prevista cavalcata trionfale nessuno ha più pensato: oggi, già oltre la metà del girone d’andata, i biancorossi sono quarti a quattro lunghezze dalla vetta, dopo un avvio deludente che ha portato all’esonero di Giovanni Cornacchini (7 punti in 5 giornate, 11° posto). 

Con Vincenzo Vivarini, l’espressione calcistica della squadra pugliese è nettamente migliorata ed il ritmo dei risultati è da primato: quattro vittorie e due pareggi in sei gare, se il campionato fosse partito alla sesta giornata i galletti sarebbero in vetta. 

Così come tutto ciò che nasce da un se o si sviluppa dopo un ma, anche questo riferimento statistico non è verità definitiva, però veicola un messaggio e un esempio utile al Catania: quando ancora non è giunto nemmeno l’inverno ma è iniziato da poco l’autunno, occorre ricordare che tutto è possibile e che ribaltare una situazione insoddisfacente è un traguardo alla portata. 

È necessario anzitutto spendere tutta la qualità ma anche lavorare sodo e non lasciarsi condizionare dalle suggestioni della graduatoria dopo undici turni su trentotto, credere fermamente nelle proprie potenzialità, raddoppiare la determinazione e lasciare che le parole di mister Lucarelli, mirate e astute, sveglino l’anima e l’orgoglio. 

Su questa base di rinnovata personalità, il dettato calcistico dell’allenatore potrà dare frutto numerico in primavera, quando la classifica, che oggi e sempre sarà doveroso migliorare, conterà davvero.

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