PAGELLE DI REPARTO: la difesa dura un tempo, poco costrutto a centrocampo, attacco nullo

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Come di consueto, riportiamo di seguito i voti attribuiti al Catania, reparto per reparto, al termine della partita persa nettamente contro il Catanzaro allo stadio “Ceravolo”.

DIFESA, 4

Il voto rappresenta la media tra un primo tempo appena sufficiente ed una ripresa da “2” in pagella. A parte qualche sbavatura, nei primi 45′ la difesa rossazzurra concede poco ai padroni di casa. Il Catanzaro non riesce a sfondare il muro eretto da Lucarelli. Dopo l’intervallo, però, anche a seguito dell’espulsione di Bucolo il Catania va sempre più in difficoltà e la retroguardia fatica a limitare le pericolose iniziative avversarie. Ben presto la difesa si sgretola, venendo perforata con una certa facilità. Dopo l’1-0 di Celiento, gli etnei si sbilanciano alla ricerca del pari, lasciando ulteriori praterie al Catanzaro che ne approfitta come meglio non potrebbe. Biagianti viene spesso disorientato dalla velocità di Kanoute, Esposito e Silvestri non riescono a trovare la giusta posizione. Qualche intervento di Furlan evita persino un passivo più pesante.

CENTROCAMPO, 4

Valutazione anche in questo caso insufficiente, causa problemi di filtro e gioco a centrocampo. Con l’espulsione di Bucolo si perde grinta, sostanza ed equilibrio. Il Catanzaro prende possesso del settore nevralgico schiacciando il Catania che non riesce a tirare la testa fuori dal guscio, rimanendo sulla difensiva. Pochissimo costrutto in mezzo al campo, Rizzo è un pesce fuor d’acqua, Biondi fa il suo nella prima frazione ma cala sensibilmente nella ripresa. Pinto commette parecchi errori in uscita e Marchese, subentrato all’ex Parma, ci mette esperienza ma non basta al cospetto del dinamismo giallorosso sulla fascia di sua competenza. L’argentino Llama prova a prendere per mano la squadra effettuando qualche sortita offensiva ed è uno dei pochi a sporcare i guanti di Di Gennaro.

ATTACCO, 3

Reparto offensivo praticamente nullo. Mazzarani sembra quasi disorientato ed è presente solo a sprazzi nell’arco dei 90′. Di Molfetta spesso vittima di falli, prende tante botte ed agisce lontanissimo dall’area di rigore giallorossa. Di Piazza si danna l’anima ma viene lasciato quasi del tutto solo dai compagni. Scarsamente assistito dalla squadra, in solitudine contro l’intera difesa calabrese può fare ben poco. Lucarelli confida nell’ingresso di Barisic al posto di Biagianti per aumentare il peso specifico in avanti, mantenendo viva la speranza di rientrare in partita, ma lo sloveno sbaglia anche le cose più elementari ed è ancora piuttosto imballato. 

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