TATTICA: Lucarelli e la ricerca insistita di un nuovo equilibrio

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Le tre partite casalinghe disputate dal Catania (due pareggi con Bisceglie e Bari seguiti dal successo di ieri in rimonta sulla Sicula Leonzio) sotto le cure del redivivo Cristiano Lucarelli, testimoniano come la squadra rossazzurra sia alla ricerca di nuovi equilibri tattici dopo il cambio di allenatore.

Il sanguigno tecnico livornese ha inteso in questa fase delicata ripartire da pochi concetti chiave da riprodurre sul terreno di gioco, lavorando principalmente sulla testa dei giocatori. Il 3-5-2 è il modulo di base scelto per occupare meglio ogni zona del campo malgrado le carenze a livello di interpreti, ma la difesa a quattro resta un’alternativa considerata.

Il collocamento di Biagianti al centro della retroguardia ha permesso di risolvere l’atavico dilemma della leadership difensiva dopo la partenza di Ramzi Aya. A trarne giovamento sono stati sin qui Silvestri e Mbende (ieri sostituito da Esposito), piazzati con buon profitto ai lati del capitano rossazzurro.

Lucarelli sta provando a centellinare l’impiego di Francesco Lodi, il quale resta comunque l’unica fonte di gioco al cospetto di squadre rinunciatarie, benché oscurato dalle marcature preventive e impossibilitato, almeno per il momento, a coesistere tatticamente con Andrea Mazzarani.

L’allenatore toscano sta cercando anche di rivitalizzare alcuni giocatori demoralizzati, primo fra tutti Davis Curiale. I cambi effettuati domenica dimostrano, in ogni caso, che per vincere Lucarelli non può rinunciare alla qualitàduttilità dei migliori interpreti di questa squadra.

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