PAGLIARA: “Coronavirus, ancora mi ritengo in trincea. Catania, ripartire dalle fondamenta. Gesto d’amore, faremo di tutto per salvare la matricola”

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Fabio Pagliara, segretario generale della Fidal e membro del Comitato per l’acquisizione del Calcio Catania, raccolta la sua personale battaglia contro il Coronavirus e spera in un rilancio reale del club rossazzurro, auspicando il salvataggio della matricola. Queste le parole evidenziate dal quotidiano La Sicilia:

“Ho visto cose che mi porterò dentro per sempre, su me stesso e sugli altri. E la via di uscita è lunga. Io stesso ancora mi ritengo in trincea, ben lontano dall’aver vinto la guerra contro un nemico subdolo. Ma un appello devo farlo: prestiamo tutti attenzione. Non è una semplice influenza: pur rispettando rigidamente le norme sulla quarantena ci sono incappato, vivendo le conseguenze più difficili. Avremo pure la “partita di ritorno”, con le ricadute economiche e sociali che lasceranno tracce indelebili. Io non dimenticherò quanto mi è successo. E non dimenticherò medici, infermieri, personale di sala, delle pulizie: giganti, in una lotta impari, con l’aggravante di non conoscere abbastanza il nemico e non avere l’esperienza pregressa per sconfiggerlo. I giorni passati in ospedale mi hanno fatto riflettere sul significato profondo della vita, sulle mie priorità, su me stesso”.

“La cosa veramente importante è che chiunque dovesse diventare proprietario abbia chiaro che il modello per Catania non può essere quello attuale, tanto meno immaginare un “fondo” che immetta soldi senza che prima ci sia del contenuto, un progetto serio. Noi tenteremo fino alla fine di salvare il Catania. Si dovrà ripartire dalle fondamenta. Io ho in mente un modello nel quale si diventi una best practice, di innovazione e di marketing territoriale e di internazionalizzazione, un calcio Glocal: visione globale, radicamento locale. Quello del Comitato è un gesto d’amore verso la mia città. Ricopro un ruolo importante nello sport italiano ed ho sentito il dovere di spendermi per Catania. Ci ho messo la faccia perchè so quanto è importante salvare un patrimonio fatto di amore, passione, sacrificio e cosa significhi la matricola 11700. Sono trattative complesse, ancor di più dalla crisi economica che affronteremo ed investirà il calcio come tutti gli sport. Pensiamo per un attimo alla difficoltà nel mettere in piedi un business plan serio senza sapere in che modo si potrà andare allo stadio”.

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