PERINETTI: “Coronavirus, il calcio non può aspettare il vaccino per ripartire”

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L’esperto dirigente Giorgio Perinetti continua a spingere affinchè si torni a giocare, anche se a porte chiuse, intervenendo ai microfoni di tuttomercatoweb.com:

Porte chiuse? Dispiace. Ma il movimento deve ripartire. Per le porte aperte ci vorrà tempo. Il calcio è un’impresa che ha diritto di pensare alla ripartenza. L’ondata populista che dice che non bisogna ripartire non pensa al bene del sistema perché attorno al calcio ci sono persone che lavorano dignitosamente per portare a casa lo stipendio. Il 4 maggio lo voglio leggere come un segnale di ripresa. Paura del contagio? Qualunque professionista avrà questa paura. Così come noi avremo timore di viaggiare. Ma se si vuole assicurare la ripresa qualche rischio lo correremo tutti. La paura sarà una compagna. Giocare in sicurezza significherebbe aspettare il vaccino. Ma se dovessimo aspettare così tanto, poi alla ripresa non ci sarebbero più le società di calcio”.

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