RICCHIUTI: “Era il Catania della gente, anni goduti dal primo all’ultimo giorno. Qualcuno salvi la società, amore catanesi unico”

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Adrian Ricchiuti

Intervista rilasciata al quotidiano La Sicilia da Adrian Ricchiuti, che non perde mai occasione di spendere parole positive sui suoi trascorsi alle pendici dell’Etna:

“Ho vissuto quattro anni con grande intensità. C’era di tutto: passione, allegria e anche tristezza perchè inizialmente le cose andavamo male. Anni goduti dal primo all’ultimo giorno. Non era solo il Catania degli argentini, ma una realtà fatta di amicizia vera e rispetto nei confronti dei compagni. E tutti gli allenatori rossazzurri mi hanno lasciato qualcosa. Non potrò mai scordare il 4-0 al Palermo con il ‘Massimino’ tutto in piedi per noi, mi sentì orgoglioso di avere scritto una piccola parte nella storia del Catania. Mi sono divertito nella città etnea. Era il Catania della gente, forse anche per questo i tifosi si affezionavano a noi. Lì si vive il calcio come in Argentina. Quando torno in Sicilia è sempre una grande festa. Mi sento con tutti, l’amore che ricevo è unico e sarò sempre grato alla città”.

Sulle difficoltà incontrate dal Catania, Ricchiuti sottolinea tutto il proprio rammarico: “Ci sto male perchè so quanto sia importante per la gente, da lunedì a lunedì si parla di Catania. Spero che qualcuno riesca a salvare questa società. Il Catania ha bisogno di tutti i suoi tifosi più innamorati e di chi ama quella maglia. Chi compra il Catania deve credere in quei colori. Se arrivasse una chiamata? Non ci penso nemmeno. Sono già lì. Verrei di corsa perchè sono in debito con la città e i suoi tifosi che mi hanno fatto conoscere la Serie A. Sarei onorato. So quello che Catania mi ha dato e quello che io potrei dare. E’ una cosa che sento dentro”.

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