GUERINI: “Torno a lavorare solo per il Catania. La società sta facendo un mezzo miracolo”

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Vincenzo Guerini

Intervistato dal Corriere Adriatico, Vincenzo Guerini torna sulla possibilità di lavorare per il Calcio Catania, in attesa di deleghe ufficiali:

“Non c’è niente di ufficiale. La società ha problemi molto più seri, deve correre a costruire il CdA, dare le deleghe, iscriversi in Serie C, aspettiamo. Intanto sta facendo un mezzo miracolo. Abito ad Acicastello, sino a una settimana fa gestivo il bar ad Acireale, per non avere sempre la testa nel calcio avevo fatto questa scelta. Era per non pensare sempre al pallone, dopo l’uscita da Firenze, nel 2016. L’ho fatto per 3 anni, basta e avanza, a 67 non devo fare carriera in nessun campo. Non tornassi al Catania, smetto proprio di lavorare, resto un semplice tifoso”.

“Mia moglie Ginetta? L’ho conosciuta nel 2001, quando allenai proprio il Catania. Mi alzavo la mattina per aprire, oppure facevo il turno di sera, avevamo anche dipendenti, la struttura è abbastanza grande. Mi mettevo poi all’ipad a vedere le partite, alla cassa, restavo sempre attaccato al telefonino, fra Sky, Dazn e Rai. Era stato brusco il distacco da Firenze. Le mie figlie sono rimaste a Brescia, io ormai sono stabilmente qua, nel Catanese. L’interesse del Catania era inaspettato. Soprattutto mi occuperei di ricostruzione del settore giovanile, farei crescere allenatori, mettendo al servizio la mia esperienza. Ripeto, non devo fare carriera, vorrei solo lasciare un buon ricordo”.

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