SANTURRO: “Catania, sono motivatissimo. Non mi sento con certezza il titolare. Derby col Palermo, spero di vincere all’andata e al ritorno”

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foto calciocatania.it

Intervistato da Futura Production, il neo acquisto del Catania Antonio Santurro non vede l’ora di scendere in campo, a sostegno della causa rossazzurra. Riportiamo le dichiarazioni più significative del portiere:

Sono motivatissimo, non vedo l’ora d’iniziare. Ho iniziato a 4-5 anni a giocare a calcio, ho ricoperto un pò tutti i ruoli. Poi verso gli 8 anni, non so il motivo, avevo deciso di giocare in porta. Una scelta mia, naturale. Il modello di riferimento è Buffon. Penso di essere un portiere abbastanza completo, me la cavo un pò su tutti i fondamentali, anche se posso e devo migliorare. Qualche rigore l’ho parato, altri no. Non ho la media di Handanovic ma ogni tanto mi capita di parare rigori”.

“Covid? Ogni 4 giorni facciamo tamponi, sosteniamo i test sierologici praticamente ogni settimana. Siamo super controllati, abbiamo un protocollo da seguire. C’è la consapevolezza di doverci abituare a questa situazione. Senza pubblico è un altro sport. La riapertura parziale degli stadi al pubblico è un primo piccolo passo verso la normalità, anche se non è la stessa cosa a livello di stimoli. Soprattutto in una piazza come Catania i tifosi ti danno qualcosa in più. Non fanno gol ma ti danno tanto, quella spinta necessaria per portare a casa il risultato. Speriamo al più presto in una riapertura totale. Ho visto tante partite del Catania soprattutto in Serie A, sono stato anche avversario qualche volta e so la spinta che riesce a dare il pubblico rossazzurro alla squadra. Sarà un campionato anomalo senza tifosi, magari per altre realtà più piccole può essere più facile affrontare questa situazione”.

Mi piacerebbe fermarmi più a lungo in un posto, legando maggiormente con società, tifoseria e squadra. Ho cambiato spesso squadra in carriera. E poi al Sud mi sono trovato sempre benissimo, la pressione mi piace. Differenza tra la A e le categorie inferiori? Non tanto nelle qualità tecniche, perchè in C ci sono tantissimi giocatori che a livello tecnico potrebbero anche giocare in Serie A. E’ palese la differenza nella velocità di pensiero, del passaggio. Vedo anche doti atletiche e fisiche molto diverse. Torre del Grifo? E’ veramente il top. Un centro sportivo che anche con altre categorie superiori non c’entra niente. Rappresenta uno stimolo ulteriore per permetterti di fare le cose al meglio”.

“Il mio rapporto con Pantanelli? Ci conosciamo ancora poco, non siamo entrati in confidenza ma posso solo parlarne in modo positivo finora. Ho ricavato l’impressione di un’ottima persona, corretta. Avremo modo di legare, sono arrivato da pochi giorni ma le sensazoni sono molto positive. Martinez? E’ un bravissimo ragazzo, un ottimo portiere. Le gerarchie le decide il campo, durante gli allenamenti bisogna sempre dare il masimo. C’è una sana competizione, deciderà il campo. Chi si dimostrerà più pronto in allenamento giocherà. Non mi sento con certezza il primo portiere.

La Coppa Italia sarà un banco di prova, non abbiamo sostenuto amichevoli e siamo in fase di rodaggio, inoltre arriverà ancora qualche altro elemento per completare l’organico. Arriviamo alla sfida con qualche incognita e tanti ragazzi nuovi, però saremo pronti perchè abbiamo lavorato tantissimo, il mister è un martello su questo aspetto. Siamo consapevoli di essere un’ottima squadra e di avere lavorato bene, alcuni meccanismi li dovremo mettere a posto giocando. Sono convinto che faremo un buon campionato. A livello mentale saremo molto umili e giocheremo con grande aggressività, fame e voglia di dare tutto. Il Bari sarà la favorita per la vittoria finale, è un gradino sulla carta superiore agli altri. Poi vedremo un gruppo di squadre che se la giocherà e penso ne faremo parte anche noi. E’ presto e difficile fare programmi in un contesto anomalo con tante variabili. Ma noi ce la giocheremo con tutti, questo è poco ma sicuro.

So quanto vale il derby col Palermo. Impossibile non conoscere l’importanza di questa partita e la rivalità sportiva. Sarà molto bello e stimolante, speriamo di vincere sia all’andata che al ritorno. Cosa cambia con una difesa a tre o a quattro? A tre hai più uomini davanti, sei un pò più coperto ma non cambia tanto. Sicuramente avere dei difensori forti aiuta il portiere. Ma anche un portiere concentrato e attento aiuta i difensori. Quando esci dal campo senza prendere gol fa sicuramente molto piacere. Dobbiamo essere bravi ad adattarci al tipo di partita che ci aspetta. L’azione può partire da dietro, ma dipende. Ad esempio il campo può non essere in buone condizioni, oppure gli avversari ti vengono a prendere alti. Devi sapere interpretare le gare”.

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