ESCLUSIVA – Stampa campana, Cioffi: “Paganese obbligata a fare punti. Reginaldo ha lasciato un bel ricordo. Catania, il blasone è anche uno svantaggio…”

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Mentre impazza il calciomercato, si avvicina una sfida importante per il Catania, ospite della Paganese domenica. A proposito della formazione campana, dopo avere sentito nei giorni scorsi il collega Danilo Sorrentino, per un ulteriore approfondimento della situazione in casa azzurrostellata abbiamo contattato Dario Cioffi di La Città di Salerno:

Cosa è cambiato nella Paganese rispetto alla gara d’andata?
“Oggi è tutt’altra squadra. Intanto è cambiato una settimana fa l’allenatore. Cambio posticipato in realtà, perchè l’esonero di Erra era arrivato tra Natale e Capodanno, poi c’era stato il dietrofront perchè il tecnico contattato allora – Salvatore Campilongo – nelle stesse ore stava trattando il ritorno alla Cavese. Nel match disputato a Catania, la Paganese si presentava dando la sensazione di essere una squadra in continuità tecnica con la stagione precedente. Colse un risultato importante su un campo tradizionalmente difficile. Adesso la Paganese ha poche certezze ed è in grossa difficoltà, cerca ossigeno perchè l’andazzo è preoccupante e la classifica con il penultimo posto è abbastanza impietosa”

Urge intervenire sul mercato per correre ai ripari?
“Il Direttore Sportivo Guglielmo Accardi ha grande esperienza ed è sempre stato molto bravo nella costruzione di squadre attrezzate con budget non certamente faraonici, cercando giocatori con spiccate motivazioni e prospettive. C’è da lavorare soprattutto a centrocampo, dove è arrivato Antezza dalla Viterbese negli ultimi giorni, ma bisogna vedere quando sarà effettivamente disponibile perchè non gioca da un mese. Penso anche alla difesa. C’è tanto lavoro da fare e credo che bisogna intervenire compatibilmente con le difficoltà della società. L’abilità avuta dalla Paganese negli ultimi anni è stata quella di distinguersi come club virtuoso e lungimirante. Oggi come oggi, però, la squadra è seriamente a rischio retrocessione e bisogna mettere dentro un pò più di qualità”

Mi confermi che ci sarà qualche assenza pesante in difesa?
“Schiavino salterà il confronto casalingo col Catania per squalifica. C’è la necessità per mister Di Napoli di schierare uno tra Sirignano e Sbampato. Entrambi non giocano da un pò e non sono al top della condizione, ma uno dei due dovrà scendere in campo per forza di cose. La situazione più in emergenza in questo momento riguarda il reparto arretrato” 

Reginaldo sarà un grande ex dell’incontro
“Effettivamente fu proprio alla Paganese che cominciò la sua seconda giovinezza. Inizialmente venne visto con un occhio un pò scettico, ritenendolo il classico giocatore che arrivava dalla A per svernare e dare gli ultimi calci al pallone, invece fece una gran bella stagione. Militava in una Paganese molto forte che si distinse per le individualità ed il rendimento di squadra. A Pagani ha dato tanto alla causa. Ebbe modo in un’intervista di testimoniare la sua riconoscenza verso una piazza che lo aveva accolto con affetto, dimostrando tutte le qualità di cui dispone. Domenica affronterà la Paganese e proverà a realizzare il gol dell’ex, regola che non sfugge mai nel calcio. Chiaramente la formazione di Di Napoli si augura che questo non accada, fermo restando che c’è un reciproco affetto tra il club ed il calciatore”

Paganese-Catania, quanto sarà difficile questa gara per gli azzurrostellati?
“Può sembrare scontato dirlo, ma effettivamente una piazza come Catania non c’entra nulla con la Serie C. Per qualsiasi avversario affrontarlo significa inevitabilmente percepire un’aria di calcio un pò più importante. E’ come sentirsi perlomeno in Serie B. Da un lato il Catania ha dalla sua il grande blasone, avendo visto calcio ai massimi livelli, dall’altro paradossalmente questo rappresenta uno svantaggio perchè contro il Catania in un certo senso ci si esalta. Per motivazioni questa partita si prepara da sè. C’è da dire che quest’anno è un calcio anomalo, giocare nel deserto rende un pò più simili tutti gli stadi. Ma il Catania è sempre il Catania, una squadra forte che si giocherà la promozione in B attraverso i Play Off. La Paganese ha maledettamente bisogno di punti, altrimenti rischia di avvicinare i cugini della Cavese in fondo alla classifica. Battere un avversario del genere sarebbe qualcosa di grande prestigio e resterebbe nella storia di un club che, adesso, ha quasi cent’anni di storia”

Punti di forza e debolezza del prossimo avversario del Catania?
“Mister Di Napoli allena solamente da una settimana. Quindi aspettiamo per vedere all’opera la Paganese con la nuova guida tecnica. Pensando alla squadra di Erra, parliamo di un undici capace di colpire nel momento in cui ha la possibilità di giocare di rimessa, aspettando il gioco avversario con qualche difficoltà a costruire. Deve eliminare gli errori individuali, gioca talvolta benino ma soprattutto fa regali mostruosi agli avversari. Inoltre è una squadra fragile caratterialmente. Gioca, giochicchia, subisce il gol magari attraverso un episodio sfortunato e fatica a riprendere la partita. La Paganese ha fatto anche dei buoni spezzoni di gara, vincendo 3-0 su un campo non semplice come Torre del Greco, ha pareggiato a Castellamare di Stabia. Non è un campionato totalmente passivo ma la Paganese si fa molto influenzare dagli episodi. Ripeto, il punto debole principale è la fragilità caratteriale. Un problema dettato dall’inesperienza e dal fatto che alcuni elementi esperti non sono stati protagonisti finora. E’ tornato Cesaretti, che fece benissimo in precedenza a Pagani, la società ha preso inoltre Mendicino, ex Salernitana che in passato ha fatto la Serie C anche ad alti livelli. Non sono ancora riusciti a lasciare un vero segno. Conserva un ruolo importante, invece, Francesco Scarpa. Con 41 anni suonati è uno che in C fa ancora la sua parte”

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