CATANIA – TERAMO: all’andata primo tempo “regalato” ma fu la sconfitta della svolta per gli etnei

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Il Catania torna a sfida il Teramo quattro mesi dopo la sconfitta di misura maturata allo stadio “Bonolis”. Ripercorrendo le fasi salienti di quell’incontro, che rappresentò la svolta in positivo per i rossazzurri i quali, successivamente, inanellarono la miglior serie stagionale di risultati utili consecutivi (otto), il Catania incappò nella terza sconfitta in campionato. Dopo il pareggio maturato in extremis a Palermo, il Catania cedette i tre punti al Teramo “regalando” un tempo agli avversari, già allora un problema ricorrente.

Vantaggio immediato dei padroni di casa che approfittarono di una dormita della difesa rossazzurra: Costa Ferreira trovò il varco giusto per effettuare un cross in area, Ilari si avventò sul pallone insaccando. Colpevole, nella circostanza, Pinto che lasciò liberissimo di calciare il centrocampista biancorosso. La reazione del Catania fu affidata ad una punizione ben calciata da Dall’Oglio, il cui tiro venne respinto alla grande da Lewandowski. Sugli sviluppi del conseguente corner, colpo di testa fuori misura di Silvestri. Ci provò anche Pecorino al 15′ ma la sua conclusione fu di facile lettura per l’estremo difensore biancorosso. Al minuto 41, invece, salì in cattedra Bunino che seminò il panico nella difesa etnea e calciò alto, non di molto. Manovra dei rossazzurri piuttosto lenta e farraginosa, mentre il pressing del Teramo si rivelò spesso efficace.

Nella ripresa Catania in crescita. Gli ingressi in campo di Reginaldo ed Emmausso, subentrati rispettivamente a Piovanello e Biondi – decisamente spenti – scuosero la squadra di Raffaele che spinse con maggiore aggressività, frequenza ed intensità. Al 54′ grande occasione per Reginaldo che calciò malamente da posizione favorevole, mentre gli etnei protestano un paio di minuti più tardi per un intervento falloso di Diakite ai danni di Pecorino non sanzionato dall’arbitro, autore di una mediocre direzione di gara. I rossazzurri attaccarono alla ricerca del pari ma concedendo qualcosa dietro. Bunino vicino al raddoppio al 64′, in qualche modo la difesa del Catania se la cavò (ottimo intervento in scivolata di Claiton, ndr).

Passarono pochi secondi ed Emmausso sprecò un’altra ghiotta opportunità in area. Il Teramo rispose con un pericoloso inserimento di Santoro, ma fu provvidenziale l’intervento difensivo di Pinto. Nei minuti successivi l’Elefante produsse nuove azioni offensive. Conclusione di un generosissimo Pecorino deviata in corner al 70′, colpi di testa innocui di Silvestri e Reginaldo poco dopo. Raffaele si giocò anche la carta Maldonado. Bella iniziativa personale del guizzante Di Francesco al minuto 83, ma il Catania riuscì a metterci una pezza.

Gli ospiti continuarono a premere sull’acceleratore, non sfruttando adeguatamente una buona discesa di Zanchi, il cui tiro-cross venne respinto con affanno dal portiere teramano, poi l’azione sfumò. Nel finale, incornata di Emmausso che non inquadrò lo specchio della porta e Pinto sfiorò il pari. Il tiro di di Maldonado da distanza siderale al 92′ rappresentò l’ultima conclusione nello specchio della porta. Allo scadere dei 4′ di recupero, arrivò il triplice fischio dell’arbitro che condannò il Catania ad una sconfitta evitabile, in cui pesò soprattutto la prestazione deficitaria del primo tempo.

VIDEO: gli highlights della partita

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