ESCLUSIVA – Di Rocco: “Il Catania non deve fallire l’appuntamento con i tre punti a Cava, Baldini potrebbe avere toccato le corde giuste”

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Giovanni Di Rocco

Tanta esperienza maturata sui campi di Serie A, B e C. Tra le casacche indossate spicca quella del Catania nella stagione 2000/01, culminata con la sfortunata finale Play Off di Messina, ma l’ex difensore Giovanni Di Rocco ha anche militato nella Cavese, prossimo avversario dei rossazzurri in campionato.

Lo abbiamo contattato telefonicamente, in vista del confronto tra le due squadre:

Gianni, che lotta agguerrita in ottica playoff…
“Il girone C è molto affollato di squadre che mirano a tornare in alto. La Ternana ha messo ormai una serissima ipoteca. Le altre sono lì ed il Catania ha dato un segnale importante battendo l’Avellino. Iniezione di fiducia non indifferente, anche perchè in quel momento l’Avelino era sulle ali dell’entusiasmo. Il Catania ha dimostrato che vuole competere per poter ottenere un risultato rilevante”.

Le prossime sei gare diranno molto per i rossazzurri?
“Avevo sentito le dichiarazioni di Guerini, che io chiamo ancora mister (ride, ndr). Ho un bellissimo ricordo di lui. Ha la voglia di poter costruire qualcosa d’importante a Catania. Le prossime sei partite serviranno per alimentare questa ventata di fiducia e novità in casa rossazzurra, riuscendo magari ad ottenere un piazzamento in classifica lusinghiero e utile in chiave playoff”. 

Come valuti il cambio alla guida tecnica?
“Per decidere in questo modo, evidentemente significa che che la squadra non seguisse più il vecchio allenatore. Quando poi si scatena una situazione del genere i risultati non arrivano. La società ha preso questa decisione che spero darà anche nel prosieguo dei frutti importanti. Credo si possa intraprendere la strada giusta”.

La scelta di Baldini come la vedi?
“Anche a Napoli con Sarri c’era molto scetticismo, poi sappiamo tutti com’è andata. La situazione era difficile, spero che Baldini sia la scelta giusta per il Catania. Se il buongiorno si vede dal mattino… il Catania è ripartito nel modo migliore. Baldini non ha molta esperienza in panchina ma, magari, ha idee ed un modo per approcciarsi allo spogliatoio valido. Avrà dato una nuova vitalità e l’entusiasmo genera entusiasmo. Sono bastate alcune parole, magari parlando più approfonditamente con alcuni giocatori che avevano delle problematiche. Sapere toccare le corde giuste spesso rappresenta la svolta”. 

Adesso il Catania si appresta ad affrontare la Cavese, campo insidioso.
“A Cava sono stati anche sconvolti dalla perdita di Vanacore, purtroppo. Ho letto le dichiarazioni del mister con le lacrime agli occhi per cercare di salvare la squadra nonostante quanto accaduto, però a livello sportivo è una partita che il Catania non può e non deve fallire. Dopo il risultato importante ottenuto con l’Avellino sarebbe davvero un peccato sprecare un’occasione come questa. Campo difficile, però il Catania ha tutte le potenzialità per uscirne vittorioso”.

Non c’è il rischio che il Catania sottovaluti inconsciamente la Cavese?
“Abbiamo visto la Juventus contro il Benevento, giusto per fare un esempio. E’ importante approcciare nel migliore dei modi, centimetro dopo centimetro per poter centrare il risultato. Se l’atteggiamento e lo spirito in campo sono ottimali, i valori vengono fuori, altimenti l’avversario magari riesce a sopperiore al gap tecnico con l’agonismo e la preparazione tattica della gara. Credo che da questo punto di vista però il Catania non sbaglierà. La dirigenza ed il nuovo allenatore penso abbiano già messo in chiaro alcune cose. Anche il presidente Gaucci ricordo che ci fece un discorsetto, dicendo che credeva in noi ma che dovevamo cambiare marcia per poter ottenere risultati, attraverso il lavoro. Fu l’inizio di una cavalcata fino alla finale playoff di Messina”.

Finale che desta ancora amarezza…
“Doppia amarezza e delusione perdere col Messina. Innanzitutto per non avere ottenuto un risultato che, credo, meritavamo ampiamente. Secondo perchè al cospetto di una rivale storica. Quest’anno però, pur vedendo che il parco dei pretendenti è agguerrito e blasonato con Avellino, Bari, Catanzaro (tra le file giallorosse milita un attaccante che conosco bene come il sempreverde Evacuo, che ha realizzato il gol numero 200) ma anche lo stesso Palermo, il Catania ha la possibilità di far gioire i propri tifosi. Tocco ferro dicendo quello che ho appena detto (ride, ndr). A Catania ho lasciato davvero un pezzo di cuore, pur giocando soltanto per 6-7 mesi. Sono stato accolto in maniera straordinaria da tutti, nel mio piccolo ho cercato di dare il massimo e conservo un ricordo bellissimo. Ho gioito l’anno dopo quando ha ottenuo la promozione, ho pianto quando i risultati sono stati negativi. Ed ho seguito con grande trepidazione le vicende societarie, il fatto che adesso ci sia una proprietà che vuole investire lascia ben presagire per il futuro”.

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