CATANIA ED IL 4-3-3: un legame indissolubile diventato il grande marchio di fabbrica dell’Elefante

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4-3-3

Indipendentemente dagli avversari, dalle categorie di militanza, dagli allenatori e, soprattutto, dagli interpreti in campo, il modulo che più di tutti ha contraddistinto il Calcio Catania è senza alcun dubbio il 4-3-3. A questa scelta tecnico-tattica sono infatti legati i ricordi più dolci della recente storia rossazzurra fatta di promozioni e risultati sorprendenti. Come dimenticare la formazione di Pasquale Marino con il tridente magico Mascara-Spinesi-De Zerbi? O ancora gli anni in massima serie con il 3-1 rifilato all’Inter del triplete in cui segnarono tutti e tre gli interpreti offensivi (Mascara, Martinez e Maxi Lopez)? L’apoteosi massima però fu raggiunta nella stagione 2012/13 quando, con Rolando Maran al timone, l’Elefante raggiunse addirittura l’8º posto (sfiorando a più riprese un posizionamento in Coppa Uefa) grazie alla guida di Ciccio Lodi in cabina di regia, la sostanza e la qualità dettata dalle due mezzali (Izco ed Almiron), la “garra” di Gonzalo Bergessio e la tecnica sopraffina del duo Gomez-Barrientos.

Dopo l’apice raggiunto quasi un decennio fa, le scellerate scelte gestionali dell’ex Presidente Pulvirenti hanno fatto sprofondare il Catania in terza serie, condannando i rossazzurri a tanti (troppi) anni di sofferenze e speranze disattese, compromettendo peraltro (forse irreparabilmente) la sopravvivenza stessa del club di Via Magenta. Di questi lunghissimi 7 anni in Serie C solo nella stagione 2017/18, quella del primo Lucarelli, il Catania ha davvero sfiorato la promozione, basando le proprie fortune sul ritorno di Lodi e Biagianti, gli inserimenti e la qualità in mezzo al campo di Mazzarani, la capacità realizzativa di Curiale e la vivacità soprattutto di Russotto e Di Grazia. Nella passata stagione, dopo la parentesi agrodolce targata Raffaele (con l’alternanza tra 3-5-2 e 3-4-3), il ritorno alle origini con l’avvento di Mister Baldini ha sicuramente giovato al roster rossazzurro, infondendo le giuste certezze e garanzie.

Il tecnico toscano infatti ha rinfrancato una squadra stanca e scoraggiata portandola alla conquista di 16 punti nelle ultime 7 giornate; purtroppo l’esperienza ai playoff si è conclusa in malo modo con l’eliminazione al primo turno per mano del Foggia ma i risultati conseguiti sul campo ed il gioco mostrato hanno convinto la società della bontà dell’ex Roma Primavera affidandogli così le chiavi della squadra anche nella stagione in corso. Nonostante gli enormi problemi economici ed una rosa non di prima fascia, il nativo di Massa sta riuscendo a conseguire risultati lusinghieri. Il possibile macigno dettato dalle pesante penalizzazione, che inficierà in maniera molto negativa sulla classifica, potrebbe non avere ripercussioni rilevanti sulla squadra grazie al lavoro tecnico e mentale svolto dallo stesso mister rossazzurro, che sicuramente vorrà continuare a stupire anche per il resto della stagione (società permettendo).

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