ESCLUSIVA – La Vecchia: “Catania, squadra sa navigare anche in mezzo alla bufera. Moro, numeri da Serie A. Rosaia rigenerato. La difesa…”

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Esperto di sport e tifoso del Catania, lo scrittore Tino La Vecchia, ospite settimanale fisso di Radio Antenna Uno è intervenuto nel corso della trasmissione Città Rossazzurra (appuntamento dal lunedì al venerdì ore 19/20), in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com per commentare le vicende legate al Calcio Catania.

Extra campo, prima o poi la squadra potrebbe avere un contraccolpo psicologico?
“I ragazzi hanno dimostrato di essere forti. Se contraccolpo psicologico doveva esserci, già ci sarebbe stato per via della situazione societaria infernale. Eppure in mezzo alla bufera la squadra è riuscita a navigare lo stesso, guidata da un nocchiero abbasta abile, Baldini. Voglio precisare una cosa. Io non ho nulla contro la Sigi. Quando si è composta ero contento, ho molta stima di Pellegrino e Pagliara, anche se quest’ultimo non è più con la Sigi ma c’era in un primissimo momento. Si è venuta a creare una situazione non più sostenibile. Va dato merito della buona volontà che viene messa, ma la buona volontà spesso nella vita non basta, ci vogliono i fatti. Fatti concreti. Purtroppo si è assistito ad una sorta di teatrino”. 

Che ne pensi degli attaccanti Moro e Sipos?
“Sono completamente diversi. Moro a mio avviso la B può farla ad occhi chiusi ma è addirittura pronto per la Serie A, ha i numeri per arrivarci. Non a caso è stato convocato in Nazionale Under 20. Sipos in patria ha fatto molto bene, ha vinto anche un campionato ma è un ragazzo in questo momento più adatto alla C. Qualche rete l’ha mancata ma è non da buttare, anzi”.

L’assenza di Moro può destare preoccupazioni in avanti?
“Il Catania non mi preoccupa in fase offensiva, ma molto nello sviluppo di quella difensiva in quanto ha subito 21 reti. Solo il Campobasso e altre squadre come il Messina hanno fatto peggio. Mi dispiace invece per Monteagudo. Sarà un problema di comunicazione, non so. Ma in questo momento non è all’altezza”.

Rosaia sta attraversando un buon momento.
“L’anno scorso non aveva iniziato male. La rete siglata a Campobasso è stata bella, sfruttando un cross invitante e lui senza pensarci su, di sinistro, ha messo la palla dentro. Il gol lo ha rigenerato. Ma il centrocampo del Catania è un buon centrocampo, tra i primi sei del girone. Anche l’attacco è di livello, in questo momento numeri alla mano il secondo migliore. E’ la difesa che non va”.

Su cosa potrebbe lavorare Baldini affinchè si prendano meno reti?
“La maggior parte delle reti nascono da palle ferme, ma negli ultimi tre anni sembra proprio avverso il Catania ai calci d’angolo. Ha preso parecchie reti da situazioni del genere. Si potrebbe marcare meglio, magari applicare una zona mista, seguire la palla e non l’uomo. Baldini sa meglio di me su cosa lavorare. L’importante penso sia, con la premessa di avere una squadra equilibrata, segnare comunque un gol in più dell’avversario”.

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