“LE PROMESSE SI MANTENGONO SEMPRE” (cit.): fatti, non parole. Almeno in questa occasione

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foto calciocatania.it

“Le promesse si mantengono sempre”. Partiamo da queste parole pronunciate dall’avvocato Giovanni Ferraù, Presidente della Sigi. Era gennaio 2021, periodo in cui fu preannunciato che ben presto Joe Tacopina sarebbe stato il nuovo proprietario del Catania, dopo avere firmato il contratto preliminare d’acquisto. Tra i presenti lo stesso broker statunitense ed il Sindaco Salvo Pogliese a Torre del Grifo. Tanti sorrisi e battute, Tacopina che firmava autografi. Uno scenario perfetto. Tutto lasciava presagire che l’ufficializzazione dell’intesa per il passaggio di consegne fosse ormai ad un passo. Si trattò, invece, di una grande illusione.

A conferma che, troppo spesso, le dichiarazioni rilasciate da esponenti Sigi non si sono tradotte in fatti concreti. Fiumi di parole, false speranze fino ad arrivare ai lunghi spazi di silenzio che hanno caratterizzato il percorso successivo del Catania. Un silenzio che ha fatto rumore, decisamente rumore per le sorti dell’Elefante dichiarato fallito dal Tribunale etneo a seguito del grave stato d’insolvenza fotografato dai consulenti tecnici nominati dal palazzo di giustizia. E questa rappresenta la più grande promessa non mantenuta dalla Sigi, che aveva accettato la sfida di salvare la matricola 11700 ritenendo che ci fossero le carte in regola per evitare il fallimento. Invece così non è stato.

Adesso si teme anche la perdita del titolo sportivo qualora non venga concessa l’estensione dell’esercizio provvisorio. A tal proposito, nei giorni scorsi il sopra citato avv. Ferraù disse che sarebbe stato onorato l’impegno, per poi precisare: “Faremo di tutto, anzi l’impossibile per mantenere l’impegno e versare la somma richiesta dal Tribunale, ben coscienti che abbiamo il dovere di tentarci sino all’ultimo”. Il vero dovere – ed è un dovere morale – sarebbe in realtà quello di soddisfare quanto richiesto. Lo chiedono a gran voce i tifosi, lo chiede la città, lo chiede una sentenza emessa dal Tribunale. Lo chiede il buon senso.

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