L’EDITORIALE – Altalena di vittorie e sconfitte nell’incertezza. Chiaro il messaggio dei tifosi, no ad avventurieri improvvisati

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A cura di Gianluca Virgillito, Direttore Responsabile della testata Antenna Uno Notizie su Bella Radio Tv e Radio Antenna Uno

Il Catania viaggia sull’altalena tra vittorie che offrono un tenue conforto e sconfitte che accentuano la crisi totalizzante dovuta al fallimento di dicembre e all’attesa snervante di un epilogo circa la vicenda che potrebbe vedere l’assegnazione all’asta del ramo sportivo della società il prossimo 4 marzo.

La vittoria casalinga di misura contro la Virtus Francavilla con la firma di Kevin Biondi non ha trovato seguito nella sfida in infrasettimanale contro la Paganese, corsara al “Massimino” col risultato di 1-0. Una cocente delusione, la settima sconfitta tra le mura amiche di questo campionato, e al termine del match uno striscione in curva che richiama l’attenzione sui prossimi appuntamenti extracalcistici si prende la scena: “Non date possibilità a chi ha infangato la storia di questa città”. Se da una parte alla squadra è perdonato un risultato negativo, a dispetto di un impegno profuso del gruppo che cerca la salvezza in Serie C, dall’altra i tifosi non accettano dunque le speculazioni, le voci e le presenze allo stadio di persone associate al fallimento della società e alla scomparsa della matricola 11700 che di fatto ha già allontanato molta gente dallo stadio e dalla partecipazione a questi concitati momenti in cui regna sovrana l’incertezza.

Il messaggio della tifoseria è chiaro: la volontà è quella di dare uno strappo significativo con tutto ciò che ha segnato le negatività passate. Sarà ancora una volta il Tribunale, comunque, a valutare la congruità di eventuali offerte d’acquisto, nella ricerca contemporanea di soddisfare i creditori della vecchia società, Calcio Catania spa.

Dopo la prima asta andata a vuoto, pare stavolta che più di un interesse si sia manifestato alle pendici dell’Etna, ma un affare del genere esige una disponibilità economica e una abilità progettuale che dovranno fare, gioco forza, da sbarramento tra chi insegue reali interessi imprenditoriali calcistici legati alla città ed avventurieri improvvisati.

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