VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1947/48, i rossazzurri ottengono l’ammissione alla nuova Serie C

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foto Mimmo Rapisarda

Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania. Andiamo avanti con il quindicesimo appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1947-48.

La ristrutturazione avviata dalla Federazione nell’immediato dopoguerra, prevede una drastica riduzione degli organici di Serie C, che passa per il blocco della promozione al campionato cadetto. La Serie C deve ridursi da 18 a 4 raggruppamenti, organizzati su scala nazionale. Solo le prime quattro di ogni torneo manterranno la categoria.

La società presieduta da Santi Manganaro-Passanisi affida la guida tecnica ad Achille Piccini (medaglia d’oro, da giocatore, alle Olimpiadi del ’36) ma il cammino incerto convince i dirigenti a promuovere l’esperta ala Nicolò Nicolosi al rango di allenatore-giocatore, prendendo il posto di Piccini. Scelta rivelatasi azzeccata.

Nelle trenta giornate di campionato il Catania mette insieme 21 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, realizzando 63 reti e subendone 26. Con un bottino di 18 reti Arnaldo Cadei sarà il capocannoniere di stagione. Il Catania vince il proprio girone (composto da 14 squadre siciliane) con 47 punti, uno in più della Reggina. La squadra etnea ottiene in questo modo l’ammissione alla nuova Serie C a quattro gironi (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).

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