VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1976/77, molti cambiamenti in rosa con il ritorno di Di Bella in panchina. Brescia fatale per i rossazzurri

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Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 44/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1976-77 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).

Nonostante il positivo finale del campionato precedente, il presidente Angelo Massimino non conferma Guido Mazzetti e richiama in panchina Carmelo Di Bella; un’epopea la sua che era iniziata quasi quarant’anni prima da calciatore nel Catania prebellico, culminata nei successi sulla panca etnea degli anni Sessanta.

Anche la rosa porta a molti cambiamenti: se ne vanno Guido Biondi e Claudio Ciceri, i difensori Guido Battilana, Roberto Benincasa e Antonio Ceccarini, mentre in entrata arrivano la mezzala Lorenzo Barlassina, il roccioso stopper Giovanni Bertini, le estrose ali Nicola Fusaro e Desiderio Marchesi, e in avanti il giovane attaccante Pierantonio Bortot col trentaduenne Gaetano Troja, palermitano acquistato dal Bari e richiesto espressamente dal tecnico rossazzurro; dall’Inter arriva inoltre Bortolo Mutti che farà otto centri nel torneo cadetto. I “rossazzurrini” Nino Cantone e Guido Angelozzi vengono lanciati da Di Bella.

Il Catania in campionato ottiene diciannove pareggi su trentotto partite, poi sei vittorie e tredici sconfitte, e come spesso accade tutto si decide nell’ultima di campionato. A novanta minuti dal termine la compagine etnea vanta un punto di vantaggio sulle terz’ultime, ma lo aspetta lo scontro diretto con il Brescia: finisce (4-1) per i lombardi che si salvano, il Catania scende in Serie C con Novara e SPAL.

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