BRESCIANO: “Io e Grella come fratelli. Il mio ruolo nel calcio…”

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Ross Pelligra ha fatto il nome di Mark Bresciano come uomo facente parte del progetto di rinascita del Catania Calcio, insieme all’ex compagno di squadra Vincenzo Grella (hanno giocato insieme vestendo le casacche di Carlton, Empoli, Parma e Nazionale australiana). Il portale grandhotelcalciomercato.com ripropone un’intervista rilasciata dall’australiano dopo essersi ritirato da giocatore. Eccone un estratto:

“52 gol in 11 in Italia e la famosa esultanza da statua? Ero arrabbiato con un allenatore, ma non so quale. Non avevo accettato la panchina, lui poi mi aveva fatto entrare e avevo segnato il gol decisivo. Quel gesto era rivolto a lui, come a dirgli «ma come fai a lasciarmi in panchina?». L’esultanza era piaciuta a tutti, per cui ho deciso di riproporla anche in Nazionale. E a volte, quando mi riconoscono, me la fanno anche per strada. Mi fa molto ridere questa cosa”. 

“Io e Vincenzo Grella siamo fratelli: resterò legato a lui per sempre. Ci siamo conosciuti a sedici anni, abbiamo convissuto e avuto la fortuna di giocare nelle stesse squadre, oltre alle Olimpiadi, i Mondiali… Ci sarò sempre per lui e lui per me”.

“Di base sono un costruttore qui a Melbourne: edifico e poi rivendo o affitto. E poi mi sono specializzato nel settore della cannabis”. La notizia era circolata un anno fa e aveva fatto il giro del mondo. “Bisogna uscire dalla questione culturale: so che in Europa il dibattito è molto acceso, lo è stato anche qui in Australia. Fino a tre anni fa, era vietata la coltivazione. Non so quanto tempo ci vorrà ancora, ma prima o poi si capirà davvero l’importanza in campo medico. Si pensa ancora che sia una droga, che venga fumata per generare effetti psicotropi. Ma non è così”.

“Il mio ruolo nel calcio? Non ho mai voluto fare l’allenatore, ho sempre escluso l’ipotesi anche quando giocavo. Ma le partite continuo a vederle”. E parla della sua esperienza nel board della Federazione australiana, occupandosi “della parte finanziaria del campionato, delle strutture, di come far crescere il settore giovanile”. In Australia “il calcio femminile è in grande espansione ed è ad alti livelli, quello maschile un po’ meno, anche perché non è lo sport principale. Ci giocano tantissimo i bambini, ma poi si scelgono altri settori: il Football australiano, il rugby, il cricket…”.

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