GRELLA: “Catania, teniamoci stretto il vantaggio acquisito. Siamo vigili sul mercato. Come modello da seguire guardiamo all’Atalanta”

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Ospite di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television, il vice presidente del Catania Vincenzo Grella analizza vari temi. A partire dal settore giovanile, passando per il calciomercato ed il progetto Pelligra, fino ad arrivare al prossimo match di campionato con la Sancataldese:

“Il settore giovanile è una parte del progetto molto importante per il Presidente Pelligra. Lui sa quanto ci tenga a formare i giovani in casa. Siamo all’inizio, c’è ancora tantissimo lavoro da fare però ho visto l’atteggiamento positivo di un nuovo club che vuole fare calcio in un certo modo. Torre del Grifo? Interessa a Pelligra conoscere più dettagli, oggi purtroppo ne abbiamo pochi, quindi facciamo fatica a fornirgli dei buoni suggerimenti. Speriamo di avere maggiori informazioni per capire se Torre del Grifo, per quanto riguarda costi e benefici, possa essere un’operazione interessante. Inoltre Torre del Grifo ha 4 campi a disposizione e sono pochi nell’ottica di avere un link tra settore giovanile e Prima Squadra. Posso anche immaginare in futuro la Nazionale australiana che venga a fare un’amichevole a Catania, ma dovrebbe usufruire di un centro sportivo di un certo tipo e con dei campi in più”.

“L’intenzione è di migliorare e far crescere il club, oggi anche la comunicazione è un aspetto fondamentale da curare. Le cose vanno fatte per bene, con lo studio giusto, la preparazione giusta e dedicare denaro da inserire in un budget complessivo. Siamo molto decisi, il presidente vuole la Serie A. Io non sarei venuto se lui non avesse avuto questa intenzione. Ci vogliono forti investimenti, io ogni tanto cerco di frenarlo perchè ha grandi idee e vuole fare tutto velocemente, ma studio dei percorsi più sostenibili perchè sono convinto che con il lavoro e la testa si possa arrivare al traguardo senza buttare via fior di milioni anche se il nostro presidente ce li ha. Ogni tanto gli chiedo qualche soldo in più per i giovani, che sono il futuro di questo club. Con Orazio Russo parliamo tante ore al giorno, lui è un esempio vivente di quello che vorrei nel nostro settore giovanile. Un ragazzo che a 13 anni ha fatto la trafila ed ha giocato in Prima Squadra. Con un settore giovanile molto forte, un presidente che vuole andare in Serie A ed un vice presidente che cerca di mettere queste due cose insieme, possiamo avere grandi soddisfazioni all’interno di un club sostenibile, che si possa gestire anche quando Pelligra non ci sarà più. Questo dobbiamo lasciare alla città. Un club che si possa autofinanziare portando alla città l’onore che merita”.

“Sento spesso critiche sul piano del gioco. Oggi non c’è un gioco molto fluido perchè a volte troviamo un avversario che si ritira, non ci lascia grande profondità per essere aggressivi e attaccare gli spazi. La manovra è un pò macchinosa ma c’è da capire anche la grande pressione intorno a quello che stiamo facendo. Vedo quando sblocchiamo il risultato una squadra un pò più sciolta, però non c’è dubbio che una piazza come Catania non debba avere paura dell’avversario proponendo un calcio fisico, maschio, aggressivo. Questo si può costruire settimana dopo settimana e l’ambiente vincente ti aiuta. Se trovi qualche risultato meno soddisfacente, poi subentrano altri fattori. Il nostro unico obiettivo è uscire da questo campionato che non merita un club del genere”.

“La squadra è stata costruita con basi per il futuro. Vediamo se chi gioca meno si sentirà ancora partecipe del progetto. Se possiamo aumentare il livello fisico e tecnico sul mercato lo prendiamo in forte considerazione. Siamo sempre vigili sul calciomercato ed in contatto con più persone. Ma oggi non è una esigenza della società forzare il mercato. Al di là del fatto che il Presidente è stato molto generoso nello stanziamento di un budget molto abbondante, rispettiamo chi lo mette a disposizione facendo anche analisi tecniche. Sono soldi della famiglia Pelligra ed è come se fossero soldi miei. Nessuno rimarrà per forza in squadra, eventualmente da uomini di calcio cercheremo le soluzioni migliori. I giocatori hanno tutto quello che serve per fare calcio, provando a convincere il mister di giocare. Io vedo sempre un grande feeling tra i ragazzi e questo mi piace”.

“Se sbagliamo atteggiamento sarebbe un errore clamoroso. Ragioniamo di domenica in domenica. Lavoro tantissimo con Luca Carra durante la settimana per programmare e far sì che non ci troviamo spiazzati, quest’anno con poco tempo a disposizione abbiamo fatto tante cose non ancora perfette come vorrei. Sulla parte sportiva dovremo essere bravi a non farci scappare questo vantaggio guadagnato sul campo, dobbiamo tenercelo stretto”.

“Sancataldese-Catania? Per loro è una festa, un modo per fare qualche piccolo incasso. Ben venga, siamo contenti per i verdeamaranto. Non ho un bellissimo ricordo della partita di Coppa Italia, la mia prima da vice presidente e non ero contento della chiamata al presidente a fine gara. Si trattava, comunque, dell’inizio di un percorso. Nel calcio bisogna essere maturi e accettare il giudizio del rettangolo verde, ma non vedo l’ora che i nostri ragazzi ci diano una bella soddisfazione con una prestazione convincente, aggressiva e propositiva”.

“Non importa chi segna, ma che portiamo più giocatori nella fase d’attacco. Vedo Vitale che è un centrocampista con un ottimo fiuto dell’inserimento, ancora non crede pienamente nelle sue capacità ma per me può ancora crescere. E’ un 2004, giocare a Catania non è semplice. Il ragazzo ha un futuro importante davanti. E’ in prestito dalla Sampdoria ma abbiamo ottimi rapporti con la dirigenza del club. Parlerei anche di Castellini, giocatore di nostra proprietà. Abbiamo scelto bene, ragazzo molto interessante, molto applicato, inquadrato. E’ il modello di carattere che mi piacerebbe replicare più volte all’interno del gruppo perchè sposa la mia idea di ragazzo per il futuro del club. Esempio Atalanta da seguire? Per stile, modo di utilizzare i giovani e gestione societaria è un esempio che prendo tutti i giorni per il futuro del Catania. Non è l’unico, ma oggi funziona bene, fa vedere che con questi giovani si può avere successo con coraggio e idee chiare. Cerco sempre di prendere più informazioni e capire i dettagli che poi sono sempre quelli che fanno la differenza”.

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