TABBIANI: “Lo sport mi ha dato tanti valori. Arbitri e giovani, il mio pensiero. Ecco le caratteristiche di un buon allenatore”

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foto Catania FC

Ci piace riprendere un estratto di un’intervista curiosa risalente a febbraio 2023, quando l’allora allenatore del Fiorenzuola – oggi rossazzurro – Luca Tabbiani compì 44 anni. Riportiamo un estratto dell’intervista del tecnico a Settimana Sport, giornale sportivo di Genova, sua città natale:

“Io genoano o sampdoriano? Sono genoano dalla nascita. Il mio rapporto con gli arbitri? Negli anni mi sono calmato. All’inizio protestavo parecchio. Salendo di categoria c’è più dialogo con gli arbitri. C’è molto rispetto. Prima mi arrabbiavo di più, ora riesco ad accettare i loro errori. I giovani? Noto che nei settori giovanili si cura troppo poco l’individuo a favore della tattica. Penso che i giovani devono avere le basi di tecnica e tattica individuale. Spero che questo possa aiutare la Nazionale ad avere giovani più completi rispetto a quelli emersi negli ultimi anni”.

“Le caratteristiche di un buon allenatore? Deve essere un bravo psicologo, i ragazzi hanno bisogno di appoggio perchè vivono di emozioni. Deve avere equilibrio da poter gestire i vari momenti nel corso di una stagione. Deve avere delle idee e aver voglia di continuare a studiare, ed essere molto credibile quando trasmette le proprie idee, deve farlo con personalità. Nelle difficoltà e nei momenti topici servono cuore e grinta. Serve l’intelligenza, servono le gambe… Più sali di categoria più devi averle tutte in percentuale molto alta”.          

“Cosa vorrei prima di smettere? Alleno da nove anni, ma sono ancora giovane pur compiendo 44 anni che non sono pochi. Vorrei continuare ad allenare per tanti anni ancora, mi diverto a essere felice o arrabbiato, mi piace vedere crescere i ragazzi. Tatticamente cosa è meglio? La solidità difensiva ti dà una mano, ma bisogna essere anche propositivi e aggressivi. Mi piace partire dal basso perchè permette di poter attaccare in un campo più grande. Mi piace essere corto, compatto e organizzato. Se la qualità degli avversari non ti abbassa, l’idea è di fare sempre un gol in più”.

“Cosa o imparato dal calcio? Lo sport ti insegna tante cose, a vivere in un gruppo, ti insegna le regole, ti insegna a perdere. A me lo sport ha dato valori, mi ha fatto conoscere tante persone, tanti pensieri, tante idee diverse. Ho imparato a vincere e a perdere. Mi ha insegnato a conquistarsi qualcosa, un posto in squadra o una panchina per allenare”.

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