STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, si chiede tempo ma il campionato non aspetta. C’è un ritardo rispetto alle idee della dirigenza”

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Quattro punti in quattro partite raccolti dal Catania. Questa l’analisi fatta dal giornalista Alessandro Vagliasindi ai microfoni di Telecolor:

“Dobbiamo andare a fondo sul discorso della programmazione di questo campionato. E’ evidente che c’è un ritardo rispetto alle idee della dirigenza. Con una programmazione che doveva portare il Catania ad essere competitivo da subito, non una schiacciasassi dopo 4 partite ma una squadra in grado di far valere la differenza teorica dell’organico a disposizione di Tabbiani con squadre come il Foggia, lo stesso Monopoli o il Picerno. C’è stato qualche errore di valutazione, di programmazione, sulle tempistiche soprattutto. Perché la disomogeneità della preparazione è frutto di un organico che è andato a formarsi settimana dopo settimana, addirittura con giocatori approdati a Catania in coincidenza con l’ultimo giorno di mercato e Zanellato arrivato dopo la terza partita. Si chiede tempo, ma il campionato non aspetta. Se tu oggi ti trovi già con un gap importante dalla zona alta della classifica è chiaro che hai fatto un errore di programmazione perchè un calendario che ti dà tre partite in casa e una in trasferta fruttando 4 punti a fronte di una media inglese teorica che doveva dartene 10 è un dato molto allarmante”.

Il dato più inquietante è che in tre partite su 4 il Catania non ha realizzato gol, soprattutto considerando che la squadra era stata presentata come una formazione dall’attacco molto nutrito e ricco di soluzioni. Questo ci fa riflettere. Per il calcio che ha pensato di portare a Catania Tabbiani, con l’avallo della dirigenza, un calcio aggressivo, fatto di superiorità numerica e pressing alto, un bilancio di gol così misero dopo 4 partite deve destare allarme e far subito focalizzare l’attenzione di tutti su delle problematiche che se non vanno risolte subito diventa sempre più complicato riuscire a risolvere più avanti”.

Questa squadra non riesce a trovare alternative alla giocata di Chiricò e, quando è disponibile, alla soluzione in area da parte di Di Carmine. A turno si è cercato di coinvolgere le mezzali, gli esterni offensivi, il centravanti di riserva quale è Sarao ma nessuno di questi ha dato segnali tangibili di potere essere un fattore su cui Tabbiani può contare nell’arco dei 90 minuti, almeno fino alla data odierna. Aggiungo che il temperamento o ce l’hanno insito i calciatori scelti dalla dirigenza, o comunque in qualche misura te lo può dare in dote anche il carisma, la leadership dell’allenatore. Lunedì il Foggia ha gestito la partita in maniera sorniona, con il collettivo ed il temperamento si è portato a casa i tre punti, magari senza pieno merito per quelle che sono state le situazioni di gioco ma ha trovato il modo per passare all’incasso. Questo è il sintomo della maturità di squadra che il Catania ancora non ha. Perchè alcune valutazioni su alcuni effettivi al momento non sono state confermate dal rettangolo di gioco. Questi quattro risultati, tre dei quali negativi, sono risultati che possono anche andare ad incidere negativamente su tutto l’andazzo del campionato. Perché poi magari il Catania troverà un suo equilibrio tra qualche partita ma sarà costretto ad inseguire, a non a avere più alcun margine di errore. E quindi questo ciclo di partite rischia di pesare come un macigno nello sviluppo del campionato”.

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