DALLA SALA STAMPA – Tabbiani: “Mi diverte lavorare con questi ragazzi, caricati dalle critiche. Giocando da collettivo diventiamo ancora più forti”

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foto Catania FC

L’allenatore del Catania Luca Tabbiani ha commentato, in sala stampa, il 4-0 inflitto alla Casertana. Queste le parole del tecnico rossazzurro evidenziate:

“Ottima gara, interpretata nel modo corretto. Avevo detto che bastava una partita che potesse darci quella consapevolezza in più. Elogio i ragazzi perchè hanno reagito da ometti. Sono stati squadra, in tanti frangenti ho visto ognuno di loro aiutarsi reciprocamente. In questo modo diventiamo più forti di quello che già siamo individualmente. Ero sereno perchè vedevo l’atteggiamento giusto in settimana, sono felice. Ora ci tocca giocare spesso. Mercoledì la Coppa Italia, domenica un’altra partita, poi altri impegni ancora. Ripartiamo da qui e andiamo avanti per la nostra strada”.    

“Abbiamo fatto un’ottima prestazione, indirizzando la gara soprattutto nei primi venti minuti dove siamo stati dominanti creando tantissime occasioni da gol. Abbiamo anche preso il sesto palo della stagione. Grandi meriti di questa vittoria sono i nostri, poi può essere pure che l’avversario abbia fatto meno bene ma io penso alla mia squadra e dico che è stata una gara perfetta sotto tanti punti di vista. Abbiamo accettato le critiche, è bello che i ragazzi le assorbano in maniera positiva, anzi gli danno più carica che depressione. Quando lavori di collettivo chiudendo tutti gli spazi, quando hai giocatori di qualità che si sacrificano è più facile coprire il campo. Più giochiamo insieme, più miglioriamo quei metri di distanza, lavoriamo su tante cose e mi diverto con loro perchè con tanta qualità a disposizione puoi anche inserire qualcosa di livello superiore”.

“C’è un mondo ancora davanti a noi. Abbiamo fallito qualche risultato ma fa parte del percorso, l’obiettivo è continuare a crescere, confermare lo standard positivo e migliorare gli aspetti negativi. Bocic espulso? Mi affeziono ai ragazzi, soprattutto ai giovani. Sono molto affezionato a Milos, ha fatto purtroppo una cosa folle, super folle perché sul 4-0, giusto che glielo dica e lui capisca che da giovani si fanno degli errori, evitando poi di ripeterli. E’ molto dispiaciuto, i compagni più esperti ed il direttore gli hanno fatto comprendere di avere sbagliato”.             

“Se possiamo vincere il campionato? Avendo la fortuna di lavorare nel Catania sai benissimo di avere grandi aspettative. Da parte nostra dobbiamo dimostrare di valere il vertice, ogni anno partono 4-5 squadre con l’intento di vincere, c’è chi ce la fa e qualcuno lo scorso anno ha rischiato di capitolare. Io penso di avere una rosa valida, dobbiamo migliorare la condizione perchè qualche ragazzo è arrivato un pò dopo. Ho calciatori di un certo livello umano, quando lavori con questa tipologia di persone puoi raggiungere grandissimi risultati. Oggi è presto per qualunque squadra dire di potere ambire al vertice. Noi dobbiamo lavorare e cercare di costruirci quell’aspettativa lì. Non vogliamo vendere fumo, faremo parte delle squadre attrezzate solo se saremo bravi a dimostrarlo”.  

“Se alleni a Catania devi saper giocare nella pressione. Scendere in campo davanti a 20mila spettatori è bellissimo, del resto il calcio è fatto della gente. Io ho la fortuna di entrare in uno stadio in cui sembra di essere in Serie A ad alti livelli, questo comporta maggiori pressioni, aspettative e critiche, ma anche più esaltazioni perchè vincere in casa è ancora più bello. E’ fondamentale l’alchimia squadra-tifosi. Dobbiamo costruire quest’alchimia, quando proporremo prestazioni del genere con continuità sarà davvero importante per noi la spinta dei tifosi”.    

Per giovani come Castellini, Bethers, Maffei, Ladinetti e Bocic giocare con compagni di squadra esperti e forti li fa crescere molto velocemente. I giovani sono spensierati, liberi, puri. C’è bisogno della personalità di elementi come Silvestri, Curado, Chiricò, Di Carmine, Marsura, ecc. unitamente alla brillantezza dei giovani, che poi questi lo sono soltanto sulla carta d’identità perché a livello mentale giocano da adulti. E’ un privilegio per me allenarli, i grandi li stanno trascinando e prendendo per mano nel modo giusto”.

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