TRE PUNTI D’ORO: il Catania sa soffrire e piega il Messina

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Vince il Catania. Tre punti che rappresentano oro colato per i rossazzurri nella corsa per evitare i playout. Battuto il Messina di misura al “Massimino”, al termine di 90′ dai toni agonistici elevati tra due squadre che hanno dato vita ad un confronto combattuto fino alla fine. Il Catania, pochi minuti prima del fischio d’inizio, ha dovuto fare i conti con il forfait di Zammarini durante il riscaldamento. Al suo posto Welbeck. Messina invece con tutti gli effettivi a disposizione e che sin dalle battute iniziali pressa alto.

La prima vera occasione da gol la costruiscono i rossazzurri al 9′ con Di Carmine che, da posizione favorevolissima, si fa respingere la conclusione da Fumagalli. Lo stesso portiere ospite si supera un paio di minuti più tardi alzando sopra la traversa una gran palla calciata da Cicerelli sulla battuta di una punizione. Trascorso un quarto d’ora di silenzio sugli spalti, il tifo organizzato comincia a spingere il Catania. L’Elefante trova l’episodio vincente al minuto 24, quando l’arbitro vede un fallo di mano in area e non nutre alcun dubbio nella concessione del rigore. Di Carmine s’incarica della battuta e stavolta Fumagalli non può nulla.

Il Messina, fino a quel momento poco pericoloso negli ultimi metri, va vicino al pareggio al 38′. Bouah salva per ben due volte sulla linea (occasione di Zunno), poi è Frisenna a vedersi murare la conclusione da Castellini. Grande rischio corso dal Catania in queste circostanze. Poco prima dell’intervallo, tegola per il Catania che deve sostituire l’infortunato Peralta. Problema fisico di rilevante entità per lo sfortunato ex centrocampista del Foggia, fino a quel momento protagonista e che esce dal campo in lacrime. Zeoli inserisce Ndoj.

Nel corso della ripresa pallino del gioco quasi costantemente in mano al Messina, proiettato in avanti alla ricerca del pari. Il Catania, però, nelle ripartenze sa rendersi insidioso. Ad esempio al 50′ con l’incornata di Cianci che si stampa sul palo, di pregevolissima fattura in questo caso il cross effettuato da Castellini. Poco dopo (53′) Furlan raccoglie la sfera e fa partire un contropiede fulmineo. Palla che giunge sui piedi di Cianci che, però, in area non trova la giusta coordinazione. Da un lato il Messina preme con sempre maggiore insistenza, dall’altro il Catania soffre ma, a parte qualche sbavatura, si difende con ordine.

Al 64′ Ragusa sguscia via tra due avversari, scambia con un compagno e conclude dal limite dell’area di rigore. Palla fuori di poco. In seguito punizione insidiosissima di Rosafio e pallone che sorvola l’incrocio dei pali. Il Catania risponde con una bella iniziativa del neo entrato Celli che sfreccia sulla sinistra, vede l’inserimento di Ndoj ma il centrocampista si coordina malissimo e l’azione sfuma (74′). Nel finale il Messina è tutto riversato in avanti, Fumagalli compreso. I rossazzurri sono chiamati a stringere i denti fino allo scadere dei 7′ di recupero. Al triplice fischio dell’arbitro, il Catania può finalmente tirare un sospiro di sollievo intascando tre punti importantissimi e portandosi a -2 dal Messina in classifica. Ma c’è ancora da lottare per mettersi al riparo dalla prospettiva playout.

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