Programmazione. Una parola fin troppo spesso abusata nel calcio, che trova fondamento nella misura in cui viene data continuità ad un progetto tecnico. “Programmare” non fa certamente rima con “rivoluzionare”: quello che il Catania ha fatto lo scorso anno, smembrando la rosa con cui aveva vinto con ampio anticipo e margine il campionato di Serie D e stravolgendo l’organico anche alla riapertura del calciomercato invernale, ripetendosi nella stagione appena trascorsa con il cambio di numerose pedine.
L’inserimento di un vincente in panchina come Mimmo Toscano e di Daniele Faggiano alla direzione sportiva sembravano rappresentare un ottimo punto di partenza. Quest’ultimo ha però ereditato contratti pesanti facendo i conti con una situazione finanziaria non semplice da riequilibrare, portando ad una improvvisa riduzione del budget e dando seguito a tutta una serie di eventi andati a ripercuotersi negativamente sull’operato dello stesso Toscano.
Confusione ed approssimazione sono stati fedeli alleati del Catania, ma adesso c’è la possibilità di porre finalmente le basi per una programmazione seria. Dotarsi di una figura sinonimo di esperienza e competenza come Alessandro Zarbano nel ruolo di direttore generale del club è un primo passo verso quel processo di miglioramento dell’asset societario. L’interesse concreto per l’acquisizione di Torre del Grifo – con annessa offerta – rappresenta una novità significativa nell’ottica di raggiungere lo step successivo sul piano infrastrutturale, dando seguito ai lavori di riqualificazione del campo di Nesima.
Migliorie sono previste con l’aggiunta di alcune figure nello staff medico-sanitario rossazzurro. Altri passi fondamentali dovranno riguardare la conferma di un buon numero di giocatori che, negli ultimi mesi, hanno fatto registrare confortanti progressi. L’auspicio è che l’indirizzo della società sia proprio questo, non privandosi dei pezzi migliori per dare continuità al percorso avviato con mister Toscano.
Il vice presidente Vincenzo Grella ritiene Toscano un perno fondamentale, lo ha ammesso ai microfoni Rai, dunque ci si attende una riconferma dell’allenatore. L’ex Cesena, però, chiede le dovute garanzie per affrontare nelle migliori condizioni la stagione 2025/26, potenziando la squadra nei settori che presentano lacune per vivere un’annata da assoluti protagonisti. Le basi per ricostruire ci sono, le prossime mosse della società e della proprietà indicheranno la strada da seguire. I tifosi sperano che, in tal senso, giungano risposte convincenti suffragate dai fatti.
Da dieci anni manca la partecipazione ad un campionato di Serie B. Tutto questo lasso di tempo è stato caratterizzato da bocconi amari e delusioni. La vittoria del campionato di D e la Coppa Italia Serie C, negli ultimi due anni, non possono soddisfare le aspettative di una piazza che per calore e passione non ha eguali – i numeri sugli spalti del Massimino lo testimoniano – e ora più che mai intende riemergere.
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