martedì, 26 Agosto 2025
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D’AUSILIO: “Catania forte come squadra e società, pensiamo partita dopo partita”

Ospite di ‘Corner’, trasmissione su Telecolor, il trequartista Michele D’Ausilio parla dell’importanza della piazza rossazzurra e delle ambizioni del Catania in vista del prosieguo della stagione:

“Non è facile trovare piazze del genere in C. La piazza di Catania merita non la B, ma oltre. Da diversi anni milita in Lega Pro, posso immaginare quanto soffrano i tifosi rossazzurri. Speriamo che sia l’anno buono per andare in un altro palcoscenico. Le gambe vanno da sole quando giochi in uno stadio come il ‘Massimino’. Sai di dovere dare qualcosa in più per loro, che rappresentano il dodicesimo uomo. Qualche mese fa con l’Avellino sapevamo di dovere giocare a Catania e che non sarebbe stato facile, andammo sotto e da grande squadra – soprattutto da gruppo – riuscimmo ad evitare un risultato che poteva costarci caro”.

“Catania si racconta da sola. Domenica sera il pubblico ha dato l’ennesima risposta, la maglia pesa ma noi dobbiamo solo pensare a mettere del nostro in campo per raggiungere l’obiettivo. Casasola e Donnarumma? Quando hai dei calciatori così importanti e di gamba bisogna sfruttarli. Si è visto, il mister sfrutta al massimo le loro doti. Cicerelli? E’ stato molto bravo a capire che Forte aveva bisogno di sbloccarsi, Cice è il rigorista della squadra ma ha voluto cedere il pallone a lui. Forte è calciatore che ha quasi sempre giocato in B, i gol li ha fatti e la sua carriera parla per lui”.

“Il gruppo è la prima cosa che conta, insieme si esce anche con l’aiuto della piazza a superare i momenti di difficoltà – che speriamo non arriveranno mai -. Insieme possiamo fare grandi cose. Football Video Support? Hai due slot a disposizione, prestando attenzione a non sprecarli. Decide il mister. Vittoria dall’esito scontato contro il Foggia? Le partite vanno giocate, non c’è niente di sicuro nel calcio. Siamo stati bravi a prendere la partita di petto e chiuderla, del resto le partite vanno chiuse subito. Io l’anno scorso ho perso in casa col Taranto fallito”.

“Tutti dobbiamo metterci a disposizione del mister, forse chi subentra è ancora più importante perchè molte volte fa la differenza. Bisogna farsi trovare sempre pronti. Chiunque giochi sulla trequarti deve mettere la punta nelle condizioni migliori per andare a segno. Mister Toscano? Ti trasmette quella cattiveria agonistica e la vuole trasferita in campo. Chiede sacrificio e andare subito a recuperare la palla una volta persa. Prossimo impegno con la Cavese? Dobbiamo pensare partita dopo partita. Ora c’è la Cavese sulla nostra strada, prepareremo al meglio questa gara. Giocheremo in casa loro, bisogna stare attenti, sappiamo che tutti vorranno fare la partita della vita contro il Catania”.

“Patierno? Con lui ho un rapporto speciale. Mi farebbe piacere se venisse qua, ma a 33-34 anni capisco che magari voglia giocarsi le sue carte in Serie B, poi non conosco i discorsi societari. Gori? E’ un uomo d’area di rigore, con una buona stazza e un bel mancino. A Patierno, invece, piace più venire a giocare, sbattersi per la squadra”.

“Le mie origini? Sono nato a Rozzano ma mio padre è napoletano. Sono cresciuto a Milano, mi piace il calore del sud e, quindi, giocare nel girone C. Il mio procuratore sa che avrei rifiutato un eventuale trasferimento in altro girone. Ambizioni? Il Catania ha una squadra forte, la società altrettanto e valuterà se aggiungere qualche altro tassello in sede di mercato. Il Catania può ambire alla Serie B ed il club è nelle condizioni di spendere anno per anno, cosa difficile da riscontrare in generale”.

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