“Per una settimana il Catania sarà in cima da solo in classifica. Ed è una sensazione che tutta la città assapora con enorme soddisfazione. Con la sensazione che potrebbe essere l’anno giusto. Ancora è presto per fare calcoli, per ipotizzare, per dire che le prime tre giornate possono scavare un solco. Troppo presto. Sarebbe una mera illusione per tutti. Ma il segnale è stato lanciato: 4-0 al Monopoli (dopo il 6-0 al Foggia e l’1-0 a Cava) in un match non semplice nonostante il punteggio nettissimo”, riporta La Sicilia.
“Se la squadra di Toscano sa soffrire e dopo aver rischiato il pari dilaga vuol dire che ha forza fisica, stabilità mentale e soprattutto fame di vittorie. Se sull’1-0 pressi e vai in scivolata rischiando i connotati contro avversari che non si tirano indietro vuol dire che la mentalità è quella che tutti si aspettavano. Il Catania di oggi è una macchina quasi perfetta. E nei meccanismi mancano Rolfini, Caturano e Di Tacchio che pian pianino entreranno a pieno regime. D’Ausilio per ora entra e spacca le gare, così come Lunetta. Sulle fasce Donnarumma è un treno, Casasola un lottatore di rara efficacia. In mezzo Aloi è un giocatorone che risolve molti impicci, Corbari ha lasciato anche adesso un’impronta, cresce Jimenez, Cicerelli dopo l’errore dal dischetto a Cava si è assunto di nuovo la responsabilità di calciare il rigore del 2-0 risolvendo con uno scavetto, Dini è una saracinesca, Di Gennaro leader, Ierardi un colosso, Pieraccini è entrato in campo con personalità. Per il momento va bene così. Più che bene“, si legge nel quotidiano. Adesso in casa rossazzurra “più che mai si punta il Cosenza. Altro giro, altro spareggio per sognare a occhi aperti”.
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